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Rinnovato l’accordo tra Spotify e Universal Music Group

Spotify, il servizio di streaming di musica a pagamento, e Universal Music Group (UMG), società statunitense che rappresenta una delle tre più grandi etichette discografiche (major) nell’industria musicale hanno annunciato un nuovo accordo pluriennale di licenza globale.

Con il nuovo accordo, le due aziende portano avanti la loro collaborazione che prevede “nuove, moderne campagne di marketing sulla piattaforma di Spotify”. UMG riferisce che “rafforzerà il suo ruolo nell’accogliere prontamente prodotti futuri e nel fornire utili riscontri al team di sviluppo di Spotify”.

“Dalle prime sperimentazioni con Marquee, alle prove di nuove esperienze come Canvas, Universal Music Group è stata un partner importante nel dare forma allo sviluppo dei nostri strumenti di marketing. Con l’annuncio di oggi, amplieremo questo livello iniziale di innovazione e rafforzeremo ulteriormente la nostra collaborazione e visione condivisa per aiutare a promuovere artisti in tutte le fasi della loro carriera. L’abbiamo sempre detto, lo scopo della nostra strategia Marketplace è quello di cogliere l’abilità di Spotify di connettere artisti e ammiratori in dimensioni mai viste prima e portare nuove opportunità al settore. Insieme, non vediamo l’ora di reinvestire in e costruire nuovi strumenti e offerte per artisti di tutto il mondo”, ha dichiarato Daniel Ek, Chairman e CEO di Spotify.

Marquee è uno strumento per promuovere le novità che offre consigli sponsorizzati a schermo intero sia agli utenti gratuiti che agli abbonati a pagamento durante la settimana di rilascio dei brani e oltre. 

Le campagne Marquee costavano inizialmente almeno 5.000 Dollari, secondo i documenti confidenziali che Rolling Stone aveva ricevuto alle fine dl 2019. 

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Con questo accordo, UMG e Spotify si presentano come ” più allineate che mai” per “garantire la prosperità dell’intero ecosistema musicale e raggiungere nuovi ascoltatori in tutto il mondo”. “Il nostro sodalizio offrirà ai nostri artisti nuove e solide opportunità per connettersi con gli appassionati sulla piattaforma in espansione di Spotify” riferisce l’azienda specializzata in streaming.

“Lavorando insieme, i nostri team amplieranno e accelereranno i gli impegni di collaborazione per realizzare iniziative incentrate sugli artisti, campagne di marketing strategiche e nuove offerte per fornire nuove entusiasmanti esperienze ai fan di tutto il mondo”, ha commentato Sir Lucian Grainge, Presidente e CEO di Universal Music Group.

Al di là delle comunicazioni ufficiali l’intesa da una parte mostra come Spotify sia riuscita a proporre ad una Major i propri strumenti di promozione “attiva” e a pagamento e dall’altra di come per assicurarsi un catalogo di livello questi accordi possano rappresentare un legame più stretto con i grandi gruppi che non si accontentano semplicemente di essere presenti sul servizio ma vogliono offrire un accesso più evidente agli artisti rappresentati. Probabilmente tutto questo andrà a riportare il mercato alle condizioni precedenti la nascita della musica in streaming e le piccole etichette e gli artisti indipendenti dovranno lottare per essere in evidenza nelle proposte musicali di Spotify visto che possono investire di meno in promozione.

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