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Anche Intel non passerà  a Windows Vista

Intel, il gigante produttore di CPU e partner di lunga data di Microsoft ha deciso che nessuno degli 80.000 computer dei propri impiegati sarà  aggiornato a Vista. La notizia sarebbe stata rivelata da una fonte anonima ad un blogger del New York Times il quale afferma che la decisione sembrerebbe essere stata presa dopo un lungo periodo di analisi da un’equipe interna ad Intel che ha studiato il rapporto costo/benefici che si avrebbe passando al nuovo sistema.

“Non è una questione d’irriverenza verso Microsoft”, cita la fonte del NYT, “ma l’Intel Information technology staff ritiene di non aver trovato argomenti sufficientemente validi per passare a Vista”.

Un portavoce d’Intel ha dichiarato che la società  ha testato Vista in alcuni dipartimenti, ma non in tutta la società . La dichiarazione d’Intel porta nuovo attrito tra le due società  essendo noto da tempo che il produttore di CPU gradirebbe essere super-partes e lavorare al fianco di società  più innovative e con visioni diverse da quelle Microsoft.

Le dichiarazioni di Intel potrebbero anche essere poco gradite a Redmond e non è da escludere che Steve Ballmer, chief executive e scaltrissimo venditore, possa presto far cambiare idea a Paul Otellini, lo chief executive d’Intel con il quale s’incontra regolarmente.

Intel non è la sola a non voler passare al nuovo sistema operativo. “Le grandi società  solitamente aspettano un anno o poco più prima di passare ad una nuova versione di Windows”, dice David Smith, un analista Gartner, “ma ora, dopo 18 mesi, non notiamo nessun incremento significativo nelle intenzioni di coloro che vorrebbero passare al nuovo sistema”.

Micheal Silver, collega di Smith afferma che solitamente il 30% degli utenti aziendali non adotta nuove versioni di Windows. Nel caso di Vista, però, le percentuali sono molto più alte. I clienti di Gartner, al pari di Intel, non vedono motivi particolarmente validi per passare al nuovo sistema, soprattutto in considerazione del fatto che Vista richiede hardware aggiornato (e dunque spese aggiuntive) per funzionare decentemente.

La generalizzata scarsa accoglienza del nuovo sistema, non sembra però far soffrire Microsoft, tanto che, a suo dire, sarebbero state già  vendute oltre 140 milioni di copie del nuovo sistema. Bisogna ad ogni modo ricordare che gli acquirenti (utenti finali e piccole aziende) nel momento in cui acquistano nuovi PC si trovano installato di serie Vista. In alcuni casi, addirittura, gli stessi PC con XP vengono venduti ad un prezzo superiore rispetto a quelli con Vista.

Il 30 giugno 2008 sarà  l’ultimo giorno in cui il “vecchio” e più gradito Windows XP sarà  in vendita ufficialmente. Microsoft, nonostante le varie richieste e raccolte di firme, non ha voluto cedere alle richieste degli utenti che chiedevano la continuazione della commercializzazione del sistema precedente. Sembra, ad ogni modo che ancora per un po’ i produttori di PC e gli OEM potranno, tuttavia, installarlo a propria discrezione su varie e determinate tipologie di macchine.

[A cura di Mauro Notarianni]

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