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Apple deve fornire il codice iCloud per accedere all’account del marito defunto

Potrà accedere alle foto dell’account iCloud del marito defunto: Apple dovrà rivelare all’uomo, vedovo dal 2015, il codice per accedervi. Lo ha stabilito un giudice di New York: sarà così possibile recuperare le foto di famiglia scattate dal defunto con iPhone e una fotocamera dedicata. 

Al centro della vicenda, Apple – sotto i riflettori, ancora una volta, per questioni relative alla privacy e all’accesso dei dati protetti – e un vedovo, Nicholas Scandalios, nello stato di New York. Fino a pochi giorni fa l’uomo non ha potuto accedere all’ID Apple di suo marito, Ric Swezey, morto in un incidente un paio di anni fa. 

Il giudice di New York Rita Mella ha stabilito che “Apple deve considerare l’opportunità di offrire al vedovo di resettare la password dell’Apple ID del defunto Ric Swezey. Una sentenza che non rappresenta un precedente per Apple: la  sentenza, infatti, attesta soltanto il diritto di Scandalios di poter ottenere l’accesso alle foto. 

La gestione dei dati conservati nei dispositivi e nel cloud dei defunti è una questione aperta e non di semplice soluzione. Si tratta, infatti, di un tema che si inserisce nel dibattito relativo alla privacy, ma che va a interessare i diritti di chi non c’è più e quelli dei familiari e dei congiunti di poter accedere a contenuti digitali che riguardano, in alcuni casi, anche tutta la famiglia.  

Apple deve fornire il codice iCloud per accedere all’account del marito defunto

Le norme per regolare l’accesso ai contenuti digitali dopo la morte devono ancora essere messe a fuoco in tutti i paesi occidentali e non ci sono stati, neanche negli Stati Uniti, degli interventi normativi specifici che vanno in un’unica direzione. Nella maggior parte degli stati degli USA, incluso lo stato di New York, però, ci sono leggi che autorizzano l’accesso del defunto per quanto riguarda il materiale archiviato localmente su un dispositivo, ma per quanto riguarda i dati conservati nel cloud sono necessari un testamento o un’ingiunzione del tribunale. 

E’ probabile che, questa sentenza di Rita Mella rappresenti soltanto un piccolo tassello nel complicato universo legislativo che riguarda il digitale e i diritti di ciascuno, difesi da Apple e in particolare da Tim Cook, in molte occasioni e in particolare in occasione del suo discorso pronunciato a Bruxelles il 24 ottobre 2018.

 

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