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Apple accelera sulla domotica, registrato il marchio homeOS

Manca pochissimo alla WWDC25, la conferenza sviluppatori Apple in cui si attendono novità importanti sui sistemi operativi e forse anche un cambio di nome. Ma ora sembra essere dietro l’angolo anche il debutto di homeOS, la piattaforma per la casa smart di cui si parla fin dal 2021.

Il segnale che qualcosa si muove è nella registrazione del marchio “HOMEOS”, effettuata da una società chiamata “Home Operations Suite LLC” in vari Paesi, tra cui Stati Uniti, Liechtenstein, Argentina, Perù, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e Unione Europea. Si tratterebbe della stessa società che in passato ha depositato il nome “xrOS”, poi effettivamente usato da Apple per il visore Vision Pro.

Il nome dell’azienda che ha registrato il brand dovrebbe quindi celare un’operazione condotta da Apple, secondo uno schema già visto più volte in passato (come nel caso di visionOS, registrato poco prima della WWDC 2023).

L’evento segnerebbe un passaggio importante: Apple sembra pronta a puntare con decisione sulla casa digitale. La strategia potrebbe portare al rilascio di un’intera famiglia di nuovi dispositivi, tra cui serrature smart, telecamere, un dispositivo simile a un iPad che funzionerà come centro di controllo e, in prospettiva, anche robot domestici.

homeOS ha il potenziale – se non nell’immediato, almeno nel medio termine – di integrare o persino sostituire tvOS e audioOS, i due sistemi operativi che Apple ha utilizzato finora nel contesto della casa digitale.

Il primo dispositivo a nascere potrebbe essere il cosiddetto “HomePad, una sorta di fusione tra HomePod e Apple TV pensato per gestire audio, video, FaceTime e funzioni domotiche, con supporto anche per le app. Le indiscrezioni parlano di uno schermo da 7 pollici, chip A18, supporto ad Apple Intelligence e riconoscimento vocale offline, con un’interfaccia che richiama quella di iPad.

In un annuncio di lavoro Apple si parla di “homeOS”

L’obiettivo di Apple sarebbe quello di entrare in concorrenza diretta con Amazon e Google, con uno smart speaker evoluto dotato di display, riconoscimento delle mani, widget, app e comandi vocali gestiti in locale.

Il problema di Apple, come abbiamo spiegato, resta ancora il ritardo sull’intelligenza artificiale. Il futuro HomePad dovrebbe avere la capacità di comprendere il contenuto visualizzato a schermo e agire direttamente sulle applicazioni rispondendo a Siri. Funzionalità che, almeno per ora, sembrano ancora lontane.

Nonostante le difficoltà, Apple sta investendo molto per farsi trovare pronta non appena il sistema operativo e Apple Intelligence saranno maturi. Basti pensare all’impegno sui chip Wi-Fi e Bluetooth, componenti chiave di un ecosistema domotico moderno.

Non è da escludere che Apple, con un colpo a sorpresa, possa lanciare proprio alla WWDC un primo prototipo di HomePad. Coinvolgere subito gli sviluppatori su questo nuovo ambito sarebbe cruciale. Non tanto con un dispositivo definitivo, ma con una versione in anteprima pensata per test e sperimentazioni, come già accaduto in passato con i primi Mac basati su chip M1, quando Apple fornì un Developer Transition Kit.

Macitynet seguirà l’evento in diretta, con aggiornamenti costanti, analisi e articoli di approfondimento su tutte le novità annunciate.

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