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Facebook sta sviluppando Instagram per bambini

Facebook vuole realizzare una versione secondaria di Instagram appositamente progettata per i bambini al di sotto dei 13 anni. Lo ha ufficializzato Vishal Shah ai dipendenti di Instagram attraverso un post sul blog dell’azienda che ne annuncia il progetto, che sarà supervisionato dal responsabile di Instagram Adam Mosseri e guidato dal vicepresidente di Facebook Pavni Diwanji che, quando lavorava per Google, ha contribuito alla realizzazione di YouTube Kids e di altri prodotti dedicati ai bambini.

Il progetto

«Sono entusiasta di annunciare che tra le priorità di Instagram c’è quella di lavorare a un prodotto dedicato ai giovani […] Ci concentreremo soprattutto sulla privacy e sulla sicurezza, in modo da creare un ambiente agevole per le persone di età inferiore ai 13 anni». L’annuncio segue quello fatto pochi giorni fa da Instagram a riguardo di nuove funzionalità realizzate per proteggere gli adolescenti.

instagram per bambini

Secondo le regole C.O.P.P.A. (acronimo di Children’s Online Privacy Protection Act, ndr) i bambini che non hanno raggiunto i 13 anni di età non potrebbero ufficialmente utilizzare l’app, ma ciò non impedisce loro di aggirare le regole per potersi iscrivere lo stesso. Instagram è consapevole che le persone possano mentire quando inseriscono la data di nascita ed è il motivo per il quale si stanno sviluppando delle tecnologie che, aiutate dagli algoritmi di intelligenza artificiale, proteggano i minori durante l’uso del social network.

Tra queste c’è ad esempio l’impossibilità, per un adulto, di inviare un messaggio privato a un utente di età inferiore ai 18 anni che non lo segue più. La piattaforma applica questa particolare restrizione basandosi proprio sull’età dichiarata dall’utente impiegando contemporaneamente alcuni sistemi di apprendimento automatico per prevedere l’età effettiva. Un’altra idea alla quale si sta lavorando è quella di rendere da un lato più difficile il rintracciamento degli adolescenti da parte degli adulti attraverso la rimozione degli account di minorenni dalla sezione “Utenti suggeriti”, “Esplora” e dagli “Instagram Reels” e, dall’altro lato, nascondendo i commenti degli adulti sui post pubblici degli adolescenti.

instagram per bambini

Per quanto riguarda la versione alternativa di Instagram dedicata ai bambini, al momento non si sa come potrebbe apparire. Non sorprende sapere che Facebook ci sta pensando, visto che già esiste l’app di Messenger appositamente progettata per loro. Mosseri ha dichiarato che l’azienda è consapevole del fatto che sempre più ragazzi vogliono usare l’app «Dobbiamo lavorare molto da questo punto di vista: parte di una possibile soluzione è quella di realizzare una versione dell’applicazione per i giovani in modo tale che i genitori possano stare tranquilli. Stiamo pensando a come farla, ma non c’è ancora un piano dettagliato: siamo alle fasi iniziali».

instagram per bambini

E’ la soluzione?

Il punto su cui chi scrive invita però a riflettere è un altro, e ruota intorno a una domanda: siamo davvero sicuri di voler mettere in mano a un bambino di questa età uno strumento così potente come un tablet o uno smartphone? Da anni i genitori si lasciano convincere da applicazioni come YouTube Kids per tenere buoni anche i bambini di età prescolare per concedersi qualche ora di riposo, ma decine di studi dimostrano che un’attività passiva come quella che offrono questi dispositivi ostacolano il corretto sviluppo del cervello e sembrano essere tra le cause scatenanti di problemi comportamentali e di disturbi da deficit dell’attenzione.

Alcuni di questi studi vengono citati nel libro “Il cervello dei bambini spiegato ai genitori” edito da Salani (anche se poi lo stesso autore in parte si contraddice suggerendo alcune app che potrebbero avere un qualche apporto benefico allo sviluppo del bambino), ma esistono decine di letture che ruotano intorno all’argomento. Il problema correlato all’uso di queste tecnologie da parte dei più giovani è stato ulteriormente acuìto dalla pandemia di coronavirus, che costringe i ragazzi alla didattica a distanza, con attività di svago fatte di poche ore settimanali anche per i bambini della materna e che, le statistiche lo confermano, hanno portato a un aumento dei casi di stress e depressione infantile più o meno grave.

Eppure lo stesso Steve Jobs, che con iPhone e iPad ha cambiato lo stile di vita dell’umanità intera, vietava l’uso di questi dispositivi ai propri figli favorendo il gioco tradizionale, la comunicazione e il confronto in famiglia, una scelta condivisa e seguita da tanti altri genitori della Silicon Valley. D’altronde chi meglio di lui conosceva i rischi di un precoce accesso a queste tecnologie?

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di FacebookWhatsApp e Instagram sono disponibili ai rispettivi collegamenti.

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