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Nel 2017 le unità SSD costeranno quanto i tradizionali HDD

I prezzi delle unità SSD sono molto calati negli ultimi anni e per il 2017 è previsto un prezzo di 11 centesimi per gigabyte, lo stesso rapporto di costo dei tradizionali HDD.

I prezzi in caduta libera hanno permesso di incrementare l’adozione da parte dei produttori di computer portatili e, almeno secondo un report di DRAMeXchange (divisione di TrendForce), le unità SSD sono ora di serie tra il 24% e il 25% dei laptop venduti. Il prossimo anno si prevede saranno nel 31% dei laptop consumer e per il 2017 si arriverà al 41%.

Per il quarto trimestre consecutivo c’è stato un calo dei prezzi nelle unità SSD, anche se quest’anno si è registrato un tasso di adozione inferiore rispetto a quello che si era ipotizzato. Interessante notare come benché i prezzi delle unità SSD continuino a calare, quelli degli HDD negli ultimi tre anni sono rimasti pressappoco costanti. Dal 2012 al 2015 il prezzo per gigabyte degli HDD è calato dell’1% l’anno passando dai 9 centesimi di dollaro del 2012 al 6 centesimi di quest’anno. Per il 2017 il prezzo per-gigabyte degli HDD è previsto rimanga uguale e non si sposterà probabilmente dai 6 centesimi di dollaro per giga.

Negli USA un HDD da 1TB ha un prezzo medio al dettaglio di 60$ ma si trovano in commercio e sui vari negozi online anche con prezzi che partono da 45$. Le unità SSD consumer costavano circa 99 centesimi di dollaro nel 2012. Nel 2013 e 2015 il prezzo è sceso prima a 68 e poi a 39 centesimi per giga, con un costo medio per un’unità SSD da 1TB di circa 390$.

Il prossimo anno il prezzo delle unità SSD arriverà a 24 centesimi di dollaro per gigabyte e per il 2017 sono attesi prezzi di 17 centesimi per gigabyte. Un’unità SSD da 1TB dovrebbe costare al dettaglio mediamente circa 170$.

Le spedizioni delle unità SSD nel terzo trimestre di quest’anno sono arrivate a 21.6 milioni di unità. Per l’ultimo trimestre è atteso un balzo, con le vendite di portatili come i MacBook che includono di serie queste unità.

L’incremento nelle vendite di unità SSD fa bene ovviamente ai produttori di memorie NAND quali Samsung, Toshiba, SK Hynix, Intel e Micron, tutti a combattere l’uno contro l’altro con prezzi aggressivi e tecnologie concorrenti. Samsung propone in esclusiva le memorie 3D V-NAND (prodotte impilando verticalmente 32 strati di celle uno sull’altro invece di ridurre le dimensioni delle celle e cercare di adattarle in uno spazio orizzontale), Sandisk eleva la densità con le memorie TLC (triple-level cell), anche queste disposte verticalmente e in grado di garantire maggiore velocità di scrittura/lettura e affidabilità.

Altri produttori sono al lavoro su tecnologie costruttive che sfruttano i 15 nanometri (nm) e le MLC (multi-level cell) a 16nm, come risposte ai prezzi aggressivi dei produttori di memorie NAND, una guerra che fa bene ad ogni modo ai consumatori e che consentirà di vedere sul mercato SSD migliori, capienti e a prezzi sempre minori.

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