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Netflix promette di ridurre la sua impronta ecologica entro il 2022

Netflix ha annunciato l’intenzione di diventare “carbon neutral” (a zero impatto climatico) entro il 2022;  per raggiungere questo obiettivo, il big dello streaming ha previsto diverse misure con due obiettivi: ridurre le emissioni di carbonio legate direttamente o indirettamente alla sua attività fino al 45% entro il 2030; compensare quelli che non possono essere eliminati con iniziative responsabili della salvaguardia e dell’arricchimento degli ambienti naturali di cattura del carbonio.

“Scienziati di tutto il mondo confermano che è necessario stabilizzare il clima ed evitare un aumento della temperatura superiore a 1,5°C, che porterebbe a un cambiamento climatico catastrofico, e assicurare ai nostri figli sistemi di sostegno alla vita sostenibili”, spiega Emma Stewart, Netflix Sustainability Officer (ruolo che riveste da ottobre 2020).

Per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo Netflix promette di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro la fine del 2022, mantenendolo anche negli anni successivi. Allo scopo è stato elaborato un programma chiamato Emissioni zero + Natura che si basa sui seguenti principi:

  • Fase 1: RIDUZIONE delle nostre emissioni
    Inizieremo con la riduzione delle emissioni interne per limitare il surriscaldamento globale a 1,5°C, come previsto dagli obiettivi dell’accordo di Parigi. Inoltre ridurremo del 45% le emissioni dirette (“Scope 1”) e indirette (“Scope 2”) entro il 2030, in ottemperanza alle Linee guida della Science-Based Targets Initiative.
  • Fase 2: CONSERVAZIONE dei sistemi di stoccaggio del carbonio esistenti
    Entro la fine del 2021 le emissioni che non possiamo eliminare all’interno dell’azienda, tra cui le emissioni “Scope 3”, saranno controbilanciate da investimenti in progetti che azzerano le emissioni di carbonio nell’atmosfera. Inizieremo proteggendo aree naturali a rischio come le foreste tropicali, che sono cruciali per raggiungere gli obiettivi climatici in tutto il mondo.
  • Fase 3: RIMOZIONE del carbonio dall’atmosfera
    Entro la fine del 2022 investiremo nella rigenerazione di ecosistemi naturali essenziali per raggiungere lo zero netto. Questi progetti, come il ripristino di praterie, mangrovie e terreni fertili, consentono di catturare e immagazzinare il carbonio oltre a garantire altri benefici.

Netflix promette di ridurre la sua impronta ecologica entro il 2022

“La nostra strategia”, spiega ancora la manager di Netflix, “è in linea con alle più recenti direttive della Oxford University e ai criteri della Science-Based Targets Initiative (SBTi), secondo i quali il nostro programma soddisfa 10 su 10 delle linee guida suggerite dalla SBTi”. E ancora: “Ci siamo uniti alle aziende che fanno parte del programma delle Nazioni Unite Business Ambition for 1.5°C, e anche ad America is All In, un consorzio impegnato a raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi di limitare il surriscaldamento globale a 1,5°C.”

“Nel 2020 la nostra impronta di carbonio era pari a 1.100.000 tonnellate. Circa la metà (50%) di tale impronta deriva dalla produzione fisica di film e serie originali Netflix gestiti direttamente da noi (come The Midnight Sky) oppure da società di produzione terze (come Il nostro pianeta e Scuola di sopravvivenza). Sono inclusi anche contenuti in licenza a marchio Netflix (come Il mio amico in fondo al mare e Zac Efron: con i piedi per terra).”.

“Il rimanente 45% è attribuibile alle nostre attività aziendali (come gli uffici che affittiamo) e ai beni acquistati (come le nostre spese di marketing). Lo streaming del nostro servizio utilizza un mix di servizi di cloud esterni e di altre soluzioni per la distribuzione di contenuti, che insieme rappresentano il 5% del nostro impatto”.

“Non sono incluse le emissioni generate dalla trasmissione via Internet o da dispositivi elettronici utilizzati dai nostri abbonati per guardare Netflix. I fornitori di servizi internet e i produttori di dispositivi detengono il controllo operativo sulla progettazione e sulla produzione delle loro apparecchiature*, per cui idealmente tengono conto di queste emissioni loro stessi”.

Netflix riferisce di aver partecipato a un lavoro di ricerca chiamato DIMPACT che mira a raggiungere il consenso su come misurare l’impronta ecologica dello streaming e di altri utilizzi collegati a Internet. Questa ricerca condotta dall’università di Bristol, dove i ricercatori hanno creato uno strumento di calcolo che abbiamo utilizzato per convalidare le stime della’zienda, ha concluso che un’ora di streaming su Netflix nel 2020 ha prodotto molto meno di 100g CO2e, che equivalgono a guidare un veicolo a gas per 400 metri, risultati che rispecchiano quelli di aziende simili e sono stati confermati dal un gruppo consultivo indipendente.

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