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Nuovi guai per Facebook: guadagni dalle interferenze russe nelle presidenziali 2016

Non passa settimana senza un nuovo guaio per Facebook (al punto che l’azienda sta pensando di cambiare nome). L’ultima accusa arriva da un delatore che ha lavorato internamente alla società a sentire il quale l’azienda privilegia sempre le entrate, anche quando dovrebbe combattere disinformazione e discorsi di incitamento all’odio, ripetendo accuse già formulate in passate da altri “whistleblower”.

The Washington Post cita una dichiarazione giurata secondo la quale nel 2016 Facebook era a conoscenza delle interferenze russe nelle elezioni presidenziali ma avrebbe di proposito consentito il dilagare di notizie false al solo scopo di trarre profitto dalla disinformazione in corso, senza curarsi delle conseguenze, minimizzandole.

L’azienda, a detta dell’informatore, era cosciente che la situazione avrebbe fatto arrabbiare alcuni legislatori, ma allo stesso consapevole che «in poche settimane passeranno a qualcos’altro”, valutando che il gioco valeva la candela. “Nel frattempo stiamo stampando soldi nel seminterrato e stiamo bene”, avrebbero dichiarato dirigenti dell’azienda.

Bozza automatica

L’informatore punta il dito contro quanto finora sbandierato pubblicamente dal social in merito alle interferenze russe e presunti controlli sui contenuti. Lo scomodo testimone ha inoltre fatto riferimento anche a internet.org, consorzio tra Facebook, Samsung, MediaTek, Ericcson, Nokia, Qualcomm e Opera Software che – sulla carta – doveva rendere Internet accessibile nei paesi meno sviluppati ma il cui vero obiettivo  sarebbe stato invece consentire a Facebook di diventare «l’unica fonte di notizie», raccogliendo dati di mercati non ancora sfruttati.

Facebook da tempo è nell’occhio del ciclone per questioni quali l’incitamento all’odio sulle sue piattaforme, il dilagare di fake news incontrollate, la dipendenza e i comportamenti malsani correlati all’uso dei social.

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di FacebookWhatsApp e Instagram sono disponibili ai rispettivi collegamenti.

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