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Recensione CapturePRO, per agganciare la reflex allo zaino, cintura e borsetta

Chi ha una reflex sa bene quanto può essere fastidiosa la tracolla classica specialmente quando si utilizzano grandi obiettivi, in quanto tutto il peso grava sul collo. Se per qualcuno la tracolla laterale può essere una soluzione, non sempre è ci si trova comodi. Quando c’è da camminare molto, come ad esempio durante un’arrampicata in montagna, oppure semplicemente quando si vuole avere il corpo libero da fotocamere che ballano, passo dopo passo, sul petto o sul fianco, l’unica soluzione è portarla a mano. Ma se si vuole avere le mani libere? A questo punto non resta che fissarla allo spallaccio dello zaino o alla cintura.

Il CapturePRO di Peak Design che abbiamo provato nelle scorse settimane è tra le soluzioni più piccole, versatili e resistenti che abbiamo trovato fino ad oggi in quanto occupa davvero poco spazio nella tasca ed all’occorrenza può essere fissato saldamente su diverse parti del corpo.

Recensione CapturePRO

CapturePRO com’è fatto

Arriva all’interno di una custodia in cartone illustrata con copertina apribile che mostra fin da subito parte del contenuto della confezione: il CapturePRO e la piastra per reflex. Aprendola, troviamo anche una sacca per trasportarlo, una chiave a brugola per avvitare la piastra ed una più piccola con alcune viti e due adattatori per cavalletti Manfrotto RC-2.

Partendo proprio da questi ultimi, è grazie ad essi che è possibile adattare la piastra praticamente a qualsiasi tipo di cavalletto, sia quelli con attacco Arca sia, montandoli, a supporti RC-2 come quelle usate dai Manfrotto. In questo modo l’azienda si assicura massima compatibilità con qualsiasi accessorio di terze parti, permettendo di utilizzare il CapturePRO agganciandovi e sganciandovi rapidamente la fotocamera senza dover rimuovere la piastra per montarla poi su un cavalletto.

Il CapturePRO è interamente in acciaio, eccezion fatta per la piccola sicura (pulsante rosso), in plastica rigida. Pesa appena 11 grammi e misura 10 x 4 x 1,8 centimetri (sulle zone più lunghe), quindi oltre ad essere leggero è anche sufficientemente compatto per infilarlo in tasca ed estrarlo all’occorrenza.

Sul retro troviamo infine un foro filettato per vite standard da 1/4, utile per avvitare eventualmente il CapturePRO ad un cavalletto o monopiede e sfruttando il sistema come eventuale meccanismo di aggancio e sgancio rapido della reflex.

CapturePRO come funziona

La forma del CapturePRO è davvero particolare ed inizialmente può generare confusione, anche se all’atto pratico si scopre subito che da usare è più facile di quanto possa sembrare. Principalmente è composto da due parti che vengono tenute “a panino” da due viti, nere, ad entrambi i lati. Svitando quella di sinistra si aprirà il meccanismo a forbice che permette di separare le due parti, alle quali va sostanzialmente stretto al centro ciò a cui vogliamo fissare il sistema. Negli esempi citati in precedenza, è possibile bloccarlo sullo spallaccio dello zaino, la cintura dei pantaloni o la tracolla di una borsa, purché lo spessore non superi gli 1,2 centimetri: nei test, al limite dello spessore abbiamo trovato solo lo spallaccio del nostro zaino, un LowePro Flipside Sport da 10 litri. Per montarlo lì, abbiamo dovuto svitare completamente la vite di sinistra e portare al limite quella di destra, stringendo poi per bene le viti e schiacciandolo leggermente all’interno.

La vite di destra sostanzialmente va allargata solo in casi come questo, dove lo spessore del supporto a cui vogliamo fissare il CapturePRO è consistente. Guardandolo frontalmente, sulla sinistra è presente un pulsante rosso: questo non è altro che il pulsante di sgancio della piastra. In pratica, premendolo si muove la sicura che tiene bloccata la piastra con tutta la reflex al sistema. Per evitare pressioni accidentali durante lunghe camminate è possibile ruotarla di 45 gradi in senso orario: in questo modo il piccolo dente andrà a bloccarsi con la cassa del CapturePRO e sarà impossibile premerlo senza prima riportarlo in posizione di partenza. L’ultima vite, quella di destra, nera, serve a bloccare ulteriormente la piastra al sistema: in pratica, stringendola, una piccola lingua di metallo nascosta sulla destra va a stringere ulteriormente la piastra evitando anche i più piccoli movimenti. Ciò ne rende più precisi, e obbliga ad esercitare maggior forza, l’inserimento e la rimozione della piastra, che può piacere come no. Noi l’abbiamo stretta in rare occasioni, dove camminando molto il piccolo gioco creava un fastidioso ticchettio tra il CapturePRO e la piastra.

CapturePRO test sul campo

Dando uno sguardo al video di presentazione, che alleghiamo in calce all’articolo, abbiamo provato a ricreare le varie situazioni di utilizzo. L’unica che abbiamo trovato a nostro parere scomoda è quella di agganciare il CapturePRO ad una borsa a tracolla: questo semplicemente perché la nostra reflex è abbastanza pesante (780 grammi solo il corpo macchina, oltre il Kg con l’obiettivo più piccolo che abbiamo) quindi finiva sempre per muoversi troppo rendendo fastidioso anche il trasporto della borsa stessa. Nel video in effetti questa ulteriore opzione di utilizzo viene mostrata con una fotocamera Mirrorless, decisamente più leggera della nostra Full Frame.

Comodo l’uso sullo spallaccio dello zaino, specialmente con quelli come il nostro dove è possibile stabilizzarli stringendoli tra loro con un moschettone: con quest’ultimo sganciato, in effetti la camera un po’ “balla”, quindi l’utilizzo risulta scomodo, sempre parlando di reflex pesanti, con zaini di scarsa qualità, non fotografici o senza questo sistema di chiusura.

Quello che ci è piaciuto di più è stato senz’altro l’uso a cintura, per diverse ragioni. In primo luogo, il peso della macchina grava tutto sulla vita, lasciando più leggera la schiena che deve sopportare già quello dello zaino e di un eventuale cavalletto agganciato sullo stesso. Inoltre, facilita di molto il cambio di ottica in sicurezza in quanto si può fissare la camera con l’obiettivo rivolto verso il basso, sganciare l’obiettivo e montarne un secondo evitando che la polvere entri a contatto con il sensore.

Posizionandolo sul fianco, migliora durante la camminata, ma si dovrà fare i conti con il fatto che si ha una sporgenza sul fianco, quindi può risultare scomodo in luoghi affollati o dove c’è il rischio di urtare contro qualcosa o qualcuno.

Conclusioni

Siamo rimasti sbalorditi, in rapporto con sistemi concorrenti simili, per quanto riguarda portabilità, leggerezza e resistenza dei materiali. Ha diversi pregi e difetti a seconda dell’uso che se ne fa. A nostro avviso è senz’altro comodo per chi fa lunghe camminate visto che elimina l’obbligo di utilizzare la tracolla: la combinazione vincente è accoppiarlo con il Clutch, in quanto in questo modo si mantiene la reflex al sicuro tutte le volte che la si sgancia dal CapturePRO.

Ci è piaciuto usarlo molto anche con l’action cam SJ4000 che abbiamo avuto in prova lo scorso mese, agganciandola allo spallaccio dello zaino: in questo modo abbiamo ripreso diverse ore delle nostre giornate, dimenticandoci di avere una telecamera in costante ripresa e potendo così registrare eventi di vita quotidiana da un angolo di ripresa davvero particolare

Della linea Capture, oltre al PRO, troviamo il Capture semplice che costa 20 dollari in meno ma non ha la piastra universale, non è interamente in metallo e non ha la vite per l’aggancio su cavalletto. C’è anche il Capture POV ed il Capture BINO, rispettivamente pensati per l’aggancio di action camera e binocolo.

Prezzo al pubblico

CapturePRO, così come tutti gli accessori dell’azienda, può essere acquistato direttamente sul sito ufficiale e costa 79,95 dollari, in linea con la qualità del prodotto.

Grazie ad una nostra iniziativa in collaborazione con il produttore, i lettori di Macitynet potranno ottenere uno sconto del 10% sull’acquisto utilizzando il codice MACITYNET che dovrete inserire così, con tutte le lettere maiuscole, cliccando su “Referral or Promo Code” nel carrello prima di confermare l’acquisto. Il codice non ha scadenza ed è valido non solo per il CapturePRO, ma per tutti gli altri prodotti disponibili sullo store ufficiale, purché si superino i 19,95 dollari nel carrello. Nel caso specifico, acquistando il solo CapturePRO con il codice spenderete appena 71,96 dollari, circa 67 euro.

La spedizione, direttamente dal Regno Unito, è gratuita per ordini superiori ai 50 dollari ed è gestita tramite Royal Mail. L’azienda ci ha spiegato che, per quanto riguarda gli acquisti dall’Italia, generalmente il pacco arriva a destinazione in 6-10 giorni dalla conferma del pagamento che, con PayPal, è praticamente istantanea. In base alla nostra esperienza possiamo confermare le tempistiche in quanto dall’ordine, effettuato di venerdì, sono passati esattamente 7 giorni dalla ricezione del pacco.

Pro

  • Interamente in acciaio, elevata resistenza
  • Piccolo e leggero
  • Versatile, funziona con qualsiasi fotocamera e action camera
  • Ha la piastra universale Arca e RC-2
  • Il pulsante di sgancio ha il blocco per evitare pressioni accidentali
  • Funziona su zaini, cinture, tracolle e molto altro
  • Eventualmente si avvita a qualsiasi treppiede

Contro

  • Con reflex pesanti in alcune posizioni risulta scomodo

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