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Recensione Evapolar, il raffreddatore che crea un microclima personale

Si avvicina l’estate e il sole comincia a ricordarci che a breve il tepore cercato come rimedio al lungo inverno, potrebbe presto diventare calura e spingerci a cercare un po’ di fresco. Per questo ovviamente ci sono i condizionatori che però richiedono spazio ed installazione. Che ci sarebbe di meglio in questo scenario di un condizionatore personale, da portarsi sempre dietro in un stanza, in un garage o un capanno per gli attrezzi e gli hobby? Evapolar, il “raffreddatore personale”, risponde proprio a questa necessità svolgendo  ben tre funzioni: raffredda, umidifica e pulisce l’aria. Mantiene quel che promette? Come funziona? L’abbiamo provato per rispondere a queste domande e vedere se fa il… miracolo che promette.

evapolar

Evapolar che cos’è, come funziona

Evapolar, un progetto nato su Indiegogo dove ha superato il milione di dollari di finanziamento, è un cubo di pochi centimetri di lato, fatto in plastica e particolarmente leggero anche perché sostanzialmente cavo. C’è un corpo principale di colore bianco (ma l’azienda sta lanciando anche una versione nera) e una piccola tanica rettangolare molto sfilata che si aggancia lateralmente, è trasparente ed è perfettamente in linea con il design complessivo dell’apparecchio. Nella tanica sta l’acqua, che tra un attimo vedremo come viene impiegata, mentre il corpo principale è sostanzialmente cavo perché contiene le pale di un ventilatore elettrico e un filtro di carta che occupa tutto lo spazio interno.

Sulla sommità dell’apparecchio c’è uno schermo LCD con una ghiera nera attorno. Quella è l’interfaccia di comando. Sul retro una presa micro Usb permette di collegare l’alimentatore, che poi è un normale trasformatore con uscita Usb, e tutto l’apparecchio funziona con un consumo complessivo di al massimo 10 watt.

Le cose si fanno molto divertenti quando si accende il tutto.

Prova sul campo di Evapolar

Mettiamo l’acqua dentro la tank, che ne contiene mezzo litro circa, scegliendo di utilizzare quella prodotta dall’asciugatrice di casa perché filtrata ma non potabile. L’acqua del rubinetto di Milano è calcarea e rischia di sporcare velocemente il filtro di carta, che è garantito per sei mesi-un anno a seconda del tipo di utilizzo, mentre quella minerale sembra uno spreco eccessivo.

Appena inserita la presa l’apparecchio si accende. Una pressione prolungata sul display, che fa anche da interruttore flottando verso il basso, permette di spegnare Evapolar. Invece, un tocco più leggero fa cambiare “modo”. Appena acceso infatti Evapolar mostra due valori numerici – tendenzialmente in gradi centigradi, ma si può passare anche ai Fahrenheit, che rappresentano la temperatura dell’aria in entrata e di quella in uscita dall’apparecchio. Inoltre, ruotando la ghiera, si può aumentare l’intensità del ventilatore o abbassarla al minimo, per avere un semplice movimento dell’aria.

Ma la cosa che colpisce è la luce colorata che si accende dentro la tank e che rende Evapolar un pezzo da arredamento. Scorrendo i menu del display si può configurare il colore della luce, la sua intensità e il colore di una seconda notifica luminosa che permette di avvertire quando l’acqua sta finendo.

Abbiamo attivato queste funzioni creando un piccolo apparecchio con un campo di azione di qualche metro che è capace di rendere meno calda una stanza, ma con delle precondizioni, e combattere l’effetto di “secchezza” dell’ambiente, riducendo anche lo sporco nell’aria. Evapolar si presenta come efficace e funzionale, con due difetti: il primo lo vediamo tra un attimo, ma il secondo è legato al rumore del ventilatore che, quando viene portato al massimo della velocità, si fa sentire.

Come funziona Evapolar

Il difetto principale di Evapolar sta nel franintendimento a cui possono andare incontro utenti che pensano di acquistare un vero condizionatore o una pompa di calore o comunque uno strumento capace di provocare artificialmente un raffreddamento della temperatura. Evapolar, come dice anche il suo nome (che contiene il termine “evaporare”, è un sistema per raffreddare l’aria a determinate condizioni e sulla base di un semplice principio della fisica.

Se si vede come funziona il sistema si capisce subito: dalla tanica l’acqua viene prelevata e fatta percolare capillarmente nel filtro di carta che sta all’interno dell’apparecchio. In pratica il filtro viene sempre tenuto umido. Dopodiché la ventola fa passare l’aria, ne più ne meno come un phon per asciugare una superficie bagnata. Quando si asciuga in questo modo vuol dire che l’acqua evapora, e facendo così per un principio della fisica abbassa la temperatura dell’aria, oltre a inumidirla.

Quanto l’aria si raffredda dipende da quanta umidità raccoglie, cioè da quanto era già umida prima. In ambienti molto caldi e molto umidi ad esempio non c’è un abbassamento sostanziale della temperatura e anzi c’è un aumento dell’umidità (che, ricordiamolo, fa aumentare la temperatura percepita). In ambienti più secchi invece si arriva fino a un abbassamento di 10 gradi o poco più. Quindi, se come adesso la temperatura è di 25 gradi e il clima molto secco, Evapolar permette di avere aria in uscita con una temperatura di 12 gradi.

Quest’aria è anche umida, e la conseguenza è l’umidificazione dell’ambiente. D’estate non è necessariamente un bene, ma in un appartamento durante l’inverno, ad esempio, è comodo perché l’aria è molto secca per il riscaldamento dei termosifoni. Tanto che si utilizzano gli umidificatori o vaschette di acqua poggiate sopra o accanto agli elementi del termosifone.

Ancora, c’è un terzo effetto: siccome Evapolar, che è in sostanza un ventilatore, “acchiappa” e costringe la circolazione dell’aria di una stanza al suo interno dove è contenuto un filtro bagnato che poi inumidirà l’aria, funziona da filtro per la pulizia dell’aria, abbattendo polvere e altri tipi di inquinanti di grandi dimensioni. Se si abita in una grande città fa insomma da anche purificatore dell’aria.

Quello che non fa è da condizionatore: dopotutto una scatola così piccola e portatile non è prevedibile che abbia questo tipo di effetto, oltretutto senza bisogno di elementi esterni e senza produrre acqua. Anzi, al contrario: Evapolar l’acqua la consuma, non la produce, perché funziona con un principio della fisica opposto a quello di un condizionatore d’aria o a una pompa di calore.

 Conclusioni

Evapolar non costa poco: 159 euro l’unità e 22 euro (attualmente in sconto da 45 euro iniziali) i filtri di ricambio. È stato creato su IndieGoGo da un gruppo di designer dell’Europa dell’Est ed è una idea molto originale e intrigante. Il principio fisico su cui funziona è lo stesso che potremmo avere se mettessimo un panno bagnato sopra un ventilatore, ma la sua esecuzione è di altissimo livello e impeccabile. L’apparecchio funziona come promesso, i materiali sono di buona qualità, la luce che può essere cambiata e regolata lo rende un oggetto di arredamento per amanti dei gadget e il suo funzionamento è a misura d’uomo.

Durante la nostra prova infatti abbiamo visto che l’effetto di aria fresca c’è e si sente bene. Non basta per una stanza di grandi dimensioni, ma per una stanza piccola oppure per la scrivania se si lavora o per il tavolo del pranzo funziona più che bene. Le dimensioni contenute permettono di posizionarlo su una libreria o qualsiasi mobile, anche perché “non sporca” e non vibra particolarmente quando funziona. Deve essere rifornito di acqua e alimentato con la corrente ma consuma molto poco (10 watt al massimo della potenza di ventilazione).

La leggerezza e compattezza dell’apparecchio lo rendono anche adeguato ad essere portato via ad esempio per una casa di vacanze o per una cena all’aperto. La cosa importante è avere molto chiara quale sia l’aspettativa per questo tipo di apparecchio. Non è, come detto, un vero condizionatore d’aria (né Evapolar cerca di venderlo così) e non è limitato alla sua funzione di “cooler”. Infatti, conviene forse usarlo di più in inverno per aumentare l’umidità dell’aria e ripulirla dalla polvere e altre particelle inquinanti.

A noi è piaciuto. Ha fatto quello che ci aspettavamo che facesse e non ha mostrato alcun tipo di problema. Il livello di realizzazione dell’apparecchio è buono e dopo due settimane di uso non ha manifestato nessun problema strutturale. La rumorosità del ventilatore e il prezzo elevato sono gli unici due nei in un giudizio altrimenti molto positivo.

Pro

  • Elegante e stiloso: arreda casa
  • Intelligente nella realizzazion
  • L’idea di tre funzioni è creativa

Contro

  • L’apparecchio e i filtri sono costosi
  • Un po’ rumoroso il ventilatore
  • Non è un vero condizionatore d’aria

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