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Recensione KUU Laitnin G3, il portatile cinese con Ryzen 5 dentro

Il mondo dei notebook cinesi è certamente cresciuto nel corso degli anni, e se da un lato propongono ancora periferiche low cost, dall’altro ci sono produttori che hanno certamente alzato l’asticella, proponendo portatili con caratteristiche tecniche più avanzate. KUU Laitnin G3 è di questo avviso: si tratta di un notebook con processore AMD Ryzen 5 4600H venduto ad un prezzo eccellente. Ecco cosa ci piace, e cosa no.

Estetica

Partiamo, anzitutto, con l’estetica. Il fattore esteriore è sempre stato a tutto vantaggio di questi portatili di matrice cinese, e anche questo KUU G3 non fa eccezione. Anzi. A livello estetico è possibile fare un confronto con i Macbook Pro di Apple, anche se i materiali non sono certamente pregiati come quelli della Mela.

Recensione KUU Laitnin G3

Ad una prima vista, comunque, il portatile si presenta molto bene e, a differenza di molti altri notebook cinesi, riesce a superare la prova dell’apertura con una mano. Laddove i concorrenti tendono a sollevarsi completamente quando si apre il coperchio, questo riesce ad essere più stabile sul tavolo, e consente all’utente di aprirlo con una sola mano.

Recensione KUU Laitnin G3

Anche da aperto l’estetica si mantiene assolutamente buona. Le cornici sono assolutamente sottili, anche se la nostra unità le presenta di colore argentato, come il resto del case, anziché nere come vengono proposte in tutti i render visibili in rete.

La tastiera è una Full size, con tanto di tastierino numerico posizionato sul lato destro. E’ naturalmente “QWERTY”, anche se non presenta le lettere accentate e i simboli. Non sarà certamente un problema per chi è abituato alla scrittura; viceversa sarà consigliabile l’utilizzo degli adesivi presenti in confezione, che consentono di indicare lettere accentate e simboli.

Recensione KUU Laitnin G3

Dal punto di vista estetico, dunque, non abbiamo rilevato alcuna criticità. Se proprio dovessimo trovare qualcosa da ridere potremmo indicare il peso, di 1,8 kg. Da considerare, però che stiamo sempre parlando di un 15,6 pollici, quindi di un notebook davvero grande.

Funzionalità

Ancor prima di vedere le caratteristiche tecniche di questo portatile, vorremmo soffermarci su alcune funzioni, che si rivelano essere determinanti per chi acquista. Partiamo dalla tastiera. Promossa. A differenza di altri low cost cinesi, che spesso propongono delle tastiere non all’altezza, ai limiti dell’inutilizzabilità, questo KUU G3 non soffre certamente del problema.

Recensione KUU Laitnin G3

La tastiera risulta essere assolutamente comoda, con una escursione dei tasti media, che risponde davvero bene. Per testarla a fondo stiamo scrivendo questo articolo dallo stesso portatile in prova, ed in effetti il grado di errore nella digitazione è davvero ridotto al minimo, e quasi sempre legata all’utilizzo delle frecce direzionali, che in effetti non sono staccate dagli altri tasti, così come il tasto Shift risulta essere leggermente sottodimensionato rispetto ad altre tastiere. Peraltro, la tastiera gode di retroilluminazione, dunque sarà perfettamente utilizzabile anche in stanze prive di illuminazione.

Recensione KUU Laitnin G3

Quanto al trackpad, è davvero grande, immenso. Il funzionamento è discreto, non eccezionale. Si utilizza senza problemi, e anche le gesture funzionano perfettamente, sia per quanto riguarda lo scrolling delle pagine, sia per quel che concerne le funzionalità rapide, per il passaggio dall’una all’altra scheda, o per tornare alla pagina indietro durante la navigazione web. Dove pecca, però, è nella precisione. Se tentiamo di spostare il cursore in un punto esatto dello schermo, ad esempio per evidenziare una lettera o una parola, ci si accorge che il trackpad non è preciso e fluido al 100%.

Recensione KUU Laitnin G3

Ad essere onesti, si tratta di una problematica che riscontriamo in molti portatili; sarà che abituati al trackpad di Apple, è difficile trovare qualcosa che sia effettivamente paragonabile.

E’ per questo che preferiamo, anche in questo caso, farci aiutare da un mouse esterno, anche se per dover di cronaca, confermiamo che il portatile è assolutamente utilizzabile con il trackpad incorporato. Se dovessimo assegnare un voto solo a quest’ultimo, tanto per essere chiari, daremmo un sette e mezzo.

Recensione KUU Laitnin G3

KUU G3 è dotato di Touch ID. Peccato che, almeno per la nostra unità, non funzioni a dovere. Quando si accende il portatile non siamo mai riusciti ad accedere a Windows senza doverlo toccare nuovamente.

Solitamente, i portatili con lettore di impronte consentono di accendere il portatile e, al tempo stesso, riconoscere l’utente, così da non bloccarlo nella successiva schermata del PIN. Durante il nostro utilizzo non siamo mai riusciti ad accedere in questo modo, tanto che ci è venuto il dubbio che, in realtà, non sia proprio possibile accedere in questo modo.

Recensione KUU Laitnin G3

Invece, alla successiva schermata di login, siamo riusciti ad autenticarci con l’impronta, circa il 50% delle volte. Praticamente, ogni due tentativi solo uno va a buon fine, ma in alcuni casi il sistema ci ha richiesto l’inserimento del PIN, perché l’impronta non veniva rilevata correttamente. Abbiamo provato più volte a sostituire dito, a impostare nuovamente il sensore, ma il risultato è rimasto immutato.

Recensione KUU Laitnin G3

Altro aspetto importante, soprattutto in questo periodo, è la camera frontale. Qui, davvero, non c’è che dire. Bocciata. Del resto la scheda informativa parla chiaro: 1 MP. Ci si riuscirà a fare videoconferenze, ma ad una qualità scadente, anche quando la stanza è ben illuminata. Null’altro da dire.

Caratteristiche tecniche

La scheda tecnica è quel che più attira di questo prodotto. Non si tratta, infatti, del classico low cost senza sostanza. KUU Laitnin G3, infatti, mostra i muscoli, ricordando sempre che si tratta di un portatile, e non di un PC fisso.

Al suo interno propone la CPU AMD Ryzen 5 4600H, che certamente garantisce prestazioni più elevate quando si tratta di produttività, ma che consente anche di giocare con buoni risultati, anche se certamente non ai livelli massimi.

Recensione KUU Laitnin G3

Il portatile è dotato di uno schermo da 15,6 pollici con risoluzione di 1920×1080, non luminosissimo, ma di buona fattura, certamente in grado di consentire la visione di contenuti multimediali di qualità, ma che si comporta bene in qualsiasi momento della giornata. Non è lucido, e dunque il portatile risulta essere utilizzabile anche all’aperto, in condizione di luce solare molto forte.

Tra le altre caratteristiche, lo schermo supporta la regolazione dell’angolo a 180°. E’ in grado, anche grazie alle sue caratteristiche tecniche, di eseguire video 4K, anche se la risoluzione del monitor non è questa, e propone un’uscita 4K per proiettare il PC su TV.

Recensione KUU Laitnin G3

A livello di connettività, due porte USB-C, con funzione di ricarica del portatile con il caricatore a 87W incluso in confezione, oltre ad due porte USB full size 3.0. Chiude il cerchio un ingresso da 3.5 mm per le cuffie o altoparlanti esterni.

Al suo interno non mancano, poi, 8 GB di RAM e una memoria SSD da 512 GB, con buoni risultati nei testi di velocità di scrittura lettura, che vi indichiamo sotto.

Come si comporta

Naturalmente, con queste caratteristiche tecniche ci aspettavamo massima fluidità durante la fase produttività. Ed in effetti, questo KUU G3 permette di lavorare senza alcuna problematica. Si riesce a gestire mail, pacchetto Office, navigazione web senza il minimo lag. Non poteva essere altrimenti, sia per il processore, che per il supporto della RAM da 8 GB e dell’SSD integrato.

Recensione KUU Laitnin G3

Per quanto concerne il reparto gaming siamo riusciti ad avviare differenti tipologie di giochi. Da Fortnite a Rocket League, passando per il classico Asphalt 9 e altri ancora. Tutti i giochi provati sono avviati correttamente, anche se di certo le prestazioni non sono state elevatissime.

Fortnite, così come Rocket League sono perfettamente giocabili, anche se il dettaglio grafico non è elevato. Qualche contorno sgranato, qualche calo di FPS, ma tutto sommato questo KUU G3 permette anche di giocare. Se siete degli hardcore, naturalmente, non è il massimo, ma per i più casual si riuscirà a gestire gran parte della libreria.

Recensione KUU Laitnin G3

Da notare che il PC tende a scaldare, soprattutto nelle operazioni più pesanti, proprio come l’esecuzione dei giochi 3D. C’è da dire che il caldo mese in cui ci troviamo non rende le cose facile, e in molte occasioni abbiamo sentito la ventola anche durante il semplice utilizzo del word. Basta, però, un ambiente refrigerato, come una stanza con l’aria condizionata, per zittire completamente le due ventole.

Sì, è compatibile con Windows 11

A margine della prova, abbiamo anche provato ad installare la preview di Windows 11. Assolutamente nessun problema. Non abbiano notato alcun calo delle prestazioni, e tutto ha funzionato correttamente, al netto di qualche bug dovuto al sistema operativo non ancora rilasciato.

Conclusioni

Questo KUU G3 è, senza dubbio, un portatile di matrice cinese che, però, prende le distanze dagli altri concorrenti low cost. Non costa pochissimo, ma il prezzo è giusto considerando la dotazione hardware, ad iniziare dal processore, che in effetti è l’elemento più prezioso dell’intero portatile. Peccato che quel sensore di impronte non sia perfetto, e fatichi un po’ a riconoscere il dito. E’ un notebook che potrà soddisfare al 100% chi lo utilizzerà per lavoro, ma è anche un buon alleato per il gaming di fascia media.

PRO

  • Esteticamente valido
  • Buono il display
  • Ottimo per la produttività
  • compatibile con Windows 11
  • Vi consente anche di giocare…

CONTRO

  • … non ai massimi livelli
  • scalda un po’ e la ventola si fa sentire
  • sensore di impronte non impeccabile

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