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AAPL, iPhone ora fa male: -6%

Pesante arretramento per le azioni di Apple. Al termine della giornata i corsi di Cupertino hanno infatti concluso con un ribasso di oltre il 6%. A trascinare al ribasso AAPL, come accennato nel corso del pomeriggio, i numeri forniti da At&T sulle attivazioni di iPhone nei primi due giorni, appena 145mila.

Il dato, che non solo si assesta a meno di un terzo delle cifre più ottimistiche, ma è ben al di sotto anche delle stime più prudenti (che parlavano di 200mila telefoni venduti nei primi due giorni), ha indotto molti investitori a vendere le azioni che appena ieri avevano fatto segnare un nuovo massimo storico.

A portare ancora più giù la fiducia di Wall Street sono state le valutazioni espresse da Ittai Kidron, un analista di CIBC World Markets. Kidron cita un “domanda non entusiasmante e magazzini piuttosto forniti” con poca gente a caccia del telefono nei negozi Apple. iPhone, dice Kidron, avrebbe, paradossalmente, avuto un effetto positivo sulle vendite di altri prodotti simili, come ad esempio il Blackberry.

Secondo CIBC World Markets Apple in questo momento patirebbe in particolare la connettività  non di primo livello offerta da iPhone e per questo potrebbe essere costretta ad accelerare il rilascio di una versione UMTS del telefono.

A fronte di queste affermazioni e della reazione piuttosto scomposta di Wall Street va detto che alcune delle informazioni sono state corrette o meglio precisate da altri analisti. Ad esempio i diversi hanno notato che le 146mila attivazioni non sono necessariamente traducibili in vendite; molti clienti hanno avuto problemi di attivazione nei primi giorni del lancio e ancora di più nelle primissime ore. In aggiunta a questo altri osservatori hanno sottolineato come di fatto le cifre fornite da At&T non coprono effettivamente 48 ore (due giorni) ma solo 30 ore, dalle sei di sera del 29 alla mezzanotte del 30. Infine va detto anche che le previsioni degli analisti hanno sempre fatto riferimento all’intero week end, includendo anche la domenica, non calcolata da At&T, il che significa un tempo di 54 ore partendo dalle sei di sabato. In considerazione del fatto che si sta, quindi, parlando di tempo quasi doppio rispetto alle 30 ore usate come parametro da At&T e poiché la domenica negli Usa è una giornata di shopping quasi come le altre, la cifra di 300mila telefoni venduti in un week end, che rappresenta un numero decisamente importante, potrebbe non essere troppo distante.

Dati più precisi e maggiormente attendibili saranno forniti solo domani, nel contesto della presentazione dei risultati fiscali di Apple.

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