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Amazon, Google e Microsoft, le divisioni più colpite dai licenziamenti

La decisione di Google di licenziare 12.000 dipendenti è solo l’ultima in ordine cronologico, preceduta da Microsoft, Amazon e Meta tra le numerose società IT che recentemente hanno annunciato tagli del personale: ora emerge quali sono le divisioni più colpite da questi tagli dei principali colossi IT.

The Information riporta che i licenziamenti in quel di Google hanno interessato tutti i gruppi, inclusi progetti come Chrome, Search, Android e Google Cloud. Le fonti hanno addirittura spiegato che i licenziamenti hanno colpito anche personale con “recensioni ad alte prestazioni” e alcuni manager di alto profilo.

Un’area del gigante della ricerca e della pubblicità che è rimasta “relativamente inalterata”, tuttavia, è quella Google Brain gestita da Jeff Dean, il vicepresidente senior della ricerca e dell’intelligenza artificiale. Questo è il team che sviluppa la tecnologia di apprendimento automatico che Google sta già utilizzando in molte aree.

Secondo il New York Times, il suo lavoro sarà applicato anche a una serie di prodotti che saranno mostrati all’evento Google I/O a maggio, inclusi strumenti Ai per generare immagini, una funzione di schermo verde di YouTube e una versione chatbot del suo motore di ricerca.

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Quanto a Microsoft, che ha licenziato 10.000 persone, Polygon indica che i tagli sono stati evidenti presso studi di sviluppo di giochi. Secondo Bloomberg, ci sono stati tagli nella divisione che si occupa di Starfield in Bethesda, mentre Jason Schreier ha dichiarato in un tweet che lo studio Halo 343 Industries in cui lavora è stato “colpito duramente” dai licenziamenti.

Allo stesso tempo, Kotaku ha notato che anche lo studio The Coalition, che lavora sui giochi Gears of War, è stato colpito dai licenziamenti. Altri tagli hanno colpito i team mixed-reality di Microsoft.

Amazon ha confermato già mesi fa che i licenziamenti hanno riguardato la divisione dispositivi e servizi. Poi, all’inizio di gennaio, il capo dell’hardware Dave Limp ha riferito che degli oltre 18.000 licenziamenti annunciati, i tagli hanno colpito quasi 2.000 persone nella sua divisione, che si occupa di prodotti come Alexa e i suoi dispositivi domestici intelligenti Echo.

Ad oggi, solo Apple è l’unico colosso che non sta licenziando.

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