Un caso: il cronista che la mattina decide di fare una colazione di lavoro (intesa come prima colazione) proprio vicino al negozio di Apple a San Francisco insieme a un collega della stampa britannica. Tra un paio di uova con pancetta e caffè molto lungo, dalla vetrina appare un’immagine molto interessante: un camion FedEx, il noto servizio di consegne, che porta come al solito merce nuova al negozio di Apple. Solo che questa volta c’è una piccola sorpresa.
Emerge infatti la punta di uno scatolone di Mac Pro, riconoscibile nell’immagine per via del doppio drive ottico, nel momento della consegna. L’istinto è quello di acchiappare la macchina fotografica compatta e scattare subito un paio di foto, prima ancora di uscire dal bar per andare ad indagare. Scelta fortunata, perché i rapidissimi dipendenti di Apple gettano un telo nero e portano subito dentro gli scatoloni, e si rifiutano di commentare – com’è politica comune dell’azienda – su qualsiasi domanda loro posta.
Da notare, comunque, che le vetrine e gli interni del negozio non sono assolutamente cambiati da prima del keynote di Steve Jobs: l’enfasi posta sulle nuove macchine è prevalentemente venuta da parte degli sviluppatori, mentre in questo momento si attende a mostrarle al pubblico. Anche se, ad onor del vero, da quel che si apprende in via confidenziale, la consegna sarebbe stata fatta a seguito di un ordine piazzato nei primissimi secondo successivi alla presentazione da parte di un importante e grosso cliente di Apple: questo spiega la sollecitudine e forse anche il ritardo con il quale la merce verrà esposta nel negozio. Rimane il dubbio su chi sia, allora, questo misterioso cliente…