Airtag sugli scudi nel ritrovamento di una vettura rubata ad una coppia inglese. Il tracker è stato infatti loro utile più della polizia, pigra in questo caso almeno stando alla descrizione dei due malcapitati, nel seguire le tracce del loro SUV Jaguar E-Pace.
La vicenda è iniziata quando Mia Forbes Pirie e suo marito Mark Simpson si sono accorti del furto dell’auto avvenuto a Brook Green, un quartiere ad ovest di Londra.
Increduli dell’accaduto, visto che l’auto aveva ben due sistemi di immobilizzazione, hanno subito chiamato la polizia spiegando che avevano un AirTag attivo nel veicolo. usato per tracciare la vettura o, forse (non viene spiegato direttamente) semplicemente lasciato per caso in macchina. Ma la risposta delle forze dell’ordine è stata, a loro dire, “vaga”: avrebbero forse mandato una pattuglia e li avrebbero richiamati in caso di novità.
A quel punto, la coppia ha deciso di non perdere tempo. Il tracker mostrava che l’auto si trovava a Chiswick, a nove minuti di macchina. «Avevamo paura che l’AirTag venisse rimosso, così siamo partiti subito», ha raccontato Mia. Invece i ladri non avevano trovato il tag e la vettura stava dove indicato.

Il problema è che l’immobilizzatore personalizzato impediva l’accesso. Dopo aver contattato l’azienda fornitrice del sistema, e dimostrato la proprietà del veicolo, la coppia è riuscita a sbloccare la macchina. I ladri, ha detto Mia, erano probabilmente professionisti: erano riusciti ad aggirare l’immobilizzatore di serie ma non quello aggiunto.
La polizia ha confermato che la coppia li aveva informati della volontà di procedere da sola e che erano stati invitati a richiamare in caso di problemi sul posto.
Il lieto fine della vicenda è certamente confortante, ma non va dimenticato che mettersi sulle tracce di una vettura rubata può comportare rischi considerevoli. In questo caso è andata bene, ma se nei pressi del veicolo ci fossero stati i ladri, la situazione avrebbe potuto degenerare. È sempre consigliabile farsi assistere dalle forze dell’ordine, sperando che non manifestino la stessa pigrizia degli agenti descritti nell’articolo della BBC.