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Con il prossimo aggiornamento di iOS arrivano nuove funzionalità anti-tracciamento degli utenti

In occasione del Data Privacy Day (Giornata della protezione dei dati personali) del 28 gennaio, Apple riferisce delle prassi seguite dall’azienda nell’ambito del tracciamento dei dati, evidenziando suoi sforzi per bloccare i meccanismi di data tracking, inclusa una nuova funzionalità che sta facendo preoccupare Facebook e e Google (per l’impossibilità di tracciare gli utenti con annunci mirati per la pubblicità) in arrivo con il prossimo ciclo di beta di iOS e iPadOS.

Apple è da tempo impegnata sul versante privacy e le ultime novità in questo ambito riguardano le “etichette” che gli sviluppatori di app devono predisporre, sulla falsariga delle etichette nutrizionali per i prodotti alimentari, con indicazioni che consentano agli utenti di capire cosa fa l’app con i dati dell’utente, quali dati utilizza e a quale scopo. Quella che Apple chiama “App Tracking Transparency” (ATT) è stata duramente criticata da Facebook, al punto da avere acquistato intere pagine di giornali per evidenziare che comporterà mancati introiti per l’azienda e i suoi inserzionisti.

Apple ha fatto sapere che l’ATT farà il suo debutto con la prossima beta di iOS. La funzionalità in questione comporta un cambiamento significativo per gli Identifier for Advertiser (IDFA), tag usati dagli inserzionisti per “targetizzare” nel corso del tempo gli utenti, obbligando gli sviluppatori a chiedere sempre il permesso degli utenti prima di attivare funzionalità di tracciamento dati, scambiare dettagli con altri sviluppatori o siti web.

Google si adegua ai meccanismi anti-profilazione imposti da Apple

La funzionalità obbligherà gli sviluppatori a quello che in gergo si chiama “opt-out”, in altre parole offrire la possibilità di disattivare la “pubblicità comportamentale”, un meccanismo che consente di proporre messaggi pubblicitari sui siti web visitati, rendendoli in linea con le esigenze e gli interessi degli utenti.

Apple ha diffuso un interessante report (PDF) denominato “A Day in the Life of Your Data”, evidenziando in che modo le aziende tracciano gli utenti usando app e siti web, le funzionalità previste da Apple che obbligano aziende e siti web a essere più trasparenti nei confronti degli utenti, gli sforzi fatti e impostazioni che consentono agli utenti di decidere cosa permettere e non permettere alle app.

“Privacy significa tranquillità, sicurezza e che siete al posto di guida con i vostri” riferisce Craig Federighi, senior vice president of Software Engineering di Apple, parlando dei sistemi operativi di Apple. “Il nostro obiettivo è creare tecnologia che consente di tenere le informazioni delle persone al sicuro e protette. Crediamo che la privacy sia un diritto umano fondamentale e i nostri team lavorano ogni giorno per incorporarla in qualsiasi cosa che facciamo”.

Il CEO di Apple, Tim Cook, parlerà di privacy oggi nell’ambito della conferenza CPDP (Computers, Privacy and Data Protection) del 2021, insieme a regolatori, difensori della privacy, accademici e altri leader del mondo IT.

L’Electronic Frontier Foundation ha definito “ridicole” le critiche di Facebook a Apple. L’iniziativa di Cupertino è stata lodata anche da Mozilla, invitando a firmare un appello per dimostrare il proprio appoggio alle scelte di Apple.

Apple ha evidenziato che non vi sarà alcun blocco nei meccanismi di advertising e non impedirà il tracking se l’utente accetterà esplicitamente questi meccanismi: l’obiettivo è offrire semplicemente maggiore controllo e trasparenza. Gli annunci pubblicitari possono essere invasivi e, in quanto tali, ritiene che l’utente abbia il diritto di scegliere i permessi da accordare alle varie app. Apple ha spiegato ancora che aziende come Facebook possono modificare il testo del messaggio che appare agli utenti per consentire l’attività di tracking.

Tutti gli articoli di macitynet dedicati alla privacy sono disponibili da questa pagina. In questo articolo invece come trovare e consultare le etichette sulla privacy di Apple.

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