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Due settimane con iPhone 5: la recensione – parte 2

iphone 5L’ergonomia
Nel precedente capitolo di questa recensione abbiamo parlato di confezione, finiture e porte ma la novità più evidente è sicuramente quella dello schermo in formato 16:9 che influisce sull’aspetto finale: Apple ha scelto di non allargare la base e di variare l’altezza riducendo lo spessore del suo smartphone e questa scelta a parte il nostro gusto personale ha trovato concordi almeno il 95% degli interlocutori a cui abbiamo fatto provare il telefono in questi 15 giorni che avevano già un iPhone. La prima reazione che si ottiene è sempre… “ma è leggero, è più sottile, è più comodo da usare”… che sono gli obbiettivi che Apple si è posta nel proporre il nuovo fattore di forma puntando più sul fattore di usabilità che su quello di avere grandi dimensioni del display.

Il nuovo iPhone 5 sta ancora comodamente in tasca, si utilizza con una sola mano e permette ai vecchi utenti di trovarsi comunque a proprio agio per la collocazione di vecchi e nuovi pulsanti. 

L’unico svantaggio della forma allungata è che il pulsati del volume, suoneria e sleep sono più lontani dal pollice ma questi già si azionavano con l’altra mano e rappresentano una alternativa veloce ai comandi touch o vengono azionati quando il telefono non è in fase operativa. 

Una nota curiosa a margine: mentre scriviamo queste righe in TV sta circolando una pubblicità di Apple che contraddice il nostro ultimo paragrafo: la mano che illustra il nuovo iPhone 5 riesce benissimo ad interagire sia con la tastiera virtuale sullo schermo che con i tasti laterali del volume… peccato che questo vantaggio sia riservato ai soli mancini!

Lo schermo
La dimensione più grande salta subito all’occhio e ha un po’ sconvolto le certezze degli sviluppatori che non si aspettavano da Apple un ulteriore fattore di forma dopo quello 4:3 di iPad e il rapporto intermedio che aveva iPhone fino al 4S ma Apple ha mantenuto la stessa risoluzione retina incrementando i pixel in altezza e la diagonale del suo schermo per arrivare a 4 pollici, 640×1136 pixel e un rapporto tra i lati vicinissimo ai 16:9. 

Questo ovviamente porta tantissimi vantaggi ed un piccolo grande svantaggio però rimediabile.

I vantaggi sono nella superficie più ampia, nella maggiore quantità di informazioni visualizzabili, nella non secondaria capacità di duplicare lo schermo in TV (grazie alla tecnologia Airplay e alla disponibilità di Apple TV che assolve a questa funzione) senza avere grandi bande nere ai lati anche nella visualizzazione delle foto che sto mostrando e ingrandendo interattivamente e nella dimostrazione delle applicazioni e tutto questo, come abbiamo detto, mantenendo l’ergonomia ai massimi livelli. 

Il piccolo svantaggio risolvibile è quello che deriva dalle applicazioni ancora non aggiornate non sfruttano interamente il nuovo schermo ed ora sono queste che lasciano due fasce nell’iPhone 5, fasce che risultano più evidenti nel modello bianco e quasi invisibili in quello nero: non c’e’ dubbio in ogni caso che tutti gli sviluppatori apporteranno modifiche ai loro software allargando il campo visivo dei giochi, la lunghezza delle liste o inserendo nuovi comandi nell’ulteriore spazio a disposizione come ha fatto già Apple con le sue app come ad esempio “Camera” che ha portato il pulsante di scatto e delle opzioni al di fuori del campo inquadrato dalla fotocamera mantenendo il quadrante di ripresa nella proporzione classica delle immagini fotografiche.

Dietro lo schermo si nasconde non solo un cambiamento di dimensione ma anche di tecnologia che ha contribuito a ridurre lo spessore del telefono: si tratta della tecnologia in cell che permette di integrare il layer touch all’interno dell’LCD invece che su un livello separato. Se si confrontano i due schermi di iPhone 4S e 5 si vedrà che su quest’ultimo le icone sembrano realmente più vicine alla superficie frontale conferendo al tutto un effetto di maggior contrasto e realismo dei bottoni.

Se vi interessa conoscere come si comporta lo schermo che sfrutta la tecnologia IPS con retroilluminazione possiamo dirvi che la visibilità è ottimale in qualsiasi condizione di luce con un contrasto che potete apprezzare anche nei nostri filmati girati nelle condizioni di luce più disparate: questo è dovuto anche una minore reflettività dello schermo di iPhone 5 che permette di avere neri più definiti e colori più contrastati. Se volete voi stessi fare dei paragoni provate a verificare dove finisce lo schermo e inizia la cornice: su iPhone 4S la differenza salta all’occhio mentre su iPhone 5 è difficile vedere il salto di nero e questo aiuta pure, nel modello nero, a “sopportare” le applicazioni non ancora adattate alla maggiore altezza del display.

E’ il migliore schermo di smarphone in circolazione? Per il momento è uno dei migliori come qualità, sorpassato per molti aspetti solo da alcuni Nokia di ultimissima generazione ed è davanti all’arcinemico Galaxy S III che in ogni caso utilizza una tecnologia AMOLED con tutti i suoi pro e contro e che comunque trova tanti estimatori per i suoi colori molto saturi. Dopo quindici giorni di confronti diretti con iPhone 4S e prove sul campo le differenze con il suo predecessore vengono fuori rivelando qualità che a prima vista non sono apprezzabili.

La batteria
Il punto debole di telefoni come questo che svolgono mille compiti e hanno processori sempre più potenti, sistemi di antenna cellulare, wi-fi, gps sempre più efficaci è l’efficienza energetica: fortunatamente gli ingegeneri di Apple e i fornitori di chip hanno fatto un passo avanti grazie al nuovo fattore di  forma, alla riduzione di alcune componenti (si pensi al risparmio di volume regalato dal nuovo connettore lightning) e alla maggiore integrazione dell’elettronica. In pratica pur avendo un iPhone più leggere e meno spesso la durata della batteria è aumentata di un buon 25-30% almeno.

La batteria a bordo è un modello da 1440 mAh agli Ioni di litio non removibile che Apple indica come capace di restare in stand by per 225 ore prima di essere riportata ad alimentazione: ovviamente questi non sono indicazioni sull’operativiità. 

I test che abbiamo effettuato in questi giorni ci portano ad indicare che, partendo da piena carica il tempo di conversazione in 3G è di circa 8 ore e 30 contro le 6 e 10 che avevamo con iPhone 4S appena uscito dalla scatola e pure le attività di navigazione web e visione di video arrivano a delle insperate 10 ore. Se si utilizza l’apparecchio per un’ora al giorno (cosa alquanto improbabile per un utilizzatore di smarptphone assiduo ma possibile per quello casuale) la necessità di ricarica arriva dopo 49-50 ore.

Qualsiasi utilizzatore di normali telefoni non smart o senza schermo touch e radio wi-fi, gps rimarrebbe inorridito da tanta voracità di energia ma si tratta in ogni caso di un record per qualsiasi modello di iPhone mai uscito e di un ottimo risultato tra gli smartphone più potenti sul mercato. 

Nel caso del nuovo modello c’è un motivo in più per essere soddisfatti di una maggiore durata: il nuovo dock ligthinin non è facilissimo da trovare e se vi dimenticate il cavo a casa o un adattatore ad hoc dovete sperare solo che la batteria del vostro telefono duri il più possibile.

Consigliamo quindi di acquistare come primo accessorio, oltre ad una pochette per il trasporto o una custodia magari slim anche l’adattatore micro-USB/Lightining di cui parliamo in questa recensione perchè oltre ad essere di dimensioni ridottissime tali da poter viaggiare nel vostro portafoglio vi salverà la vita in parecchie occasioni e aggiungerà versatilità alle vostre fonti di alimentazione.

Continua…

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