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Avvocato di Snowden: iPhone spia chi lo usa

L’iPhone ha un software spia che viola la privacy degli utenti? La domanda sorge sulle dichiarazioni dell’avvocato di Edward Snowden secondo il quale il suo cliente usa un normale cellulare e non uno smartphone di Apple perchè teme di essere spiato.

Anatoly Kucherena, questo il nome del legale, lancia la controversa e tutta da verificare affermazione nel contesto di una intervista rilasciata all’agenzia russa RIA Novosti. Rispondendo alla domanda sull’uso di iPhone Kucherena sostiene che il suo cliente utilizza un «normale cellulare e non un iPhone perchè questo telefono ha un software speciale che può attivarsi senza che il proprietario debba premere un qualunque tasto, raccogliendo poi informazioni su di lui; è per questo che, per motivi di sicurezza, ha rifiutato di avere questo telefono”.

Non è chiaro a cosa si riferisca Kucherna quando parla di “software speciale” e di quali informazioni personali si stia parlando; secondo alcuni osservatori farebbe riferimento ad un metodo di attivazione degli smartphone che Snowden aveva citato lo scorso giugno, che permetterebbe alla NSA di spiare gli utenti anche a cellulare spento, una sorta di backdoor installata ad insaputa degli utenti e per un accordo tra le autorità americane e i produttori di telefoni. Secondo altre opinioni potrebbe invece trattarsi di un software al momento sconosciuto contenuto all’interno di iPhone, che consentirebbe comunque a chi ne avesse il controllo di spiare l’utente.

L’avvocato, forse non ben informato sull’argomento, potrebbe anche avere semplicemente riciclato e calcato la mano su vecchie informazioni come quelle che facevano riferimento al sistema di tracciamento degli spostamenti che venivano memorizzati dentro ad iPhone. Apple allora sostenne che il sistema (usato anche in altri sistemi operativi) era utile a migliorare la connettività Wi-Fi, ma il file, a causa di un bug o di leggerezza, era facilmente decifrabile e con esso era possibile creare una mappa del percorso del telefono e  quindi anche del suo possessore. Successivamente Apple modificò il sistema operativo, cancellando ogni rischio connesso a questa funzione. Da allora Apple ha poi introdotto moltissime funzioni per la tutela della privacy in iOS e sarebbe davvero uno scandalo di portata internazionale (e anche legalmente punibile oltre che disastroso societariamente per la stessa Apple) che esistesse un software studiato capace di violare in maniera così sfacciata, come sembra alludere Kucherna i dati personali degli utenti.

Va anche detto che lo stesso Snowden, certo non parco di accuse, più o meno confermate, nei confronti delle multinazionali e degli intrecci che queste hanno con i governi in funzione di spionaggio dei cittadini,  non ha mai fatto cenno ad un software di questo tipo, il che è sicuramente strano visto che sarebbe un esemplare e clamoroso caso che rafforzerebbe le accuse di cui Snowden è un portabandiera.

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