Apple sta lavorando a una nuova generazione di pannelli OLED LTPO ancora più efficienti, con l’obiettivo di integrarli nei futuri iPhone, molto probabilmente negli iPhone Air, a partire dal 2027.
Lo dice il sito coreano Thelec , una pagina Internet che in passato ha dimostrato di avere ottimi agganci nel settore delle componentistica e in particolare in quella che orbita intorno al mondo Samsung che nel campo dei display è forse il leader mondiale assieme all’altra coreana LG.
Cosa cambia nel pannello
Quello a cui starebbe guardando non è tanto il display in sé, quanto il tipo di transistor a film sottile (TFT) utilizzato per il controllo dei pixel: per la prima volta, Apple potrebbe estendere la tecnologia a ossido anche al TFT di pilotaggio, che regola il passaggio della corrente ai subpixel OLED finora sempre realizzato in silicio policristallino a bassa temperatura (LTPS).
La tecnologia LTPO oggi in uso su iPhone (e prima ancora su Apple Watch) si basa su una combinazione tra LTPS e ossido. Nei modelli attuali, l’ossido viene applicato solo a due transistor di commutazione, mentre quello di pilotaggio – quello che controlla direttamente la corrente di ogni pixel – resta in LTPS per garantire una maggiore velocità.
Il problema è che LTPS consuma più energia, mentre l’ossido è molto più efficiente, anche se più lento. Secondo quanto riportato da The Elec, Apple starebbe valutando di spingere ancora oltre questa architettura, portando l’ossido anche sul TFT di pilotaggio. Questo permetterebbe un’ulteriore riduzione dei consumi, elemento chiave soprattutto in dispositivi più sottili e con batterie più piccole.
Apple ha iniziato ad applicare l’ossido ai transistor dei pannelli già nel 2018, con Apple Watch Series 4 (LTPO1), poi ha proseguito nel 2023 con Apple Watch Ultra 2 e iPhone 16 Pro (LTPO2, con due TFT in ossido)
Nel 2024 è arrivata la terza generazione (LTPO3) sull’Apple Watch Series 10, in cui anche il TFT di pilotaggio è in ossido. Ma lo schermo dello smartwatch è ridotto in dimensioni; impiegato su un telefono avrebbe dimensioni e costi molto più elevati.
L’indiziato: iPhone Air
Il primo candidato a sfruttare questa evoluzione sarebbe iPhone Air, un nuovo modello previsto nel 2027 (che potrebbe chiamarsi iPhone 19 Air) e pensato come alternativa più compatta alla linea “Plus”. La scelta avrebbe una logica ben precisa: nei modelli più sottili, l’autonomia è sempre un punto critico, e un pannello più efficiente aiuterebbe a compensare la batteria più piccola.
Al contrario, i modelli Pro e Pro Max, più spessi e con batteria più capiente, potrebbero restare alla tecnologia LTPO attuale. La differenziazione tecnica tra le linee aiuterebbe Apple a mantenere un equilibrio tra prestazioni, costi e strategia commerciale.
L’edizione 2025 di iPhone Air dovrà contare sulla gestione della batteria con Ai, batterie sottili e custodie con energia di backup.
Fornitori e investimenti
I pannelli OLED LTPO vengono attualmente forniti da Samsung Display e LG Display, e anche la nuova generazione sarà probabilmente realizzata da questi due partner. Ma per supportare l’ossido anche nel TFT di pilotaggio serviranno nuovi macchinari e processi produttivi. LG Display, in particolare, avrebbe già incluso questa transizione in un investimento da 1.260 miliardi di won annunciato proprio a giugno, con un orizzonte temporale che arriva fino a giugno 2027.
Prezzo in salita?
L’unico nodo, come accennato, è il costo: aggiungere l’ossido anche al TFT di pilotaggio rende il pannello più caro da produrre. È possibile quindi che iPhone Air, pur posizionandosi come modello più “leggero”, possa superare il prezzo dell’attuale iPhone Plus. Un’eventualità che Apple sembra comunque disposta a considerare, se il guadagno in efficienza energetica e durata della batteria sarà sufficiente a giustificarlo.