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Kindle per iPhone, la prova

Amazon procede con in mente un piano ambizioso e potente, ma si muove un po’ a tentoni. Il colosso di Seattle ha sempre fatto così: giocarsela con sfide più grandi di quanto non si pensa riesca a vincere, per poi in effetti vincerle. L’applicazione appena uscita per iPhone, che permette di estendere le funzionalità  di Kindle (il lettore di eBook disponibile solo negli Usa, come l’applicazione in questione; per scaricarlo si deve avere un account sull’iTunes americano) anche al cellulare di Apple, per quanto piccola è un azzardo molto grande.

Non si sa infatti se promuoverà  o bloccherà  le vendite del nuovo Kindle, annunciato solo pochi mesi fa e in vendita da una settimana e due giorni. Non si sa se espanderà  il mercato, lo saturerà  oppure lo scoraggerà  (l’esperienza di lettura è molto superiore su Kindle). E non si sa neanche se Amazon vuole in realtà  portare Kindle anche nel resto del mondo in cui è presente Amazon oppure no. Peccato, perché il limite al download adesso come adesso è l’account di Apple e non quello di Amazon (che è unico e utilizzato anche da molti italiani).

Quello che Kindle per iPhone non permette di fare, ci siamo accorti dopo un giorno di prova, è ancora molto. Non permette di acquistare i libri, ad esempio: per questo bisogna sempre andare sul browser, magari anche quello dell’iPhone, ma è davvero molto, molto scomodo rispetto a come potrebbe essere con altre apparecchiature più integrate come il Kindle reale, che abbiamo provato recentemente.

Ancora, l’esperienza di lettura è semplice e gradevole, i menù comodi e la sincronizzazione tra apparecchi (iPhone e Kindle grazie al Whispersync senza fili con i Kindle) è lineare e immediata. Inoltre, i libri per Kindle non vengono mai realmente “comprati”, ma semplicemente presi e messi a disposizione sui server di Amazon. In questo, vera applicazione 2.0 che poi cade, a pioggia, sull’apparecchio software o hardware del caso, sincronizzando ogni volta quel che serve. E serve poco spazio, perché i libri sono in realtà  pagine html incapsulate e protette da Drm.

Leggendo un paio di novelle pare che il Kindle abbiamo davvero buone possibilità  di conquistare spazio anche su iPhone. Vedremo se nei prossimi giorni seguiranno altre realizzazioni per altri dispositivi (da tempo si parla, oltre a Windows, Android e Symbian, di una versione software del reader per Mac e Pc). Adesso come adesso è solo una sfortuna che non sia possibile accedere a questo semplice e gratuito software anche con i normali account italiani o del resto del mondo di iTunes store, per esplicita decisione di Amazon. I libri a disposizione su Kindle sono oltre 240mila e scaricarli dopo l’acquisto richiede per ciascuno pochi secondi, con prezzi che vanno dai 10 dollari per le novità  a 1-2 dollari per i vecchi classici fino ad alcuni a pochi centesimi o del tutto gratuiti.

Inoltre, con Kindle “tablet” di Amazon o la versione software per iPhone, è possibile comprare un numero o abbonarsi a una serie molto ampia di giornali e magazine (dal New York Times fino al New Yorker, BusinessWeek e Time), con prezzi molto più convenienti di quelli “fisici”. Sempre che, ovviamente, si abbia il tablet o l’applicazione per iPhone.

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