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Nuovi Tutor nelle autostrade, come e dove funzionano

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Da qualche giorno sono attivi su alcune autostrade nuovi Tutor gestiti da Autostrade per l’Italia (Aspi). Ecco dove sono installati e cosa consentono di monitorare. Con l’installazione di questi ultimi dispositivi, il sistema di monitoraggio di Aspi coprirà complessivamente 178 tratte autostradali, per un totale di 1.800 chilometri.

I nuovi Tutor 3.0 si affidano a un sofisticato sistema di algoritmi, grazie ai quali viene monitorata gran parte dell’attività stradale, sanzionando comportamenti pericolosi e contrari alle norme del codice della strada. I tutor sono in grado di controllare sorpassi azzardati dei mezzi pesanti, infrazioni ai limiti di velocità ed eventuale circolazione contromano.

A differenza degli autovelox, che misurano solo la velocità istantanea di un veicolo in un punto specifico, il Tutor 3.0 utilizza una scansione laser ad alta precisione in grado di restituire la velocità media tenuta lungo un tratto autostradale. Il tutto, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti.

Nuovi tutor autostrade - macitynet.it
Foto di John Howard da Pixabay

Questi tutor, così come i precedenti vengono gestiti dalla Polizia di Stato e sono stati introdotti nel 2005 con l’obiettivo di disincentivare comportamenti scorretti alla guida.

In particolare, il nuovo piano di implementazione prevede l’attivazione progressiva delle seguenti tratte:

  • A1 Milano – Napoli: 7 tratte, di cui quattro tra Chiusi e Monte San Savino in entrambe le direzioni, una tra Castelnuovo di Porto e Settebagni in direzione Roma e una tra l’Area di Servizio Tevere e Fabro in direzione Firenze;
  • A27 Mestre – Belluno: 5 tratte, tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana;
  • A9 Lainate – Como – Chiasso: 5 tratte, tra Saronno e Lomazzo Nord in entrambe le direzioni;
  • A14 Bologna – Taranto: 4 tratte, tra Pesaro e Rimini Sud in entrambe le direzioni;
  • A11 Firenze-Pisa Nord: 5 tratte, tra Montecatini e Prato Est in entrambe le direzioni.

Più nel dettaglio, il funzionamento di questi tutor viene anche spiegato sul sito ufficiale. In sintesi, un sensore d’ingresso rileva la categoria del veicolo, quindi distinguendo tra automobil, moto, camion o altro ancora. Il sistema scatta una foto del veicolo in entrata sul tratto autostradale, registrando data e ora.

Nuovi Tutor in autostrade, ecco dove e come funzionano - macitynet.it
Immagine di ASPI Autostrade per l’Italia

All’uscita del tratto, un secondo sensore esegue la stessa operazione, fotografando nuovamente il veicolo e registrando data e ora di passaggio. In questo modo, il sistema è in grado di abbinare ora di entrata a quello di uscita, calcolando i tempi di percorrenza di ciascun veicolo.

Se tra l’entrata e uscita il tempo di percorrenza è troppo breve, dato il chilometraggio, evidentemente la velocità del conducente ha superato i limiti previsti dal codice.

I dati dei veicoli i cui tempi di percorrenza non superano quelli consentiti nella tratta in esame vengono immediatamente eliminati. Per i veicoli in violazione, invece, il sistema interroga in automatico gli archivi della motorizzazione per risalire rispettivamente all’intestatario e al conducente del veicolo.

Tutte le notizie che riguardano automobili e veicoli elettrici, guida autonoma, mobilità smart ed eco sostenibile sono disponibili nella sezione ViaggiareSmart di macitynet.

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