Recensioni di un’auto su Macitynet? Succede, anche perché oramai le auto sono una naturale estensione tecnologica degli smartphone e propongono tanta tecnologia in movimento, con un concetto molto attento alla sicurezza.
Abbiamo avuto modo di provare la Nuova Cupra Formentor per qualche settimana e vi raccontiamo com’è, con un esame molto attento alla parte smart che in questo modello è decisamente interessante.
Dalla Spagna, aggressiva e sexy
Cupra è un marchio spagnolo relativamente giovane, nato prima come linea sportiva e lussuosa del marchio SEAT, parte del Gruppo Volkswagen, ma dal 2018 marchio indipendente (infatti ne avevamo già parlato).
Il nome “Cupra” deriva da “Cup Racing”, chiaro riferimento alla natura sportiva e volutamente sfrontata della linea: la Nuova Cupra Formentor è la seconda versione del modello, presentato nel 2020 e poi ristilizzato in questa nuova versione 2024, con varianti importanti negli interni, negli esterni e nei motori.
La fascia di mercato di questa auto comprende modelli decisamente conosciuti dello stesso gruppo come Audi A3 e Volkswagen Tiguan, ma anche BMW X2, Peugeot 3008 e Alfa Romeo Stelvio: rispetto alla concorrenza però la Nuova Cupra Formentor ha una linea decisamente più originale e aggressiva, seppure come vedremo non manca di caratteristiche che la mettono al centro di un progetto familiare.
La gamma di motori parte da un 1.5 TSI solo Benzina, oppure con diverse opzioni ibride (Mild Hybrid e ibrido plug-in), sino a una versione 2.0 TDI (diesel). Per tutte c’è la possibilità di avere versioni VZ, con maggior numero di cavalli e allestimenti Premium.
Il nostro test è stato effettuato su un modello 1.5 eTSI Mild Hybrid da 150 CV (110 kW), cambio DSG a 7 rapporti e pacchetto Edge e Intelligent Drive MQ inclusi.
Vista da fuori
Nuova Cupra Formentor ha misure tipiche di un crossover di segmento C: 445 cm di lunghezza per 199 cm di larghezza (specchietti aperti inclusi) e 153 cm di altezza (con passo di 268 cm). Il peso varia a seconda delle configurazioni, ma parte dai 1.434 kg della versione in prova ai 1.742 Kg della 1.5 ibrida plug-in, che lo ricordiamo offre un incremento di peso a causa della batteria interna (il peso è indicato in ordine di marcia, con conducente).
La capacità di carico del bagagliaio del modello in prova, è di 450 litri (1.505 litri la capacità massima).
L’estetica è simile al primo modello, anche se la parte anteriore adesso offre una calandra più abbassata (a “muso di squalo” il nome usato da Cupra) e una forma dei fanali, anteriore e posteriore, più curata e avvolgente, con nella parte posteriore il logo illuminato durante la frenata.
Il look è decisamente caratteristico e sfrontato, diversamente dai pari modelli Audi o Volkswagen, che invece offrono una linea più morbida, qui le linee sono sinuose e aerodinamiche, con incavi visibili sul cofano e sulla fiancata, riprese anche dai fanali posteriori che escono in modo prepotente (e che probabilmente aiutano nell’aerodinamica).

Il design è caratterizzato dalla forma del triangolo, ripreso nei fanali anteriori e in quelli posteriori, come anche su motivi all’interno: i fanali sono Full Led di serie, anche se è possibile richiedere la funzione LED Matrix, capace di muovere la direzione dei fari quando incrocia un altro veicolo.
Il modello da noi provato era di colore Magnetic Tech metallizzato, ma nelle concessionarie il colore che va per la maggiore è Century Bronze Matt, un rame scuro che riprende quello del logo frontale.
I cerchi sono disponibili in quattro versioni, mentre le ruote sono disponibili con dimensioni da 18” o da 19” (le prime più comode e adatte all’uso in città, le seconde più sportive).
Ci è piaciuta molto la funzione “Welcome ceremony”, perfettamente inutile dal punto di vista pratico ma davvero bella da vedere: questa prevede la scritta Cupra retroilluminata alla base interna della porta, e il logo Cupra proiettato esternamente sotto lo specchietto, entrambi visibili solo da auto ferma, con portiere anteriori aperte e al buio.

Gli interni, vecchia scuola ma curata
Gli interni riprendono lo stile degli esterni, con una grande attenzione ai dettagli e con uno look “vecchia scuola” che transla poi come vedremo anche nell’infotainment.
La Nuova Cupra Formentor offre un impatto ben chiaro e definito quando si entra, con un look sportivo pronunciato: un atteggiamento che, per fare un esempio, riprende una tradizione tipicamente europea delle auto, diversamente da quella più spiccatamente minimalista di auto come Tesla, ma anche di altri marchi asiatici.
Questo atteggiamento si vede nel volante, dove ogni pulsante propone una funzione (molto comoda alla guida) e un aspetto importante, grazie anche al grande logo Cupra color rame al centro.

Lo spirito sportivo si nota nelle cuciture a vista che percorrono gran parte della plancia e un grande LED anteriore che sosta sotto il vetro anteriore in tutta la parte frontale: il LED è modulabile nel colore in base alle preferenze dell’utente, ma offre anche diverse funzioni utili: diventa arancione pulsante quando attiviamo le quattro frecce, rosso quando apriamo una porta.
Due zone laterali del LED si accendono di un colore arancione chiaro quando la telecamera rileva un’alto nelle vicinanze, molto utile quando si viaggia ad una certa velocità perché copre il punto cieco, offrendo una indicazione preventiva.
Le finiture sono ben realizzate e in linea con la categoria, in similpelle morbida ad eccezione dei vani portaoggetti sulle portiere che restano in plastica dura.
Il riscaldamento è trizona, comandato via smart e anche attraverso l’assistente virtuale Cupra, via voce: mancano i controlli analogici su ogni bocchetta dell’aria, che sarebbero stati più pratici di un controllo digitale, così come i tasti che sono a sfioro, retroilluminato, per i quali forse sono da preferire quelli fisici.
Il modello in prova aveva i sedili standard in tessuto, con controlli manuali ma è possibile avere sedili più sportivi in pelle, con controlli elettrici della posizione (con tre memorie), e riscaldatili: noi però abbiamo apprezzato molto la possibilità di avere il riscaldamento nel volante, un dettaglio che in inverno fa piacere.

All’interno dell’auto sostano quattro prese USB-C, due nei posti anteriori e due in quelli posteriori, che possono ricaricare un device (come smartphone o tablet) ma anche fornire da supporto per eventuali chiavette USB per musica o altri contenuti multimediali.
Appena sotto il cruscotto, vicino alle prese USB-C, c’è un alloggio per la ricarica ad induzione dello smartphone, funzione altamente migliorabile: nei nostri test con un iPhone 13 Pro, il sistema non ricaricava il telefono, ma lo manteneva in vita, il più delle volte scaldando oltremodo il device, fattore che comprometteva il corretto funzionamento delle funzionalità AppleCar Play in streaming.
La funzione di ricarica ad induzione però è disattivatile manualmente dalle Impostazioni (o semplicemente ponendo il telefono sottosopra, in modo che la ricarica ad induzione non si attivi). Appena sopra il tappeto della ricarica, sosta un piccolo incavo dove si può posizionare lo smartphone, sospeso ma non in carica (utile ad esempio quando ci sono due utenti a bordo).
Nel bagagliaio è disponibile una presa di ricarica standard da 230 V nel vano bagagli, utile per ricaricare oggetti di grandi dimensioni, come computer portatili o altro, durante i lunghi viaggi.

Sistemi a bordo di sicurezza
Come tutte i modelli del gruppo Volkswagen, anche la Nuova Cupra Formentor è molto attenta alla sicurezza: i sistemi ADAS non si fanno mancare e sono parte del fascino dell’auto.
Nel dettaglio, all’interno troviamo Predictive Adaptive Cruise Control (ACC) e Travel Assist, che controllano e adattano automaticamente la velocità del veicolo durante la guida in base non solo all’auto che precede, ma anche al traffico e allo stato della strada, prevedendo curve, rotatorie o limiti.
La telecamera frontale riconosce molti dei segnali stradali avvisando l’utente con un breve segnale acustico quando si superano i limiti imposti, una funzione che è un po’ strana all’inizio, ma dopo poco ci si abitua e può diventare importante specie quando si viaggia in zone non conosciute, considerando anche il progressivo inasprimento delle normative.

Pressante invece il controllo sul volante: se il conducente non tiene le mani sul volante (o non le tiene in modo deciso) per più di 15 secondi, scatta un avviso acustico e relativa icona rossa nel Virtual Cockpit, e se anche questo non basta, l’auto provvede ad una piccola frenata e ad colpetto nella cintura (su entrambi i sedili anteriori).
Se anche questo non funziona e il conducente non mette le mani sul volante, l’auto rallenta e, controllando che le corsie più a destra siano libere, cerca di fermarsi e parcheggiare accendendo le luci di emergenza, chiamando il soccorso, grazie alla funzione integrata nel veicolo (presupponendo che il conducente non sia più in grado di guidare, svenuto o in preda a un malore).
Il Front Assist con frenata d’emergenza rileva i pedoni e i ciclisti nelle vicinanze, avvisando il conducente di un potenziale pericolo con un segnale acustico e una icona nel Virtual Cockpit, oltre ad una frenata di emergenza in caso di presupposto impatto imminente.

Nel nostro modello inoltre era installata una telecamera a 360° che aiuta durante le operazioni del parcheggio e ad individuare altre auto nei punti ciechi: con questa opzione, l’auto controlla anche lo stato del traffico durante il parcheggio, provvedendo a frenate automatiche se, durante la manovra, rileva la presenza di altre auto in traiettoria (non viste dall’utente).
La funzione parcheggio automatico è integrata, con un sistema che grazie alla telecamera a 360° montata sopra l’auto, controlla costantemente i parcheggi liberi, anche se alcune volte ha suggerito parcheggi davvero selvaggi e a rischio di multa (meglio controllare sempre).
Le nostra prove hanno mostrato una dinamica corretta durante le fasi di parcheggio automatico, anche se in effetti resta più lenta (ma precisa) di quanto farebbe un guidatore esperto. Da rivedere invece la funzione “Esci la parcheggio”, ridondante e perlopiù inutile.

Tutte queste opzioni di sicurezza sono perfettamente integrate nel veicolo e, a dispetto della natura stessa della Nuova Cupra Formentor, sono tipicamente trasparenti, perlopiù disabilitatili solo temporaneamente (nel senso che si possono disattivare, ma si riattivano in automatico al primo riavvio, questo seguendo le normative europee per la sicurezza) ma in alcuni casi modulabili nel feedback.
Il Lane Assist (mantenimento corsia), ad esempio, è una funzione che riconosce le strisce nella corsia correggendo la traiettoria del veicolo in caso non sia corretta. Questa funzione, che può diventare fastidiosa in alcuni frangenti, può essere modulata nella intensità in modo permanente, di conseguenza diventa una lieve pressione sul volante, che non sovrasta la guida del conducente.
Ultimo dettaglio, all’interno del Virtual Cockpit è disponibile una piccola rappresentazione del frontale dell’auto che, ad una certa velocità, offre una chiara indicazione di che cosa sta succedendo. La rappresentazione indica le corsie laterali disponibili, se i fari sono accesi, auto, camion o moto nelle vicinanze (le auto sono tutte disegnate come una Cupra), come una specie di piccolo radar.
Il motore
Come già indicato, la Nuova Cupra Formentor in prova era un modello 1.5 Mild Hybrid da 150 CV con cambio DSG a 7 rapporti: all’interno della lineup della Formentor, in pratica quasi la versione base della famiglia, dato che gli altri modelli hanno o valori di cilindrata più alti, oppure un maggior numero di cavalli, con possibilità di guida decisamente più brillanti e sportive.
Il modello in questione, pur presentando un look esteriore e interiore abbastanza aggressivo, con questa dotazione di motore si comporta come un’auto adatta ad un contesto familiare.
La guida è semplice e morbida, il cambio a 7 marce è molto buono e progressivo, anche se in fase di accelerazione, le marce intermedie sono leggermente troppo lunghe (la situazione migliora leggermente nella modalità Sport, a patto però di un consumo maggiore).
La dotazione ibrida Mild Hybrid è, per così dire, un ibrido solo nel nome: il piccolo motore elettrico non necessita di ricarica e accumula energia da solo quando l’auto decellera o frena, rilasciandola in fase di accelerazione.

Durante le prove abbiamo apprezzato la presenza dell’elettrico, che si sente anche su accelerazioni brevi, ed è piacevole: formalmente il Mild Hybrid permette di ridurre anche i consumi, ma probabilmente la percentuale di risparmio è molto contenuta e non determinante.
Chi cerca un modello ibrido reale deve giocoforza virare sulla versione Ibrida Plug-in disponibile a listino, dove la presenza di un secondo motore elettrico cambia la prospettiva dell’auto in modo importante, nei consumi quanto nella guida, mentre questo Mild Hybrid è piacevole, ma non cambia l’economia dell’auto. Sottolineiamo che il modello Ibrida Plug-in offre una capacità di carico del bagagliaio minore e un peso maggiore, con consumi ovviamente più alti, quando usata in termico.
I consumi sono buoni, molto buoni a tratti: l’auto sembra più a suo agio nei tratti lunghi che in città, con consumi che dalle nostre prove sono arrivati anche a 6,8 Litri per 100 KM in autostrada, superiori ai 6,5 dichiarati dalla casa ma comunque un valore buono.
In città il valore si alza, tra i 10/11, ma anche considerando le dimensioni, l’auto non può essere considerata cittadina, anche a personale parte di chi scrive, che deve quotidianamente lottare con il traffico milanese.
L’auto prevede tre stili di guida: Drive, pensato per la guida di tutti i giorni, Sport con giri del motore più alti e una frizione del volante più rigida e precisa, e uno manuale grazie al cambio al volante.
Il cambio di stile di guida avviene tramite il piccolo joystick del cambio o nel pulsante posto alla sinistra del volante (il cambio manuale si attiva automaticamente quando inseriamo una marcia, grazie alle leve poste dietro il volante).
La differenza tra Drive e Sport è palpabile, questa seconda è consigliata in momenti in cui l’auto deve mostrare più i muscoli, come ad esempio in montagna o in un circuito misto dove si può spingere, o anche solo per una guida più grintosa.
Con Drive invece la macchina resta più soft, anche se l’attivazione dell’elettrico è comunque palpabile quando si accelera, con valori superiori a 2500 giri.
I 150 CV di cui dispone il motore ci sembrano adatti al contesto e perfettamente equilibrati per il modello in questione: ovviamente con potenze superiori la guida diventa più importante in tutto, ma chi non ha velleità del genere e cerca solo un’auto pronta, energica e con un rapporto prezzo/prestazioni corretto, questa dotazione è l’ideale.

Smart e Carplay tutto attorno a voi
La parte smart dell’auto è davvero importante e può essere motivo di scelta in base a diversi modelli concorrenti: il grande display da 12,9” centrale, posto con una leggera inclinazione verso il conducente, è davvero comodo e ben realizzato.
La grafica del sistema è sensibilmente migliorata rispetto al modello precedente (così come la forma, adesso più alta) e propone diverse idee interessanti.
La parte relativa al software Cupra permette di avere la navigazione integrata (optional) e un assistente vocale Cupra (che risponde ai comandi di “Ciao Cupra” ma può essere personalizzato) che, oltre a poter permettere la gestione di diverse funzioni dell’auto (quando un utente dice “Ho freddo”, l’assistente aumenta la temperatura solo nella zona dell’utente che ha parlato) e offre anche una sfiziosa integrazione con Chat GPT per consigli vari, come relativi al tempo o ad altre domande possibili.

La voce è un po’ robotica, ma i risultati sono attenti e risulta un aiuto concreto in diverse situazioni, meglio ad esempio di SIRI, prove alla mano, che resta (per il momento) decisamente indietro legata strettamente alle funzioni di iPhone.
Il display permette il controllo e il setup di praticamente qualunque cosa nell’auto, tutto in modo digitale (anche se il controllo dell’aria forse era più pratico in modo analogico), come le luci, il cambio di stile di guida, l’attivazione e disattivazione di alcuni parametri (come ad esempio la ricarica del telefono ad induzione) e ovviamente ospita anche la parte relativa ad Apple Car Play o Google Auto (entrambi wireless).
L’interfaccia smart di Cupra è composta principalmente da alcune icone nella parta alta, che rimandano alle sezioni più importanti, e dalla parte centrale che o mostra la sezione attiva, oppure una modalità interessante con il navigatore, con alcuni widget che mostrano, ad esempio, il supporto multimediale e le chiamate recenti.
Alcune fasi però sono da rivedere, perché non abbiamo capito (e forse è colpa nostra, chissà) come condividere i contatti tra il telefono e l’auto, dato che non è possibile una integrazione simile ad esempio con quella di Apple Car Play.
La parte di Car Play, che abbiamo provato e usato in modo dominante, è graziata dal display ad ampie dimensioni, molto fluido e capace, che permette di gestire tutti i comandi in modo efficace: alcuni comandi, come l’attivazione di Siri (o dell’assistente Cupra) sono disponibili anche da volante, così come il controllo multimediale e quello telefonico, il che rende l’uso smart dell’auto più comodo durante la guida impegnata (“Ehi SIRI manda un messaggio a Michele via Telegram dicendo che ritardo qualche minuto per il traffico”, ma SIRI è spesso un po’ troppo legnosa via voce, rispetto a come la vorremmo).
Il Virtual Cockpit frontale stato in egual modo una piacevole sorpresa: sostanzialmente un unico display da 10,25” brillante e caratterizzato da una grafica sportiva, è sostanzialmente suddiviso in tre zone, ampiamente personalizzabili dall’utente in modo semplice giocando con i comandi al volante.
Nella nostra prova abbiamo effettuato qualche variazione, attestandoci alla fine con i due quadranti rotondi laterali e i dati di navigazione al centro, ma è possibile avere anche un unico quadrante con i dati totali del motore o due quadranti più stretti che allargano per una versione ridotta del navigatore Cupra al centro.
L’interazione tra i due display c’è, anche se relativa: è possibile sincronizzare appunto le mappe e avere una indicazione della parte multimediale, per il resto i due quadranti, che servono comunque a fare cose diverse, restano perlopiù indipendenti.

Considerazioni sulla parte smart
Per chi fa il nostro lavoro, ma anche per la maggior parte degli utenti che ci leggono e che sono abituati ad iPhone, iPad, Mac, PC, TV smart e altro, operare all’interno di una auto così tecnologicamente avanzata e con una parte smart così presente fa piacere non può soprassedere da alcune perplessità, che però sottolineiamo non sono legate a questa Nuova Cupra Formentor ma a (quasi) tutto il mondo automotive in generale.
Le auto moderne e da una certa fascia di prezzo in su, sostanzialmente mostrano da una parte una attenzione molto alta con le caratteristiche smart che, sino a qualche anno fa, erano fortemente limitate e che oggi invece dominano praticamente qualunque aspetto dell’auto.
Un dominio però condiviso con lo smartphone che propone un proprio sistema di controllo, che sia Apple Car Play o Google Auto: da qui nasce appunto la perplessità, con un vizio di forma e di pensiero che forse è solo figlio di una grande fase di transizione.
Nonostante una convivenza ottimale tra il sistema proprietario dell’auto (in questo caso di Cupra, ma vale per tutti i modelli) e quello di Apple e Google, è ovvio che alcune zone di sovrapposizione dovrebbero essere riviste: meglio usare la navigazione con le mappe di Apple o Google (o Waze, per esempio) o quelle integrate nell’auto? Meglio usare il sistema multimediale dell’auto o quello disponibile nel telefono? Ma soprattutto perché i due sistemi non si parlano di più permettendo, ad esempio, di controllare qualche impostazione dell’auto dal telefono, non solo all’infotainment?
Sia chiaro, una App di Cupra esiste ed è anche comoda, perché permette di monitorare diversi parametri del veicolo, come lo stato di chiusura delle porte, i parametri di viaggio, lo posizione del parcheggio e altri dettagli, una funzione che è comoda ma non vitale.
Il punto è che anche l’App non si integra con le funzioni del telefono e vive in un mondo a parte, vincolata in una direzione monotematica che è quella di Cupra (l’app tra l’altro non è sempre reattiva negli aggiornamenti, migliorabile).
A parte Tesla, che non supporta i sistemi di Apple e Google pienamente e propone una via proprietaria, praticamente nel resto delle auto viviamo in questa convivenza smart di due o più sistemi, pagando funzioni doppie quando una semplice e maggiore integrazione renderebbe il tutto più semplice.
Probabilmente le case automobilistiche hanno timore di concedere troppo potere ad Apple e Google, ed è comprensibile, ma resta comunque una perplessità di fondo, sul perché ad esempio non sia possibile pilotare le funzioni dell’aria condizionata, la chiusura dei finestrini, rilevare i parametri di guida da funzioni integrate nel telefono, in modo da sfruttare una interfaccia comune, o anche una sinergia con altre app di terze parti, sempre a discrezione dell’utente.

Nuova Cupra Formentor, l’esperienza
Raccontate le caratteristiche principali, ma ce ne sono davvero tantissime altre, passiamo a raccontarvi sostanzialmente com’è usare la nuova Nuova Cupra Formentor per le strade, in una guida mista.
L’auto in prova era molto morbida alla guida, piacevole e capace di offrire, da una parte, la sensazione costante di sicurezza al conducente, dall’altro di poter osare quando serve.
La combinazione motore/dimensioni la rende una auto adatta ad un contesto familiare, con ampio spazio per cinque persone e un bagagliaio corretto e proporzionato, con solo il vetro posteriore un po’ sacrificato a causa dell’inclinazione del finale, ma le diverse telecamere compensano moltissimo eventuali limiti di visibilità.
La guida data dall’ottimo cambio DSG è molto buona e ci si abitua subito: passare ad un cambio automatico per chi è abituato a quello manuale è questione di qualche ora, ma è davvero facile, e diminuisce lo sforzo del guidatore specie in situazioni difficili come in montagna o in coda e nel traffico.
Gli ottimi sistemi di sicurezza sono trasparenti ma aiutano tantissimo: l’avviso luminoso della presenza di una auto nella zona ceca è molto comodo, e la forzatura data dalla funzione mantenimento di corsia dolce, e più un suggerimento che un vincolo, così anche gli avvisi per i pedoni.
L’unica eccezione del sistema che controlla lo stato del conducente, che deve tenere (almeno) una mano sul volante, che alle volte è un po’ ridondante, specie per chi, come chi scrive, tende ad avere una posizione “pigra” nei lunghi viaggi (ma è chiaramente una questione di abitudine).
L’infotainment in pratica accompagna qualunque funzione dell’auto e chi è avvezzo ad una vita smart sarà piacevolmente colpito: nella nostra avventura abbiamo optato per un uso misto della parte Cupra e di quella offerta da Apple Car Play, sfruttando il più possibile l’assistente virtuale integrato, anche se ci sarebbe piaciuta una interfaccia web per poterlo personalizzare anche offline (aggiungendo ad esempio i contatti per le telefonate o potendo regolare qualche parametro anche da casa, non per forza solo in auto).
Il look dell’auto è pulito a aggressivo, e si lascia guardare, partendo dai fari triangolari frontali e posteriori, sino alla linea sinuosa e di certo non anonima: Nuova Cupra Formentor è sicuramente un’auto che non passa inosservata.
Infine un accenno ai pneumatici: abbiamo provato entrambe le soluzioni da 18” e da 19”, trovando queste ultime decisamente più sportive, ma che nella guida di tutti i giorni risultano sostanzialmente meno adatte alle più morbide da 18”, specie nelle strade con qualche difetto.

Conclusioni
La Nuova Cupra Formentor 1.5 DSG Mild Hybrid è un modello Crossover del settore C che è pensata per una famiglia normale, che sopperisce a tutte le necessità di guida, con qualche velleità di stile, interna ed esterna.
L’esperienza di guida è ottima, pur con una dotazione di potenza alla base della lineup e con consumi interessanti, considerato che il supporto Mild Hybrid è davvero limitato ad alcuni contesti di guida.
La parte smart è molto interessante, trasparente e comoda nella guida, così come la presenza di Apple Car Play wireless, che evita ingombranti cavi.

Il prezzo, attorno ai 40.000 € per il modello in prova, è leggermente più alto della media, ma va considerato il fatto che molti optional sono inclusi e che il pacchetto Edge va assolutamente tenuto in considerazione per tutte le caratteristiche che offre.
Seppure propria di un marchio molto giovane nel panorama automobilistico, la nuova Nuova Cupra Formentor sembra avere le carte per ritagliarsi un proprio e distintivo spazio tra gli utenti e gli appassionati, sia per la linea e il look davvero particolari, con un “vecchia scuola” davvero ben disegnato, quanto per l’attenzione alla sicurezza e alla qualità tecnologica, nella fascia più alta della categoria.
E se il design, la tecnologia e la sicurezza nella guida non bastassero, ci penserà il logo cupra, proiettato al di sotto degli specchietti, a ricordarvi l’esclusività del modello, ogni volta che scendete.
Pro:
• Design interno ed esterno originale e deciso
• Altissima tecnologia attiva e passiva
• Adatta alla famiglia, ma divertente da guidare
• Ottimo cambio DSG
Contro:
• Prezzo leggermente sopra la media
• Mild Hybrid è poco rilevante nell’idea di Ibrido
• Ricarica dello smartphone migliorabile
• App buona, ma lenta negli aggiornamenti
Prezzo:
• 41.370 € (Nuova Cupra Formentor 1.5 eTSI DSG, 150 CV con pacchetto Edge)
Nuova Cupra Formentor è disponibile nei concessioni autorizzati con prezzo a partire da 37.200,00 € per la versione base con cambio manuale solo benzina, passando per 39.500,00 € (1.5 Hybrid DSG, 150 CV) sino alla superaccessoriata VZ Extreme 2.0 TSI 4Drive DSG a 61.550,00 € (i prezzi sono indicativi e soggetti a promozioni e/o sconti in base alla tipologia di pagamento). Per maggiori info e dettagli è possibile consultare il sito web ufficiale.
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