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Recensione Jawbone UP Move, il fitness tracker low cost che si aggancia ovunque con una clip

Nell’era dove ormai tantissimi utenti hanno un fitness tracker, a chi ancora non ne ha uno potrebbe venir voglia di monitorare passi, calorie bruciate, qualità del sonno ed allo stesso tempo avere a disposizione un coach virtuale che aiuti a prefiggersi e raggiungere obiettivi per tenersi in forma. Sappiamo che una vita sedentaria può essere pericolosa per la salute ed avere uno stimolo in più per fare qualche passo extra o dell’esercizio fisico senz’altro aiuta. Un’azienda che ha puntato praticamente tutto su questo argomento è Jawbone che entrò inizialmente nel mercato con il bracciale UP, evolutosi poi nel più recente UP24 e poi ancora UP3, per il momento pre-ordinabile soltanto negli Stati Uniti ed in arrivo, nello stesso paese, nei primi mesi del 2015.

Mentre UP24 è attualmente in vendita a 130 euro (UP3 costerà 180 euro), il vecchio UP, anche se non è più in vendita ufficialmente, lo si può ancora trovare in offerta su Amazon a 80 euro. Potrebbero ancora essere tanti per chi non conosce bene cosa andrà ad acquistare e se effettivamente un bracciale simile può rivelarsi utile: forse ha pensato questo l’azienda quando ha lanciato sul mercato Jawbone UP Move, il fitness tracker della stessa linea di prodotti ma sostanzialmente diverso nella forma, nell’applicazione e soprattutto nel prezzo, visto che costa soltanto 50 euro. La nostra redazione lo aveva già avvistato durante la presentazione in Italia, avvenuta lo scorso novembre, ed ha avuto modo di provarlo nelle scorse settimane. Per approfondire il discorso su funzioni e funzionamento, di cui comunque parleremo in breve in questo articolo, vi rimandiamo alle precedenti recensioni dei bracciali UP e UP24, qui ci limitiamo a dirvi cosa cambia rispetto al classico bracciale e per chi potrebbe essere sufficiente un accessorio del genere.

https://www.youtube.com/watch?v=HgZearTObFg

Jawbone UP Move com’è fatto

Il fitness tracker arriva a casa all’interno della classica confezione da esposizione trasparente, attraverso la quale lo si intravede fin da subito agganciato alla clip che – si legge sul sito ufficiale – è in TPU per uso medico, quindi gomma anallergica. Aprendo la confezione, chi conosce già il prodotto, potrebbe rimanere deluso: all’interno, oltre al fitness tracker agganciato alla clip, ad una chiave in plastica per l’apertura del coperchio/inserimento della batteria CR2 (inclusa nella confezione) ed al manuale d’istruzioni, non c’è altro. Il bracciale in TPU che si vede nei video, pubblicizzato soprattutto per l’utilizzo notturno, non è incluso nella confezione ma si acquista a parte come accessorio opzionale a 14 euro. Non che sia una cifra astronomica, ma chi scrive si aspettava di trovarne uno, anche solo la versione semplice e più sottile, all’interno della scatola.

La delusione iniziale viene presto appagata dal fatto che il Move è pensato principalmente per essere usato con la clip, piuttosto che agganciato al polso: i motivi li analizzeremo nel capitolo successivo. Abbiamo apprezzato il fatto che fosse inclusa la batteria CR2 (al massimo della carica), che ci ha permesso di utilizzarlo fin da subito: visto il prezzo di vendita, il Jawbone UP Move potrebbe rivelarsi il regalo di Natale perfetto da scartare e cominciare ad usare fin da sotto l’albero, piuttosto che dover aspettare la fine delle feste natalizie per recarsi in negozio ed acquistare una batteria.

Il fitness tracker vero e proprio è un semplice ‘bottone’ in plastica resistente, caratterizzato da un’unico pulsante che, alla pressione, attiverà diverse funzioni la cui corretta attivazione sarà mostrata da degli indicatori sul pulsante stesso, che si illumineranno quando occorre. In sostanza i simboli che potremo vedere sono due: un omino, in rosso, che segnala l’attivazione della funzione “contapassi”; una mezzaluna blu, invece, segnalerà la modalità notte. Oltre a questo, ci saranno degli indicatori luminosi bianchi che circonderanno la corona e mostreranno la percentuale di attività completata e, quando richiesto, l’ora.

Per cominciare ad usarlo è sufficiente aprire il coperchio, inserire la batteria, chiuderlo con l’apposito strumento, ed infilare il Move all’interno della clip: la gomma è davvero molto, molto dura, si farà fatica ad inserirlo nella clip, ma questo fa sì che poi, una volta alloggiato all’interno, difficilmente uscirà fuori, anche se lo si indosserà per sport ed attività intense. Fate bene attenzione al verso con cui lo infilerete nella clip: noi abbiamo scelto di orientare l’omino rosso alla clip stessa, ma in base a dove lo aggancerete e come deciderete di utilizzarlo, potreste decidere di cambiare posizione. L’orientamento non influisce sul funzionamento del fitness tracker, piuttosto ne facilita la lettura quando si vuole dare un’occhiata all’ora o ai progressi senza interagire con l’app dal telefono.

Jawbone UP Move come funziona e test sul campo

La prima cosa da fare, una volta inserita la batteria, è abbinarlo al dispositivo tramite Bluetooth: finché infatti non verrà associato ad un telefono, continuerà a lampeggiare e di fatto non potrà essere utilizzato. L’accoppiamento è più facile di quanto possa sembrare, in quanto è sufficiente scaricare l’applicazione gratuita UP da App Store (esiste in due versioni con icona blu e viola, scaricate quella con icona blu), attivare il Bluetooth sul dispositivo ed aprire l’app. Una volta registrati, l’applicazione guiderà sull’abbinamento del dispositivo in vostro possesso, in questo caso del Jawbone UP Move, creando il profilo più adatto al proprio stile di vita ed alle proprie esigenze.

Fondamentali sono le impostazioni degli obiettivi di attività (in passi) e di sonno (in ore), in quanto senza di questi, il fitness tracker non ha praticamente senso di esistere. L’applicazione suggerisce un target di passi in base alla vostra età, sesso, peso ed altezza, che potrà essere controllato quotidianamente con la singola pressione del pulsante, il quale mostrerà a che percentuale ci si trova per il raggiungimento dell’obiettivo: allo stesso modo, di notte, se vi svegliate per qualsiasi ragione e volete sapere quanto avete dormito, basterà un click per dare un’occhiata alla posizione della ‘lancetta’. In ogni momento, il doppio click mostrerà l’ora, mostrando per qualche secondo una ‘lancetta’ a luce bianca fissa che segna l’ora, una a luce bianca lampeggiante segnalerà invece i minuti. Segnaliamo che l’omino rosso è posizionato alle ore 12, tenetelo a mente quando lo aggancerete alla maglia, alla cintura, al polso o dove meglio credete perché sarà utile per una corretta lettura dell’orologio (ad ogni modo, al doppio click, prima di mostrare l’ora, una breve animazione mostrerà il posizionamento delle 12).

Come anticipato, l’assenza del bracciale si fa sentire soltanto durante l’unboxing, in quanto poterlo agganciare ovunque attraverso la clip lo rende maggiormente flessibile. Noi lo abbiamo portato spesso agganciato al collo della felpa, alla tasca dei jeans ed al polsino della maglia, ma ciò non vieta di agganciarlo dove meglio si crede. Il bracciale è consigliato per un più corretto monitoraggio del sonno, a questo abbiamo rimediato semplicemente agganciando la clip ad un braccialetto nei primi giorni, optando poi per una semplice fascia in morbido velcro che avevamo a disposizione in modo da tenerlo maggiormente fermo al polso. In questo caso se non avete voglia o modo di acquistare il bracciale opzionale, il fai-da-te è una buona soluzione: l’importante è che, quando indossato al polso, non dondoli e non si muova eccessivamente. Probabilmente è anche più comodo visto che, come spiegato nel capitolo precedente, rimuovere il fitness tracker dall’alloggiamento non è un’operazione così rapida e, se si decide di portarlo con la clip di giorno, e col bracciale di notte, doverlo rimuovere ed applicare tutti i giorni può essere snervante. Inoltre anche la clip è davvero dura, la gomma ne aumenta di molto l’aderenza ed è praticamente impossibile che si sposti anche solo leggermente anche durante una corsa, un giro in bicicletta o qualsiasi altra attività. Non abbiate timore ad agganciarlo con la clip ad accessori e vestiti in quanto, se lo si aggancia fino in fondo, difficilmente andrà perso.

Conclusioni

Presi dalla moda del “fitness tracker da polso”, la nostra idea iniziale era quella di portarlo quotidianamente con il bracciale. In realtà se questo è il vostro unico obiettivo, consigliamo di spendere qualcosa in più ed optare per il Jawbone UP, o più del doppio per Jawbone UP24; il bracciale in gomma per utilizzare il Jawbone UP Move al polso potrebbe essere un buon ripiego, a patto che vi piaccia l’effetto finale che ha questo particolare fitness tracker al polso. Ad ogni modo l’uso a clip, decisamente contro ogni nostra aspettativa, ci è piaciuto molto di più perché permette di tenere i polsi liberi e di agganciarlo dove si vuole in base all’abbigliamento indossato, una scelta che non altera comunque il monitoraggio dei dati, sempre molto preciso (abbiamo confrontato i passi tracciati con quelli raccolti dal processore M8 del nostro iPhone 6 Plus).

Il Jawbone UP Move resiste a sudore e pioggia, ma non alle immersioni: un motivo in più per optare per l’uso a clip piuttosto che al polso con un bracciale. Come qualsiasi altro fitness tracker dell’azienda, non è necessario il collegamento Bluetooth continuo. Potrete tranquillamente spegnere il Bluetooth del telefono risparmiando batteria, ed accendendolo soltanto quando si decide di sincronizzare i dati con l’applicazione per dare un’occhiata ai progressi: tuttavia, il collegamento continuo, anche se ne riduce la durata della batteria da 6 a 4 mesi, permette di ricevere notifiche push per avvisi a fare di più (se si stanno facendo pochi passi o se si è fermi da troppo tempo) ed aggiornamenti specifici e basati sui propri obiettivi e sul proprio stile di vita. Tenere attivo il Bluetooth aiuta anche a ritrovarlo in caso di smarrimento: è infatti presente la funzione “Trova UP Move” che permette di guardare sulla mappa il punto in cui è stato visto l’ultima volta, prima di perdere il collegamento con lo smartphone.

Recensione Jawbone Move

Utile ma non fondamentale la possibilità di inserire manualmente i pasti, così da avere sotto controllo calorie assunte e bruciate in base alla propria attività fisica. Si potrà calibrare il Move ad ogni attività nel caso in cui si desiderasse avere un monitoraggio ancora più preciso, anche se nel nostro caso non lo abbiamo mai ritenuto necessario in quanto, anche senza continua calibrazione, ci è sembrato molto preciso. A parte la particolare forma ed il diverso modo di utilizzo, non ha nulla da invidiare al classico bracciale UP. L’unico dell’azienda con cui non può reggere il confronto è il bracciale UP3, in vendita a 180 euro a partire dal prossimo anno che, tra le altre cose, integra un sensore per il rilevamento continuo del battito cardiaco.

Prezzo al pubblico: Il Jawbone UP Move è il più economico fitness tracker dell’azienda che, lo ripetiamo, differisce dal classico bracciale soltanto nella forma e nell’utilizzo. Lo si può acquistare nei negozi di elettronica, negli APR oppure online sul sito ufficiale: eventualmente lo trovate in diversi colori anche su Amazon. Il prezzo è lo stesso per tutti: 49,99 euro.

Pro

  • Integra tutte le funzioni del classico bracciale, in più segna anche l’ora
  • Si usa agganciandolo ai vestiti con la clip, eventualmente con il bracciale (acquistabile separatamente)
  • La batteria (CR2, non ricaricabile) dura 4-6 mesi
  • Resiste a sudore e pioggia

Contro

  • Il bracciale per un miglior monitoraggio della qualità del sonno si acquista separatamente (14 euro)
  • La gomma nel quale si alloggia il dispositivo è rigida, se lo si sposta spesso può risultare scomodo

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