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Recensione JBL Pulse 4, un tripudio di musica e colori

Si dice che spesso è meglio sentire bene che vedere bene, perché una musica può emozionare anche di più di una immagine, ma la verità è che usare entrambi i sensi è meglio: JBL Pulse 4 è sostanzialmente questo, un concentrato di musica e colori come mai s’era visto prima, l’emozione ideale per chi ascolta il proprio brano preferito in camera al buio tanto quanto chi lo fa con amici in una piccola discoteca familiare.

L’entusiasmo è palese nel parlare del nuovo prodotto di JBL ma vi assicuriamo che il risultato vale la pena, nonostante il costo, lo ammettiamo, sia molto importante.

JBL Pulse 4, la recensione

Fuori dalla scatola

Fuori dalla scatola JBL Pulse 4 è un cilindro di plastica con bordi superiori e inferiori in gomma nera morbida e viscosa alle estremità, dove trovano posto il pulsante di accensione, quelli di controllo del volume e della riproduzione e del set di colori.

Dentro la scatola è presente il diffusore, ben protetto da gomma piuma ovunque, il cavo di ricarica USB-C/USB-A e un piccolo libretto di istruzioni che mostra le fasi principali, anche se sostanzialmente non c’è davvero nulla di difficile.

Tutto si fa dal pannello Bluetooth dello smartphone, tablet, Mac o PC, che catturano il diffusore e lo utilizzano tranquillamente: la carica della batteria è abbastanza buona, nel retro appena sopra il connettore di ricarica trova posto una piccola luce bianca che indica il residuo di batteria, che comunque dura una giornata lavorativa piena.

L’App di supporto

Volendo, c’è una App per iOS e Android che funge da supporto in alcuni compiti, non fondamentali, per il corretto funzionamento e per chi vuole giocarci di più: l’App JBL Connect ad esempio permette di associare due o più JBL Pulse 4 per ottenere un effetto stereo, o comunque di ingrandire il raggio di azione dei diffusori sincronizzando l’audio in uscita.

Ma come abbiamo detto l’App permette anche un utilizzo più videoludico: è infatti possibile cambiare nome ad ogni singolo diffusore, scegliere e cambiare al volo il set di colori e il tipo di movimento (vedremo poi che cosa significa) e anche operare con dei colori personali, scelti da un classico spettro dei colori sino ad un campionatore che utilizza la fotocamera per una scelta più mirata.

In futuro, se JBL vorrà inserire nuove funzioni o nuovi giochi di luce, l’App servirà anche per l’aggiornamento del firmware.

Recensione JBL Pulse 4, un tripudio di musica e colore irraggiungibile

Psichedelia

Se qualcuno si ricorda le famose Mathmos Lavalamp sa di che cosa parliamo: perché JBL Pulse 4 non è un semplice diffusore con delle luci a LED che si illuminano di colori diversi, intelligenti e controllate da un software (come ad esempio fanno altri prodotti, chi scrive ha elogiato per anni l’effetto Chroma dei mouse Razer, come l’ultimo Basilisk Ultimate) ma un prodotto profondamente diverso.

Difficile dire come JBL ci sia riuscita, ma all’interno di JBL Pulse 4 la luce “vive”, si muove, cambia e si nutre della musica che propone: i colori cambiano a seconda del set prescelto (ce ne sono quattro di standard ma è possibile personalizzarli) in zone che letteralmente si accavallano l’una all’altra e il paragone con le lampade Mathmos è tutt’altro che lontano, anche se qui i colori viaggiano a ritmi molto più sostenuti.

Recensione JBL Pulse 4, un tripudio di musica e colore irraggiungibile

L’effetto è davvero affascinante, non solo guardando la lamp… eh, scusate, il diffusore che propone giochi di luce molto interessanti, ma anche della stanza attorno che, illuminata da un gioco di luce in continuo cambiamento, riporta alla moda psichedelica a cavallo tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta, qui in una deliziosa soluzione 2.0 tutt’altro che vintage.

Abbiamo visto per la prima volta questo diffusore ad IFA a Berlino in una particolare installazione e poi alla presentazione di JBL a Milano, discutendo con i colleghi di altre testate dello sforzo profuso da JBL nel proporre un prodotto così iconico, ma quando lo abbiamo provato a casa nostra e di amici l’effetto è stato ancora più strabiliante, tanto che il bimbo di casa se n’è impossessato subito per usarla con il suo iPad 2018 tanto con la musica quanto con le serie TV di Netflix.

In pista

Le caratteristiche costruttive parlano di un prodotto che non solo è bello da vedere, ma anche pratico nell’uso quotidiano, in quanto non teme l’acqua, grazie alla certificazione IPX7 e offre un suono a 360°, quindi più pensata per l’utilizzo in compagnia che per l’ascolto da soli in camera o in salotto.

La superficie esterna è di plastica trasparente con uno strato abbastanza corposo tra il bordo esterno e quello interno dove trovano posto i led colorati, dovuto probabilmente alla necessità di protezione da una parte e ai compromessi costruttivi, ben messi in evidenza da un peso non indifferente di 1,2 Kg.

Recensione JBL Pulse 4, un tripudio di musica e colore irraggiungibile

L’ascolto di musica è risultato molto buono, l’audio appare corposo e dettagliato per essere comunque un diffusore non così generoso.

La frequenza di risposta, 70Hz – 20kH, ci sembra in linea con le aspettative di un prodotto estremamente interessante, specie riguardo al pubblico a cui si rivolge, anche se proprio di un prezzo importante, che potrebbe diventare un limite per la diffusione di massa, cosa che per un prodotto così iconico non è probabilmente prevista.

Unico neo, ci sarebbe piaciuto, come ad esempio nel caso delle JBL Charge 4, un ulteriore connettore USB-A per la ricarica di riserva del telefono, opzione forse eccessiva per un prodotto che il cui consumo è importante, dati gli effetti, ma che è comunque funzionale: in questa ottica manca anche la possibilità, che noi non abbiamo trovato, di far funzionare il diffusore da solo senza luci, per risparmiare ad esempio batteria.

Recensione JBL Pulse 4, un tripudio di musica e colore irraggiungibile

Considerazioni

JBL Pulse 4 è senza dubbio un prodotto importante nel mercato, che pone JBL nell’olimpo dei produttori di diffusori consumer (ruolo che non è mai mancato comunque) grazie a soluzioni visive e ad uno stile unico, quasi magico diremmo.

Il prezzo, come detto, è importante e le alternative non mancano, ma negli altri i compromessi sono palesi laddove questo prodotto è praticamente unico nel mercato con, volendo, gli unici concorrenti presenti nelle incarnazioni precedenti di JBL Pulse, che ancora si trovano in vendita.

Recensione JBL Pulse 4, un tripudio di musica e colore irraggiungibile

Pro:

• Effetti di luce pazzeschi
• Costruzione impeccabile
• Un prodotto divertente, al di la del suo uso intrinseco

Contro:

• Non è adatto all’uso on-the-road
• Speravamo in una presa USB per la ricarica dell’iPhone

Prezzo

• 249,00 Euro

JBL Pulse 4 è distribuito in Italia da Attiva.it ed è reperibile nei principali negozi italiani, inclusi gli Apple Premium Reseller, oppure online presso Amazon.it nei colori Bianco e Nero (la colorazione riguarda ovviamente solamente la parte esterna in gomma).

REVIEW OVERVIEW

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