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Recensione Plantronics BackBeat Fit, ottime cuffie wireless per fitness e running

Le cuffie Bluetooth per fare sport sono una categoria a parte. In commercio se ne trovano diverse (anche se non troppe), ma praticamente nessuna di quelle che si possono classificare tra le migliori sono prodotte dai maggiori protagonisti del settore audio; piuttosto in questo ambito si cimentano aziende specializzate in cuffie per cellulari, qualche outsider e anche marchi famosi come Jabra e Plantronics. Proprio di Plantronics sono le BeackBeat Fit (su Amazon a  95 euro), dopo le Jabra Sport Wireless+, che abbiamo provato nei mesi scorsi.

BackBeat Fit, come sono fatte
Le BackBeat Fit sono un prodotto che si propone fin a prima vista come un dispositivo di design, con colori e forma tipiche del mondo del fitness, running e jogging. Nero e giallo acido, tendente al verde (ma c’è anche un modello dominato dal colore blu), con una banda rifrangente, sono realizzate in gomma e segnate da uno stile piacevolmente aggressivo senza essere invadente; il tutto colloca le BackBeat Fit in un contesto ben preciso, creando immediatamente un appeal che altri prodotti concorrenti non hanno.

Fattore di forma e materiali, fanno il resto dal punto di vista delle stile della funzionalità. Le auricolari di Plantronics appaiono come un unico pezzo: i due archetti che girano dietro alle orecchie sono infatti uniti da una sorta di nastro flessibile. Questo elemento non ha una funzione meccanica (non sorregge i due auricolari), ma di bilanciamento e di collegamento elettronico tra i due archetti che stanno appesi al padiglione auricolare.

I due auricolari sono caratterizzati da due “proiettori” del suono che si infilano nel cavo auricolare e da due fermi in gomma, concettualmente simili agli Stayhear di Bose, che si agganciano al padiglione e contribuiscono a dare stabilità a tutto l’impianto.

Una volta indossate
Una volta indossate, le BackBeat Fit, grazie anche alla gomma morbida di cui sono fatte, al peso (meno di 30 grammi) e alle dimensioni, danno subito l’impressione di essere comode, pur restando fissate in maniera molto solida alle orecchie. L’impressione si rafforza quando si comincia a correre: a parte una leggera oscillazione dell’elemento di giunzione dei due auricolari, si perde la coscienza della loro presenza fisica. Anche dopo un’ora e mezza di corsa, almeno nel nostro caso (le cose potrebbero essere diverse per altre persone vista la diversità di conformazione fisica tra persone) non si ha alcuna sensazione di scomodità. Al contrario di quanto ci è capitato in passato con altri prodotti concorrenti (come le Jabra Sport Wireless+) non abbiamo neppure mai dovuto sistemarle, spostarle, togliere, rimetterle, spingerle dentro all’orecchio. Il sudore, che specie in questa stagione scorre copioso dopo pochi minuti di attività, non modifica in alcun modo la percezione che si ha di esse.

A prova di sudore e di doccia
A proposito del sudore, va segnalato che Plantronics usa per questo prodotto una copertura degli elementi elettronici con p2i, una pellicola idrorepellente che respinge l’acqua, rendendo le cuffie completamente insensibili all’umidità. Tecnicamente le cuffie non sono impermeabili (non possono essere usate per nuotare), ma possono resistere senza alcun problema a pioggia, spruzzi e anche finire sotto la doccia, sono infatti certificate IP54, il che significa resistenza a spruzzi e umidità e all’ingresso della polvere, il che è ottimo per corridori “ogni tempo”, triatleti ed appassionati di cross o mountain running

Fascia da braccio
Nella confezione troviamo anche una valida fascia da braccio, in tono con le cuffie (gialla nel nostro caso). È caratterizzata da una cinghia in veltro, una efficiente chiusura a cerniera ed è tagliata alla perfezione per l’iPhone 5 e 5s. All’interno troviamo anche una tasca per riporre delle chiavi di un lucchetto. La fodera per il telefono è anche reversibile e si trasforma in una custodia protettiva per iPhone. All’esterno la custodia è coperta da una pellicola rifrangente ed è i grado di assorbire il sudore agevolmente, lasciando l’interno asciutto. La custodia non ha una finestra trasparente, ma si tratta di un problema minore

Abbinamento facile
Il processo di abbinamento via Bluetooth è immediato. Immediata anche la riconnessione. Le BackBeat Fit sono uno dei rarissimi dispositivi Bluetooth tra quelli che abbiamo sperimentato (e non ne abbiamo sperimentati pochi) che una volta accesi, se percepiscono nei pressi il nostro iPhone, si connettono immediatamente, senza bisogno di alcuna conferma o di riselezionare il dispositivo dal pannello Bluetooth di iPhone. In pratica basta accenderle e se il Bluetooth è attivato su iPhone e il telefono era stato abbinato in precedenza, l’aggancio è istantaneo. Le BackBeat Fit sono in grado di ricordare ben 8 diversi dispositivi.

Controlli non troppo facili
Se dal punto di vista della comodità, del fattore di forma, delle tecnologie e dei materiali, siamo di fronte ad uno dei migliori prodotti (se non il migliore) che abbiamo mai provato nel contesto delle cuffie sportive wireless, i controlli delle BackBeat FIT lasciano un po’ a desiderare e richiedono una certa dimestichezza. I tasti, due grandi e due piccoli, a seconda dei casi, svolgono compiti diversi. Premendoli a una volta, due volte, tenendoli premuti o premendoli in sequenza fanno cose differenti. Ricordare cosa fa un tasto e come lo fa, non è intuitivo nè semplice.

Qualità del suono
Le cuffie sportive non brillano quasi mai per qualità del suono; tanto meno quelle wireless. Le migliori che abbiamo provato sono le SIE2i, un prodotto a cavo che certamente sono di buon livello ma che non saranno ricordate in eterno per essere il parametro degli audiofili. Le BackBeat Fit non fanno eccezione a questa tradizione delle cuffie sportive. La musica è di discreta qualità, con una definizione di medio livello, come è lecito attendersi da una struttura fisica degli auricolari che deve privilegiare la comodità e l’utilizzo in situazioni in cui l’utente è in movimento, lasciando anche moderatamente libero l’ingresso di suono dall’esterno per evidenti ragioni: chi corre o lavora in palestra, deve avere la possibilità di sentire quel che succede intorno. Le tonalità più fedeli sono le medie e le alte e quelle della voce umana. I bassi ci sono, anche se tendono a sparire quando si alza il volume del rumore ambiente. La potenza è adeguata nella maggior parte delle situazioni, ma non trattandosi di cuffie sigillate, in qualche occasione se il rumore è elevato si ha la tentazione di aumentarlo al massimo e in questa situazione il suono distorce e le tonalità di impastano. Intendiamoci: non siamo di fronte a cuffie che possiamo definire in assoluto come un prodotto di alta qualità per l’ascolto, ma in ogni caso le BackBeat Fit sono un prodotto anche musicalmente di buon livello, almeno  considerando la categoria in cui si collocano. Sono, ad esempio, superiori alle Jabra Sport Wireless+ che tendono a scivolare dalle orecchie, staccandosi dal cavo auricolare e hanno una qualità della riproduzione appena sufficiente.

BackBeat FIT

Per telefonare
Le cuffie hanno anche un microfono integrato e funzionano anche per le comunicazioni telefoniche. Plantronics ha costruito per anni ottime cuffie Bluetooth e ancora oggi è uno dei leader mondiali nel settore. La qualità delle BackBeat Fit conferma l’esperienza in questo ambito: l’audio che restituiscono è buono, chiaro e distinto, e il nostro interlocutore dall’altro capo della comunicazione ci ha confermato che la nostra voce durante la prova svolta era altrettanto distinta. Le cuffie consentono anche di richiamare la rubrica telefonica attraverso Siri.

Batteria
La batteria della BackBeat è un altro punto di forza. È data a 8 ore, una durante certamente molto elevata se si considera le dimensioni del prodotto. Nel corso del nostro test dobbiamo dire che questa specifica si è dimostrata veritiera, anzi tenendo le cuffie ad un livello di volume basso, abbiamo raggiunto le nove ore prima che il dispositivo si spegnesse del tutto. A quel punto abbiamo provveduto a ricaricarlo usando il cavo USB-Micro USB integrato, operazione che richiede un minimo di attenzione visto che la presa è collocata nel bordo di uno dei due auricolari ed coperta da uno sportellino quasi invisibile (non neghiamo che nella nostra tendenza a non leggere i manuali di istruzioni, abbiamo rigirato le cuffie nelle mani per diverse decine di secondi prima di capire dove si trovava l’attacco del cavo). In un paio d’ore abbiamo ripristinato la carica.

In conclusione
In conclusione le BackBeat Fit di Plantronics rappresentano un prodotto di ottima qualità, sono comode, funzionali, tecnologicamente adeguate allo scopo per cui son studiate e anche stilisticamente piacevoli. Mettono in atto soluzioni, come la resistenza all’umidità, che soddisfano le esigenze di chi vuole usarle in palestra, per il jogging e per il running. La qualità della riproduzione musicale è di livello adeguato all’uso e la batteria è a prova anche del più stacanovista degli appassionati di fitness. In poche parole sono le migliori cuffie fitness che abbiamo mai provato, utili anche in altre situazioni dove avere delle cuffie wireless stabili, robuste e resistenti all’umidità e alla polvere, è un plus, come ad esempio in spiaggia o esposti alle intemperie. Il prezzo richiesto (100 euro su Amazon) è sicuramente rispondente al livello qualitativo e alle funzioni.

Pro
– Materiali di qualità
– Comode e funzionali
– Batteria di lunga durata

Contro
– Controlli non intuitivi

Le Plantronics BackBeat Fit sono in vendita su Amazon a 95 euro, spedizione inclusa. Esiste anche una nuova versione, differente per design ma sostanzialmente identica a quelle che abbiamo provato.

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