“Che sta succedendo a questo settore, un tempo florido?” si chiede MacWeek con un articolo pubblicato ieri. “Si tratta di un mercato particolare – dice il giornale – ci sono, infatti, numerosi concorrenti che oltre che competere tra loro devono anche competere con Apple che preferisce vendere un nuovo Mac piuttosto che una scheda di aggiornamento. I produttori di schede, poi, acquistano tutti presso gli stessi fornitori, essenzialmente IBM e Motorola e tutti agli stessi prezzi (o quasi)”. Il risultato é che i margini di profittio si abbassano con grande rapidità e quindi l’unica speranza è arrivare sul mercato con prodotti innovativi per primi; questo consente di applicare prezzi più alti. In alternativa bisona produrre dispositivi non comuni o per macchine non facili da aggiornare. Una strada ben percorsa da Sonnet e da XLR8 e che ultimamente, con la scheda di upgrading di iMac, sta cercando ci compiere anche NewerTech. Ci riuscirà prima che i creditori richiedano la loro parte?
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Tempi duri per i produttori di upgrade
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