Ogni santo settembre la storia si ripete: i riflettori puntano sui modelli Pro, vestiti di nuove funzioni e di quell’aura da supereroi tecnologici. Intanto, il modello base (quest’anno iPhone 17)  si presenta in scena in camicia e occhiali, tipo Clark Kent: discreto, puntuale, perfettino, pronto per essere liquidato come comune, noioso, anonimo. Difficile intuire che sotto ha quella tuta con la “S” che non si immagina ed è pronto a spaccare.

Così ogni anno ci imbarchiamo nel classico loop delle nostre recensioni. Proviamo a rincorrere i luoghi comuni e a contestualizzarli, sottolineando che sì, iPhone può sembrare un po’ noioso e che i limiti ci sono (schermo antiquato, ricarica pigra, connessione USB-C lenta), ma che pesano davvero solo in contesti specifici. Alla fine, chiudiamo garantendo che l’iPhone “entry level” — definizione in realtà impropria, perché il vero entry level è un altro — va provato per capire che vale molto più di quanto si tenda a pensare.

Quest’anno, in realtà, l’appassionato Apple più accorto dovrebbe aver già capito che il nostro compito di svelare il supereroe nascosto dietro questo modello, dopo aver provato iPhone Air e iPhone 17 Pro, è molto più semplice: quei difetti storici si sono ridotti e iPhone 17 ha guadagnato un valore, anche economico, indiscutibile e più elevato.

Scriviamo questa recensione con questa consapevolezza, ma anche sapendo che per molti la parola Pro ha un fascino irresistibile e che scalfire la convinzione di avere tra le mani l’iPhone “giusto” solo se si è pronti a spendere di più resta complicato.

Siamo però convinti che, se ci seguirete fino alle conclusioni, non sarà difficile concordare con noi. Ancora una volta, e più che mai, l’iPhone da comprare è questo qui…

Cominciamo da quello che non cambia.

Recensione iPhone 17, fuori Clark Kent dentro Superman - macitynet.it

Design e materiali di iPhone 17

iPhone 17 non introduce alcun stravolgimento rispetto alla generazione precedente. Dimenticate il profilo sottilissimo e i bordi lucidi di iPhone Air o il colore vivido arancione e il dorso bicolore con camera plateau di iPhone 17 Pro.

Il modello di base di fine 2025 non ha nessuna delle innovazioni stilistiche che hanno catalizzato l’attenzione del mondo. Il suo aspetto è praticamente identico a quello di iPhone 16 e se vogliamo (disposizione delle fotocamere a parte) a quello di iPhone 12. Potremmo parlare di un design noioso oppure, a vostra scelta, di un classico che alla fine appare ancora moderno.

Le dimensioni sono leggermente aumentate e anche peso e spessore crescono in modo marginale ma senza generare sensazioni negative. Peso (177 grammi) e dimensioni (149,6 x 71,5 x 8 mm) restano perfetti dando una sensazione di equilibrio e comodità d’uso. L’unico problema è nella scivolosità dei bordi che rendono precaria la presa.

Modello Altezza Larghezza Spessore Peso Colori
iPhone 16 147,6 mm 71,6 mm 7,8 mm 170 g Blu, Verde, Rosa, Bianco, Nero
iPhone 17 149,6 mm 71,5 mm 7,95 mm 177 g Lavanda, Salvia, Nero, Bianco, Azzurro
iPhone 17 Air 156,2 mm 74,7 mm 5,64 mm 165 g Oro, Celeste, Nero, Bianco
iPhone 17 Pro 150 mm 71,9 mm 8,75 mm 204 g Argento, Arancio, Blu

Il frontale adotta ancora il Dynamic Island e bordi leggermente arrotondati con pulsanti laterali che comprendono Tasto Azione e Controllo Fotocamera, quest’ultimo collegato anche alle funzioni di Visual Intelligence.

Nessuno dei due, apriamo e chiudiamo subito capitolo, è indispensabile. Nel caso di Controllo Fotocamere continuiamo anche nutrire seri dubbi sulla complessità delle gesture e il suo posizionamento. Probabilmente vi dimenticherete presto della loro esistenza. Se invece li avete sempre desiderati sappiate che ci sono.

Nuova, come sempre ogni anno, è la palette dei colori: lavanda, azzurro nebbia, salvia, bianco e nero. Le tinte per livello di saturazione sono una via di mezzo tra quelle slavatissime (e bruttine secondo noi) e non azzeccate di due anni fa e quelle più intense (che abbiamo apprezzato) dello scorso anno. A parte nero e bianco che sono abbastanza scontati e un azzurro non troppo convincente, ci piacciono in particolare il viola e il verde salvia.

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Apple ha anche rinnovato i materiali protettivi: il vetro anteriore è ora un Ceramic Shield 2, (tre volte più resistente ai graffi dice Apple) mentre il retro non ha il ceramic shield di iPhone 17 Pro ma resta in vetro satinato opaco, piacevole al tatto e resistente alle impronte.

Le custodie

Qui come in altre recensioni urge la classica raccomandazione da proporre agli ansiosi: se avete dubbi sulla resistenza di iPhone ai maltrattamenti e all’invecchiamento, compratevi una custodia.

Ce ne sono centinaia su Amazon. Tra di esse anche le custodie Apple, come sempre (caso FineWoven a parte) molto ben fatte, realizzate con materiali di qualità e perfette dal punto di vista dei tasti e delle finiture.

C’è la classica trasparente (un po’ scivolosa) e quelle in silicone, molto piacevoli al tatto anche se tendono a spellarsi e a rivelare la parte in plastica rigida dopo un uso intensivo.

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Display di iPhone 17, il ProMotion a 120 Hz finalmente

Nello schermo troviamo la principale innovazione tecnica di iPhone 17: Apple finalmente introduce il display ProMotion, la tecnologia adattiva che permette una frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz e la modalità Always-On Display, finora riservate ai modelli più costosi.

Il display Super Retina XDR OLED è anche leggermente più grande di quelli precedenti, 6,3 pollici, come quello di iPhone 16 Pro e iPhone 17 Pro, con risoluzione 2622 × 1206 pixel e densità di 460 ppi.

Va detto che il display più grande non cambia l’esperienza di utilizzo. Parliamo infatti di un paio di millimetri in più di superficie visibile ottenuti mediante la riduzione dei bordi dello schermo. La scelta tecnica conferisce però maggior eleganza al display quando è acceso.

Modello Display Dimensioni Risoluzione Refresh Luminosità Always-On Protezione
iPhone 16 Super Retina XDR OLED 6,1″ 2556 × 1179 px
460 ppi
60 Hz 1000 nit tipici
1600 HDR
2000 picco
No Ceramic Shield
iPhone 17 Super Retina XDR OLED 6,3″ 2622 × 1206 px
460 ppi
ProMotion 1–120 Hz 1000 nit tipici
1600 HDR
3000 picco
Ceramic Shield 2
iPhone 17 Air Super Retina XDR OLED 6,5″ 2736×1260
460 ppi
ProMotion 1–120 Hz 1000 nit tipici
1600 HDR
3000 picco
Ceramic Shield
iPhone 17 Pro Super Retina XDR OLED 6,3″ 2622 × 1206 px
460 ppi
ProMotion 1–120 Hz 1000 nit tipici
1600 HDR
3000 picco
Ceramic Shield 2

 

Lo schermo migliora nella luminosità, ora identica a quella dei modelli Pro e dell’Air. Abbiamo 1000 nit tipici, 1600 nit in HDR e fino a 3000 nit di picco all’aperto. In precedenza iPhone 16 aveva 2000 nits di picco. La differenza si manifesta quindi solo sotto un sole molto forte, in altre situazioni non cambia l’esperienza.

In ogni caso grazie alla luminosità più alta e al nuovo trattamento antiriflesso possiamo leggere comodamente i contenuti in situazioni, come la spiaggia ad esempio, precedenti modelli non erano così facili da consultare.

Quel che cambia tutto è la frequenza di aggiornamento variabile che passa da 60 Hz a 120 Hz. La tecnologia ProMotion, adatta il refresh dinamicamente, salendo alla massima frequenza quando servono fluidità e reattività — ad esempio durante lo scrolling o le animazioni — scendendo fino a 1 Hz quando non è necessario un refresh elevato.

Lo schermo ProMotion era uno dei principali elementi distintivi tra iPhone Pro e non pro ma anche uno dei principali fattori di handicap nei confronti dei dispositivi Android che anche in prodotti di fascia e costo molto più bassi avevano schermi con refresh più alto.

La limitazione a 60 Hz non era infatti solo una targa ma un problema reale. Phone 16 e tutti i predecessori a causa di uno schermo con una frequenza di aggiornamento miseramente ferma alle specifoche di un telefono di tre o quattro anni prima erano anche penalizzati nell’uso. Uno schermo lento nel refresh faceva sembrare più lento il telefono.

Recensione iPhone 17, il Clark Kent degli iPhone - macitynet.it

Il risultato è una sensazione generale di maggior fluidità nelle animazioni, nella navigazione e nei giochi che si riflette sulla sensazione di prestazioni più elevate.

Con il nuovo schermo l’iPhone 17 base introduce anche la funzione l’always-on display, anche questa una caratteristica che fino a oggi era riservata ai modelli Pro.
Grazie ad essa orario, notifiche e i widget della schermata di blocco restano sempre visibili, permettendo così di avere sempre sott’occhio quanto accaduto o sta accadendo, senza dovere toccare o riattivare il display.

L’utilità varia a seconda delle vostre abitudini. In particolare se lo schermo nero da risvegliare quando serve non vi infastidisce potrebbe essere un dettaglio secondario ma per qualcuno ha la possibilità di cambiare in maniera importante il modo in cui si interagisce con il telefono.

Prestazioni di iPhone 17 e Processore A19, potenza inattesa

La nuova generazione di chip A19 segna un passo avanti importante per tutta la gamma iPhone 17, ma con differenze sostanziali tra i vari modelli. L’iPhone 17 adotta la versione “standard” del chip, mentre Air e Pro condividono la variante A19 Pro, più potente e pensata per gestire carichi grafici e professionali più complessi.

La base architetturale è comune: processo produttivo a 3 nanometri di seconda generazione, CPU a sei core e un nuovo sistema grafico con cinque core integrati, ognuno dotato di acceleratori neurali dedicati. Questo rende l’elaborazione AI più efficiente e aumenta la reattività generale del sistema, in particolare nelle nuove funzioni di iOS 26.

Le differenze tecniche con la versione Pro emergono nella cache ridotta, nella presenza solo cinque core che si riflettono nelle capacità di registrazione e gestione dei flussi video avanzati, riservate ai modelli superiori.

iPhone 16, tutte le novità, la data di lancio e il prezzo

Nell’uso quotidiano l’iPhone 17 mostra in ogni caso un comportamento particolarmente brillante. L’apertura delle app è immediata, la navigazione nell’interfaccia è sempre fluida e non ci sono esitazioni nemmeno con più operazioni in parallelo.

La potenza di picco del processore è molto buona. Basta vedere i risultati qui sopra. iPhone 16 viene superato con facilità. iPhone Air, che pure usa un A19 Pro è dietro. Solo iPhone 17 Pro con il suo A19 Pro supera le prestazioni di iPhone 17. Anche misurando le prestazioni con 3dMark e Wildlife Extreme abbiamo risultati piuttosto simili: iPhone 16 resta molto indietro, iPhone Air resta nel range delle prestazioni di iPhone 17 mentre iPhone 17 Pro batte tutti.

Molto buona la resistenza al throttling. Sotto carico il processore cede circa il 20% di potenza, decisamente meglio di iPhone 16. L’efficienza della gestione termica è stata quindi migliorata rispetto all’A18: il dispositivo si scalda meno e mantiene prestazioni costanti più a lungo.

Considerando i risultati di iPhone Air, in seria difficoltà per lo chassis molto angusto, su carichi prolungati iPhone 17 è in grado di offrire prestazioni significativamente migliori del super sottile e si avvicina (ma non supera) ad iPhone 17 Pro che perde il 25%.

Nella nostra galleria sopra trovate anche i dati di Apsi Bench che misura il throttling sulla CPU. iPhone 17 è sostanzialmente in linea con iPhone 16, migliore di iPhone Air e peggiore, ma non di molto, di iPhone 17 Pro che sfrutta, come noto un raffreddamento con camera di vapore.

In sintesi l’iPhone 17 riesce a combinare potenza, stabilità e consumi contenuti in un modo che lo rende estremamente competitivo, anche senza le ambizioni “pro” dei fratelli maggiori.

Recensione iPhone 17, il Clark Kent degli iPhone - macitynet.it

Fotocamera e video di iPhone 17: cosa cambia

Nel comparto fotografico cambia poco e quel poco (se si fa eccezione per la la fotocamera frontale di cui diremo dopo) non è fondamentale e non stravolge certamente il profilo di iPhone 17 rispetto ad iPhone 16.

In linea generale potremmo dire che trovare reali differenze nello scatto tra le due generazioni usando la vista è piuttosto complicato. Ma qualche dettaglio esercitando la nobile arte del pixel peeping lo si reperisce.

La stragrande maggioranza sono dovute al Photonic Engine e al chip A19 che migliorano la gestione del rumore e la resa cromatica. In pratica, è il software a fare quelle differenze che possono emergere in situazioni meno facili, tra di essere l’elaborazione del crop dello zoom 2X.

Nuovo sensore da 48 MP sull’ultragradangolare

Di novità hardware immediatamente intuibili  infatti ce n’è una sola: il sensore ultra-grandangolare che compie un passo avanti passando a 48 MP, contro i 12 MP della generazione iPhone 16.

Questo consente di applicare le stesse tecniche di binning a 24 megapixel e fusione dati della lente principale. Le immagini in realtà cambiano ma non radicalmente, come non erano cambiate nella sostanza lo scorso anno quando la stessa innovazione era stata introdotta su iPhone 16 Pro.

Qualche miglioramento appare, forse, nelle scene complesse, come paesaggi urbani o panorami con forte contrasto oppure quando c’è parecchio dettaglio sullo sfondo. Il sensore raccoglie anche più luce e migliora il dettaglio delle zone in ombra come si vede qui sotto.

In sostanza l’aumento della risoluzione non cambia granchè. Non cambia in composizione perchè nonostante ci sia teoricamente la possibilità di ritagliare e comporre diversamente le foto sfruttando la risoluzione da 24 o 48 megapixel, quando si scatta una immagine grandangolare questo bisogno spesso non c’è. Si possono, certamente, ottenere stampe più grandi, ma il pubblico interessato a questa opportunità potrebbe essere modesto.

Modello Fotocamera principale Ultra-grandangolare Zoom ottico Selfie cam Video Zoom Crop
iPhone 16 48 MP Fusion
26 mm – ƒ/1.6
Sensor-shift OIS
24mm 12 MP
ƒ/2.2 – 120°
12 MP
ƒ/1.9
4K 60 fps 48 mm (2× 12 MP)
iPhone 17 48 MP Fusion (stacked)
26 mm – ƒ/1.6
Sensor-shift OIS
24mm 48 MP Fusion
ƒ/2.2 – 120°
18 MP
Center Stage
4K 60 fps
Dual Capture
48 mm (2× 12 MP)
iPhone 17 Air 48 MP Fusion (stacked)
26 mm – ƒ/1.6
Sensor-shift OIS
24mm 48 MP Fusion
ƒ/2.2 – 120°
18 MP Center Stage 4K 60 fps
Dual Capture
48 mm (2× 12 MP)
iPhone 17 Pro 48 MP Fusion (stacked)
26 mm – ƒ/1.6
Sensor-shift OIS
24mm 48 MP Fusion RAW
ƒ/2.2 – 120°
4× 48 MP 18 MP
Center Stage
4K 120 fps
ProRes / Log
Dual Capture
28 mm (1,2×), 35 mm (1,5×), 48 mm (2×), 200 mm (8×) — tutti 12 MP

 

Sensore principale

Tecnicamente le foto che escono dall’obbiettivo principale non cambiano, invece, per nulla in qualità. L’iPhone 17 usa ancora un sensore da 48 megapixel con il binning per foto da 24 megapixel (con possibilità di scattare anche a 48 MP, ma non in RAW come iPhone 17 Pro). Tecnicamente la componente dovrebbe però essere diversa. Secondo alcune fonti sarebbe un nuovo sensore di tipo “stacked” (impilato). Questo dovrebbe incrementare la velocità di lettura dei dati e migliorare la gestione del rumore, elementi che dovrebbero dare scatti più puliti in condizioni di luce difficili.

Dal punto di vista qualitativo la qualità fotografica di iPhone 17 in luce diurna è di fatto la stessa di iPhone 16. Forse possiamo trovare scatti con resa cromatica più saturata sull’iPhone 17, con colori più vividi rispetto al look più naturale e tradizionale dell’iPhone 16, un effetto dovuto soprattutto alle menzionate migliorie nel sistema di elaborazione delle immagini.

Che nulla cambi non deve rammaricare nessuno. L’iPhone 17 base nella fotocamera principale mantiene l’eccellente qualità della fotocamera principale del suo predecessore e ce n’è più che a sufficienza per chi usa l’iPhone per scattare foto in maniera casual.

Lo zoom 2X

Resta però un limite strutturale: l’assenza di un teleobiettivo dedicato. Per chi desidera flessibilità nella composizione delle immagini la differenza rispetto ai modelli Pro continua a essere molto importante ed evidente.

iPhone 17 ha uno zoom 2x, una focale medio-tele, ideale per ritratti e dettagli ma non per ravvicinare un panorama. In più lo zoom non è ottico ma come sempre un crop sul sensore principale da 48 MP.

Viene ritagliata l’area centrale senza ricorrere a interpolazioni digitali generando uno scatto da 12 megapixel. Questo approccio consente di ottenere risultati puliti e definiti, con un valido livello di dettaglio e fedeltà cromatica, non produce però lo stesso risultato di uno zoom ottico e serve sempre una buona luce per non veder degradare i risultati.

In condizioni di luminosità non perfetta emergono i limiti strutturali di questo sistema: il ritaglio del sensore riduce la superficie utile per la raccolta della luce, con conseguente aumento del rumore e perdita di dettaglio.

Non serve andare in ambienti veramente bui per accorgersi che le foto a 2x appaiono più morbide e meno nitide rispetto agli scatti a 1x. In ogni caso lo zoom 2X è sempre superiore per dettaglio all’eventuale ritaglio sulla immagine 24X come si vede sopra.

Il confronto con lo zoom di iPhone 16 è comunque vincente come si vede sopra. Il processo digitale svolge ora un miglior lavoro e produce un effetto più vicino a quello che Apple definirebbe di “qualità ottica”.

Modalità notte Migliora

La modalità Notte dell’iPhone 17 continua a essere una delle più efficaci nel panorama smartphone, grazie alla combinazione tra sensore stacked da 48 MP, Photonic Engine e processore A19.

L’attivazione come sempre è automatica quando la luce scende sotto una certa soglia, con tempi di esposizione variabili e sovrapposizione di più fotogrammi per ottenere immagini luminose e dettagliate anche in condizioni difficili.

Le immagini con iPhone 17 risultano più credibili e meglio esposte con le alte luci tenute sotto controllo e le ombre più scure e dettagliate rispetto al modello precedente. Le aree più scure non si impastano e i punti luce vengono gestiti senza aloni ed eccessive slavature. C’è un un passo avanti rispetto a iPhone 16 soprattutto anche velocità di scatto e nella precisione dell’esposizione automatica. Il merito qui potrebbe essere della nuova componente di A19.

Fotocamera frontale

La vera novità è la fotocamera frontale, ora dotata di un sensore quadrato da 18 MP. Questo nuovo formato combinato con la funzione Center Stage presente su tutti i modelli  consente all’iPhone di adattare automaticamente l’inquadratura a seconda di quante persone sono presenti, passando da verticale a orizzontale senza che sia necessario ruotare il telefono.

Il nuovo sensore della selfie cam rende inoltre più comodo registrare video in orizzontale tenendo il telefono in verticale, un dettaglio pratico che semplifica l’uso quotidiano.

È la stessa soluzione adottata su Air e Pro  di cui abbiamo detto ed è una delle innovazioni più “stuzzicanti” dell’anno: semplifica selfie di gruppo e videochiamate, e rende l’esperienza più naturale. La qualità dei selfie è ottima, con buona gestione della luce e resa dei volti precisa, anche grazie all’uso combinato del sensore e del software.

Il video è ora Dual Capture, che consente di registrare contemporaneamente con la fotocamera frontale e una di quelle posteriori, sovrapponendo le due immagini: un picture in picture funzione utile per vlog, video reaction o qualche reportage “casalingo”.

Recensione iPhone Air, ascoltate un amico - macitynet.it

Video

Sul fronte video mancano alcune opzioni avanzate riservate ai modelli superiori: non ci sono riprese in ProRes e registrazione su HD esterno, né la possibilità di girare a 4K 120 fps, e ovviamente l’assenza di un teleobiettivo limita la versatilità nelle inquadrature a distanza.

Nonostante questo la qualità complessiva dei video, raggiungendo i 4K a 60 fps, con un’eccellente stabilizzazione elettronica, che si combina con l’elaborazione dell’A19 per Action Mode, produce filmati molto stabili e privi di tremolii, anche in movimento.

iPhone 17 nei fatti è in grado di soddisfare la esigenze dell’utente non professionale anche più sofisticato ed esigente.

Batteria e ricarica di iPhone 17, autonomia in crescita

Nel passaggio da iPhone 16 a iPhone 17 Apple ha leggermente aumentato la capacità nominale: si passa da 3561 mAh a 3692 mAh, un incremento di poco più del 3%. Il dat è privo di significato in termini pratici perché cambia l’hardware e cambia anche lo schermo.

Autonomia migliorata

Possiamo quindi prima di ogni altra cosa vedere che dicono le etichette energetiche che l’Ue impone a tutti i prodotti in vendita in Europa. Visto che la versione con eSim e quella con Sim fisica al contrario di iPhone 17 Pro, usano la stessa batteria i dati di autonomia delle non necessitano di particolari aggiustamenti per stimare quanto migliora iPhone 17 rispetto ai modelli precedenti.

Dalle etichette europee sappiamo che iPhone 17 arrivare a 41 ore, 4 in più di iPhone 16 e ben 7 in più di iPhone 15. Questi numeri sono calcolati su cicli standard e quindi vanno ritenuti affidabili più di ogni altro confronto, soprattutto contribuiscono a stimare meglio di quando non ci consenta di fare Apple con le sue informazioni che si focalizzano solo sullo streaming, quanto dura la batteria di iPhone 17.

Cinque ore in più rispetto ad iPhone 15 e 4 in più rispetto ad iPhone 16, sono rispettivamente il 20 e il 10% che non è certo poco e lo si nota nell’uso quotidiano: l’iPhone 17 riesce a garantire senza difficoltà una giornata intera piena.

Modello Autonomia Batteria Ricarica a cavo Ricarica wireless
iPhone 16 37 ore 3561 mAh Fino al 50% in 30 minuti Fino a 22W
iPhone 17 41 ore 3692 mAh Fino al 50% in 20 minuti Fino a 25W
iPhone 17 Air 40 ore 3149 mAh Fino al 50% in 30 minuti Fino a 20W
iPhone 17 Pro 47 ore 3988 mAh Fino al 50% in 30 minuti Fino a 25W

 

Purtroppo non possiamo fare un confronto pratico con iPhone 16 (lo scorso anno abbiamo testato un iPhone 16 Plus) ma possiamo dire che nei tre giorni di utilizzo di iPhone nel corso dei quali abbiamo usato iPhone 17 dalle otto di mattina fino alle dieci di sera, senza mai attivare la modalità basso consumo, abbiamo avuto una carica residua tra il 15 e il 20%.

Visto che abbiamo sfruttato in maniera discretamente intensiva iPhone anche per questa recensione, in particolare per scattare foto, creiamo che non sia per nulla utopistico per tutti arrivare a fine giornata senza necessità di andare in riserva.

Del resto anche su iPhone 17 una la modalità adattiva di gestione energetica, una funzione pensata per ottimizzare consumi e cicli di ricarica nel medio periodo. Il sistema analizza le abitudini d’uso quotidiane e varia in automatico la distribuzione della potenza, riducendo i consumi in background per migliorare l’autonomia reale.

Nella nostra prova questa modalità non dovrebbe essersi ancora attivata pienamente, perché abbiamo utilizzato il telefono per pochi giorni e non per la settimana circa necessaria ad “apprendere” i comportamenti. È quindi ragionevole aspettarsi margini di miglioramento ulteriori nell’autonomia con l’uso prolungato.

Recensione iPhone 17, fuori Clark Kent dentro Superman - macitynet.it

Ricarica veloce

L’autonomia migliorata si unisce del resto alla ricarica più veloce. L’iPhone 17 supporta ora fino a 40 W via cavo rispetto ai 27 W dei modelli precedenti. In condizioni ottimali si raggiunge il 65% in mezz’ora mentre la ricarica completa richiede poco più di un’ora e dieci.

Anche qui, come nel test di iPhone 17 Pro, abbiamo usato il caricabatterie Anker 737 GaNPrime che usiamo per  il nostro MacBook Pro e abbiamo avuto picchi molto simili a quelli di iPhone 17 Pro: intorno ai 35W nella primissima parte della carica, tra lo 1 e il 15% di batteria. Successivamente la carica si è assestata intorno a 30/32W fino a circa il 50%, scendendo poi lentamente. Ma alla fine è possibile ricaricare al 50% iPhone 17 in una ventina di minuti che è decisamente un ottimo risultato.

Recensione iPhone 17, il Clark Kent degli iPhone - macitynet.it

Le stesse prestazioni dovrebbero essere raggiungibili con caricabatterie economici ma di qualità come l’UGREEN Nexode 65W o l’Anker 737 GaNPrime che si trovano spesso in sconto e costano intorno ai 25€.

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Ricarica wireless a 25W

Anche su iPhone 7 la ricarica wireless MagSafe come su iPhone 17 Pro è stata portata a 25W: serve un caricabatterie MagSafe 2 ma anche uno dei nuovi caricabatterie Qi 2.2, approvato ad inizio estate dal Wireless Power Consortium e con il quale i nuovi iPhone 17 sono compatibili.

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Noi abbiamo svolto anche qui  nostri test con l’Ugreen Magflow 3-in-1 che è pronta spedizione su Amazon. Non è economico ma è uno dei pochi compatibili e già disponibili con il nuovo standard. Si tratta di un 3-in1 che ricarica iPhone, Airpods e anche Apple Watch, tutti alla loro massima velocità (Apple Watch 11 in mezz’ora va dallo 0 all’80%), costa circa 100€ caricabatterie incluso.

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Ugreen propone anche diversi altri prodotti MagFlow che offrono le stesse prestazioni li trovate qui. Attualmente sono comunque  in fase di approvazione numerosi caricabatterie wireless Qi 2.2. Belkin, uno dei maggiori produttori al mondo, ne ha presentati recentemente una serie (gli Ultracharge) che stanno arrivando anche su Amazon. Ci attendiamo una rapida diffusione nelle prossime settimane, ma al momento di questa recensione, quelli realmente in vendita sono pochi.

I risultati di ricarica sono coerenti con le promesse di Apple. In mezz’ora siamo arrivati a poco meno del 50% della carica della batteria con picchi di 30W nella parte iniziale della carica. Con iPhone 15 questo dato non si conseguiva neppure con un cavo.

Connettività e audio

Sul piano della connettività, l’iPhone 17 rappresenta un passo avanti alla generazione precedente, grazie soprattutto all’introduzione del nuovo chip radio N1 sviluppato da Apple. Questo componente supporta Wi-Fi 7, Bluetooth 6.0, NFC, Thread e Ultra Wideband di seconda generazione, mettendo iPhone 17 sulla stessa pista su cui corre iPhone 17 Pro.

Sul fronte cellulare abbiamo il supporto alle reti 5G con 4×4 MIMO, mentre la presenza della doppia eSIM (con slot fisico ancora presente nei modelli europei) lascia molta flessibilità nella gestione di due linee contemporanee. Non manca il supporto per chiamate VoLTE, Wi-Fi Calling e, come già accadeva su iPhone 16, la funzione di emergenza via satellite, utile in contesti remoti.

C’è però un punto critico evidente: la porta USB-C rimane limitata allo standard 2.0. Questo significa trasferimenti a 480 Mbps, un collo di bottiglia che stona con la modernità generale del dispositivo, soprattutto considerando che l’iPhone 17 Pro adotta lo standard USB 3 a 10 Gbps che gli permette anche di registrare dirattamente video Pro Res sul supporto collegato.

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Per la maggior parte degli utenti, che ormai sincronizzano e trasferiscono file in modalità wireless, questa scelta non pesa troppo, ma resta un limite oggettivo rispetto ai concorrenti Android nella stessa fascia di prezzo.

Sul versante audio, Apple mantiene la configurazione stereo classica, con un altoparlante principale sul bordo inferiore e uno auricolare che funge da secondo canale. La resa complessiva è di buon livello, con una risposta lineare sulle medie frequenze e un’ottima chiarezza nelle voci.

La potenza è molto buona, i bassi sono presenti ma non profondi, mentre gli alti risultano leggermente enfatizzati: una scelta tipica di Apple, che favorisce la nitidezza nei dialoghi e nella musica pop.

Conclusioni

A questo punto tutti anche i più disattenti dovrebbero avere intravisto, sotto la camicia bianca ben stirata e gli occhiali di bachelite di iPhone 17, la tutina blu e rossa con “S” e i muscoli d’acciaio del nostro eroe.

Uscendo di metafora, se non ve ne foste accorti ve lo diciamo chiaro: questo modello è, in assoluto, il miglior iPhone dell’anno euro su euro speso. Se proprio volessimo dire qualche cosa di originale (senza essere noiosi come Kent) dobbiamo dire che è, più evidentemente del passato, la miglior scelta nell’offerta rinnovata dell’anno 2017.

In iPhone 17 ci sono una serie di innovazioni che sollevano notevolmente la qualità tecnica di questo modello rispetto ad iPhone 16 e in maniera straordinaria rispetto ad iPhone 15 e tutti i precedenti. Parliamo in primo luogo del display, storicamente un punto debole, che oggi offre una qualità paragonabile a quella di iPhone 17 Pro.

Ma anche del processore che nonostante alcune limitazioni è perfettamente adeguato ad ogni bisogno presente e futuro e dell’autonomia che è migliorata. A questo si aggiunge la ricarica finalmente al passo con la concorrenza e anche senza la necessità di ricorrere a costose soluzioni prioritarie.

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Certo ci sono anche dei difetti. In particolare il design potrebbe sembrare un po’ scontato e bisognoso di una rinfrescata (che Apple ha applicato agli altri modelli) e il modulo fotografico manca di una lente zoom vera (non sarebbe una buona idea portare qui il 3X di iPhone 15 Pro?) ma si tratta di limiti che per la maggior parte del pubblico non hanno un grande impatto.

Ma tutto questo pacchetto va considerato alla luce del prezzo che riporta al valore intrinseco e di cui fino a questo punto non abbiamo parlato ma che alla fine è la cosa cui guardare.

iPhone 17 costa quanto iPhone 16 ma ora ha il doppio della memoria, lo si paga 260 euro meno di iPhone Air che si eleva sopra il modello di base solo per il design e lo spessore ma perde il confronto in tutto il resto, dalla fotocamera alla velocità di ricarica.

Messo accanto ad iPhone 17 Pro perde certamente la contesa, ma solo un fattore avrebbe rilevanza pratica per un largo pubblico: la fotocamera che è estremamente più flessibile ed evoluta nel modello di fascia superiore. Chiedetevi se questo vantaggio vale 360 euro e avrete la risposta su quale iPhone comprare.

Noi se non siete davvero dei pro della fotografia la risposta ve la serviamo senza pensarci un secondo. Non è difficile indovinare qual’è.

Pregi e difetti

Pregi

  • Lunga autonomia
  • Ricarica rapida
  • Stesso schermo di iPhone 17 Pro
  • Potenza elevata
  • Il miglior valore per euro speso

Difetti

  1. Solito design
  2. Fotocamera poco flessibile
  3. Non tutti i colori sono azzeccati

A chi conviene aggiornare ad iPhone 17

A chi conviene aggiornare ad iPhone 17? Di solito la risposta qui è abbastanza semplice: l’idea di aggiornare dovrebbe iniziare a venire a chi ha un iPhone di tre anni prima.

È indiscutibile che sia così anche nel caso di iPhone 17: chi ha un iPhone 14 e moltissimi di più chi ha un iPhone 13 troverà ampi benefici con iPhone 17 in termini di schermo, componente fotografica, camera selfie, autonomia, velocità di ricarica.

Ma il salto in avanti in ambiti chiave come lo schermo da 120 Hz e, appunto, autonomia e ricarica, sono tali da rendere il nuovo modello interessante anche per chi ha un iPhone 15.

Qui sotto una tabella che illustra le differenze chiave fino da iPhone 14

Caratteristica iPhone 14 iPhone 15 iPhone 16 iPhone 17
Display ProMotion 120 Hz ✘ (60 Hz) ✘ (60 Hz) ✘ (60 Hz)
Ceramic Shield 2
Always-On Display
Chip con A15 Bionic A16 Bionic A18 A19
Fotocamera principale 48 MP ✘ (12 MP)
Fotocamera ultra-grandangolare 48 MP ✘ (12 MP) ✘ (12 MP) ✘ (12 MP)
Foto macro
Zoom 2× crop 48 MP
Sensore principale stacked
Fotocamera sefie 18 MP Center Stage ✘ (12 MP) ✘ (12 MP) ✘ (12 MP) ✔ 18 MP
Dual Capture
Mix audio e riduzione vento
Wi-Fi 7
Tasto Azione
Controllo Fotocamera
Ricarica via cavo 20 W 20 W 27 W 40 W
Ricarica wireless 15 W 15 W 22 W 25 W
Porta USB-C ✘ (Lightning) ✔ (480 Mbps) ✔ (480 Mbps) ✔ (480 Mbps)
Autonomia dichiarata tabelle EU 34 ore 37 ore 41 ore
Apple Intelligence

Prezzi e disponibilità

iPhone 17 Pro è disponibile in cinque colori: nero, bianco, verde salvia, lavanda, azzurro nebbia. Ha un prezzo di ingresso di 979 euro nel taglio di memoria di 256 GB. La versione da 512 GB costa 1229 euro. Lo si trova su Amazon, Apple Store on line e tutti gli altri rivenditori autorizzati.

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