Wall Street cade, Apple tiene

La riapertura di Wall Street non è passata senza danni. Anche senza un vero proprio tonfo le perdite sono state gravi e pesanti, in particolare nel settore tecnologico anche se alcuni titoli che si occupano principalmente di prodotti per la sicurezza e di sistemi d’arma sono usciti rafforzati dal “bagno di sangue”.
In un panorama in cui il mondo dei computer ha sommato al pessimismo per la crisi economica che si affaccia all’orizzonte dell’economia americana e all’incertezza della minaccia terroristica anche i guai di un mercato di settore stagnante, Apple è stata tra le società  che ha perso di meno.
Alla fine della giornata le quotazioni di Cupertino si sono assestate di un centesimo al di sotto dei 17 dollari, perdendo poco più del 2%, che non è neppure il minimo delle ultime settimane.
A favore di AAPL giocano diversi fattori. Prima di tutto il fatto che la stragrande maggioranza degli analisti continua a raccomandare ai suoi clienti l’acquisto delle azioni di Apple. Come scritto anche nella edizione di oggi l’opinione comune è che la società  della Mela non sarà  coinvolta nella guerra dei prezzi che si è scatenata nel settore PC e riuscirà  a mantenere i suoi margini pressochè intatti oltre che una consistente base di installato.
In secondo luogo esiste la diffusa convinzione che il management di Cupertino stia manovrando nella crisi meglio di quanto non facciano o possano fare altri concorrenti, il che finirà  per limitare le perdite e posizionerà  meglio Apple quando il mercato ripartirà .
Infine esiste sempre la consapevolezza che il rapporto prezzo/guadagno per AAPL è estremamente favorevole rendendo le azioni Apple, che contano anche su una liquidità  altissima (più di 4 miliardi di dollari) e un patrimonio tecnologico tra i più importanti della Silicon Valley, estremamente economiche.