Niente più telecamere puntate negli occhi, niente visori ingombranti: Apple immagina un sistema di tracciamento oculare invisibile, che funziona senza videocamere. Una svolta tecnologica pensata per rivoluzionare il design dei futuri occhiali smart.
Un brevetto inedito per gli occhiali AR di Apple
Dal Patent Office statunitense emerge un brevetto di Apple che fa riferimento a un sistema di tracciamento oculare che non ha bisogno di sfruttare telecamere per funzionare. Una scelta cruciale per ridurre l’ingombro e semplificare l’integrazione nei futuri occhiali smart e AR di Apple, rendendoli meno invasivi rispetto a quelli dei competitor come i Ray-Ban Metra AI.
Come funzionano oggi i sistemi di tracciamento oculare
Nel brevetto, Apple spiega che le attuali tecniche di tracciamento oculare analizzano bagliori riflessi negli occhi dell’utente, catturati con un sensore (ad esempio una fotocamera). Alcuni sistemi montati sulla testa sfruttano la proiezione della luce, scansionando sorgenti luminose e catturando i riflessi tramite una serie di sensori posti davanti alle lenti.
Questi sistemi possono essere poco accurati, richiedono più fotocamere per catturare un numero sufficiente di riflessi, oltre al posizionamento preciso di videocamere oculari per determinare direzione dello sguardo, orientamento degli occhi e posizione dell’iride.
Il sistema Apple: tracciamento senza fotocamere
Il brevetto di Apple fa riferimento a un sistema di tracciamento oculare senza fotocamere, in grado di sfruttare la scansione di sorgenti luminose e fotodiodi per rilevare i movimenti degli occhi e interpretare i dati tramite tecniche avanzate di elaborazione dei segnali.
Quali vantaggi porta il tracciamento oculare senza fotocamere
Il sistema brevettato da Apple introduce una serie di vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di eye-tracking, con l’obiettivo di rendere occhiali smart più leggeri, precisi e discreti.
Design più compatto e leggero
Eliminando le fotocamere dedicate al tracciamento, il dispositivo può essere più sottile, leggero e meno ingombrante. In questo modo si avvicina maggiormente a normali occhiali da vista, migliorando indossabilità ed estetica.
Consumi energetici ridotti
I fotodiodi utilizzati da Apple sono molto più efficienti rispetto alle fotocamere, contribuendo a prolungare l’autonomia della batteria — un aspetto cruciale per un dispositivo da usare ogni giorno.
Maggiore precisione e reattività
Il sistema è pensato per rilevare con accuratezza i micro-movimenti oculari e stimare la direzione dello sguardo, senza la complessità di sistemi multi-camera, migliorando l’esperienza d’uso nelle applicazioni AR e nei comandi visivi.
Più libertà nei materiali e nel design
Grazie all’impiego di elementi ottici refrattivi e diffrattivi, Apple potrebbe integrare il sistema su una varietà di materiali, offrendo maggiore libertà progettuale per creare occhiali eleganti, modulari o personalizzati.
Benefici per la privacy dell’utente
L’assenza di fotocamere sempre attive sugli occhi garantisce anche maggiore attenzione alla privacy. Apple potrebbe puntare su questo aspetto per consolidare la fiducia degli utenti più sensibili al tema.
Quando arrivano gli occhiali AR di Apple
Le ultime indiscrezioni sugli occhiali AR di Apple riferiscono che questi arriveranno a fine 2026. Apple lavora da anni su questo fronte, ma solo recentemente è emersa una possibile finestra di lancio.
Un brevetto non fa un prodotto
Come sempre ricordiamo che Apple brevetta ogni anno centinaia di tecnologie e non sempre ciò che viene registrato presso il Patent Office si trasforma in prodotti concreti. Per seguire tutte le novità, fate riferimento alla nostra sezione dedicata.