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La maggior parte delle app eliminate dagli App Store per problemi sulla privacy

Il 59% delle app rimosse dall’App Store di Apple e il 25% di quelle rimosse dal Play Store di Google nei primi sei mesi di quest’anno, non prevedeva policy sulla privacy.

È quanto emerge da un report di Pixalat, azienda che propone una piattaforma specializzata nella protezione dalle frodi, privacy e analytics della conformità.

Pixalate riferisce di avere analizzato oltre 5 milioni di app per dispositivi mobili presenti sugli store di Apple e Google, scoprendo che oltre 813.000 di queste – oltre il 15% – sono state inizialmente eliminate dagli store nella prima metà del 2021. Sul Google Play Store, le app esaminate sono state scaricate oltre 9 miliardi di volte prima della revoca, e su app store le app revocate sono state segnalate con oltre 21 milioni di recensioni prima della revoca. Il “delisting” (la revoca) delle app, può dipendere da svariati fattori, inclusa la violazione di policy dello store o la soppressione dell’account dello sviluppatore.

La maggior parte delle app eliminate da App Store e Play Store per policy sulla privacy

Fonte di potenziale preoccupazione per inserzionisti e consumatori, il fatto che alcune di queste app potrebbero rimanere installate nei dispositivi dopo la loro rimozione dall’app store di turno. Se un’app è stata rimossa per via di una violazione delle norme dell’app store, potrebbero esserci rischi per la privacy e sicurezza, così come per la cosiddetta “brand safety” degli inserzionisti, l’insieme delle pratiche per una corretta collocazione degli annunci evitando accostamenti a contenuti illegali, inopportuni, offensivi o semplicemente contrari alla visione, ai valori e all’immagine di un marchio.

Dal report si evince che l’89% delle app eliminate dagli app store avevano come target bambini di età inferiore ai 12 anni, il 59% non prevedeva policy sulla privacy, numero che in quest’ultimo caso arriva al 60% per le app eliminate dagli store cinesi.

La maggior parte delle app eliminate da App Store e Play Store per policy sulla privacy

Dal report delle app eliminate nel periodo in esame (qui i dettagli), emerge ancora che l’83% degli sviluppatori non indicava un recapito (78%) o un indirizzo (5%) al quale fare riferimento.

Per quanto riguarda il Play Store di Google la questione è ancora più complicata, con il 66% delle app eliminate che sfruttava almeno un “permesso pericoloso”; il 27% di queste aveva ad esempio accesso a coordinate GPS e il 19% alla fotocamera.

Il team di analisti e data science di Pixalate ha analizzato oltre 5 milioni di app eliminate e account sviluppatori annullati sul Play Store di Google e l’App Store di Apple, dal 1° gennaio al 30 giugno 2021. Un’app è considerata come “delistata”, se è esistita in un dato app store in un determinato periodo di tempo di interesse e poi rimossa.

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