Il 2026 sarà l’anno dei due estremi: da una parte il MacBook economico e dall’altra i desktop e i laptop ad alte prestazioni. L’argomento è affrontato da Mark Gurman nell’articolo in cui descrive lo scenario del debutto, intorno alla metà del 2026, del MacBook low cost.
Se questa macchina è destinata a mondo della scuola, i Mac Studio sono orientati all’universo professionale. Sono questi computer perfetti per creativi e fotografi le piattaforme su cui debutteranno i chip M5 Ultra nel 2026.
Il contesto si sovrappone a quello di un 2025 di transizione nel corso del quale abbiamo visto debuttare i processori M5 ma non le versioni di fascia più elevata che arriveranno, appunto, il prossimo anno.
La tabella di marcia verso M5 ultra
La tabella di marcia prevede prima i MacBook Air M5 a inizio anno, seguiti da MacBook Pro M5 Pro/M5 Max. Poi toccherà ai Mac mini M5/M5 Pro e infine ai Mac Studio M5 Max/M5 Ultra.
I motivi del ritardo dei chip M5 nelle varianti Max e Pro, che dovrebbero arrivare a inizio 2026, sembrano legati a cambiamenti strutturali nel design del chip. Apple e TSMC hanno dovuto ricalibrare i processi produttivi, ritardando leggermente la tabella di marcia.
Il nuovo design offrirà una maggiore flessibilità nella configurazione dei core di CPU e GPU. Questo significa che gli utenti potranno scegliere un MacBook Pro con una CPU di base ma con una GPU più potente, adatta a gestire carichi grafici avanzati come montaggio video in 8K, modellazione 3D complessa o attività di machine learning e intelligenza artificiale.
In sostanza, Apple sta rendendo la linea M5 più modulare e personalizzabile, offrendo soluzioni su misura per le diverse esigenze professionali, senza sacrificare efficienza energetica o compattezza. Un’evoluzione che segna un passo importante nella maturazione della famiglia di chip Apple Silicon.
Display professionali e il Mac Pro
A completare il quadro, sono attesi due nuovi display esterni. Quelli di cui parla Gurman sono i monitor attesi da diverso tempo, pensati per accompagnare i desktop aggiornati e completare la scrivania del mondo professionale. Periferiche che potrebbero essere completamente diverse da quello che abbiamo visto fino ad oggi e anche dotate di funzioni di Intelligenza Artificiale.
Significativo e degno di attenzione il fatto che nella tabella di marcia disegnata da Gurman non ci sia traccia del Mac Pro. Possiamo ipotizzare che l’attenzione e gli sforzi di mercato di Apple siano ormai destinati ad indirizzare il pubblico professionale al Mac Studio come macchina di riferimento per la fascia alta.












