Reuters ha reso noto che in una fabbrica cinese della Foxconn (multinazionale che produce apaprecchiatture per decine di big del mondo informatico, Apple compresa), è scoppiata tra gli operai una gigantesca rissa nella notte di domenica. Ben 2000 persone sarebbero state coinvolte nei tumulti e 40 persone sono state ricoverate. Nella fabbrica in questione si producono principalmente apparecchiature elettroniche per l’industria automobilistica anche alcuni componenti per l’iPhone. Sui social network circolano fotografie (mancano conferme della loro autenticità) nelle quali si vede la presunta fabbrica con vetri rotti, poliziotti in tenuta antisommossa e operai intorno a questi ultimi.
Foxconn è parte del gruppo taiwanese Hon Hai Precision Industry Company, la più grande produttrice di componenti elettrici ed elettronici per i produttori di apparecchiature originali in tutto il mondo, e produce (principalmente su contratto) per conto di aziende quali Amazon, Apple, Dell, HP, Microsoft, Motorola, Nintendo, Nokia, Samsung, Sony.
A maggio di quest’anno, Apple e Foxconn si sono accordate per sostenere congiuntamente le spese necessarie per migliorare gli stabilimenti e soprattutto le condizioni di lavoro. Negli ultimi anni le condizioni di lavoro all’interno degli stabilimenti sono balzate alla cronaca in tutto il mondo dopo una serie di suicidi commessi nelle città-fabbrica della Cina. Per indagare sulla questione e cercare un rimedio Apple ha avviato una serie d’indagini indipendenti e d’ispezioni: anche Tim Cook, CEO di Apple dopo Jobs si è recato in Cina e ha visitato le linee di produzione Foxconn dove vengono costruiti iPhone, iPad e gli altri prodotti della Mela.
[A cura di Mauro Notarianni]
