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I familiari di alcune delle vittime dell'attentato di dicembre dello scorso anno a San Bernardino vogliono presentare un dossier a supporto del Dipartimento di Giustizia nel caso che vede contrapposte Apple e l'FBI.

Sulla piattaforma governativa USA "We The People" avviata la campagna di raccolta firme per chiedere alla Casa Bianca di eliminare i provvedimenti che obbligherebbero Apple e altri produttori di dispositivi a integrare "backdoor" nei dispositivi.

Non tutti i big del settore hanno fatto conoscere la loro opinione in merito alla questione cifratura e backdoor smartphone. Alcune aziende avrebbero paura di entrare nella mischia, perché questo potrebbe significare dire addio a futuri contratti con le agenzie federali.

La mamma di una delle vittime nella strage di dicembre dello scorso anno a San Bernardino sta da parte di Apple nella questione che vede contrapposta la Mela all’FBI. Edward Snowden intanto evidenzia che ciò che chiede l’ente investigativo è probabilmente superfluo.

Il gruppo di taiwanesi noto per i filmati che utilizzano modelli 3D animati, ha preparato l'immancabile video sulla questione cifratura smartphone.

L'eccentrico e celebre John McAfee dice che c'è un gigantesco equivoco in merito a ciò che l'FBI vuole da Apple; "siamo alla vigilia di una cyberguerra e la colpa è di chi vuole che Apple apra l'iPhone"

L'FBI porta ad un nuovo livello le accuse contro Apple: Cupertino più interessata a proteggere i suoi obbiettivi di marketing che alla lotta contro il terrorismo

Secondo Apple la password dell'Apple ID dell'attentatore di San Bernardino sarebbe stata cambiata dopo la morte dell'uomo. Un passo falso in assenza del quale ci sarebbe stata la possibilità di leggere le informazioni di iCloud. Ma l'FBI ha una posizione diversa e precisa i termini della vicenda.,

Boicottate Apple. Lo dice Trump, controverso candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti ma la campagna la lancia usando un iPhone.

Apple merita una "standing ovation" per l’imprenditore Mark Cuban; un senatore della Carolina del Nord vorrebbe invece una legge per criminalizzare le società che, come Apple, rifiutano di fornire strumenti di decifrazione

Ha dedicato anni ad esaminare ogni versione di iOS per creare Jailbreak: l'hacker Will Strafach conosciuto come Chronic spiega perché Apple può ma non deve sbloccare l’iPhone del terrorista di San Bernardino

Il termine ultimo è stato esteso: Apple ha ancora una settimana di tempo per trovare una soluzione e rispondere al tribunale riguardo il caso di San Bernardino

Twitter e Facebook si schierano con Apple nella vicenda di San Bernardino: «rispettiamo le forze dell'ordine e li ringraziamo per quello che fanno, ma niente backdoor sui dispositivi»

McAfee promette di fare quel che l'FBI chiede ad Apple: sbloccare l'iPhone dell'attentatore di San Bernardino. Obbiettivo: dimostrare che il Governo ha sbagliato tutto nel settore della sicurezza.

Molto tiepido l’atteggiamento di Microsoft sulla questione cifratura smartphone e backdoor. Su Twitter il CEO Satya Nadella si è limitato a retwittare un link alla dichiarazione del gruppo Reform Government Surveillance ma non prende posizioni esplicite e dirette.

Secondo l'agenzia di sicurezza USA, senza cifratura dei dispositivi gli attentati di Parigi non sarebbero accaduti. La NSA dimentica però che è anche colpa sua se ha fatto scatenare campanelli di allarme in tutto il mondo e contribuito a far diffondere i metodi di cifratura

Sundai Pichai, CEO di Google, è convinto che Apple abbia preso la decisione giusta: aiutare l'FBI è giusto, ma creare una backdoor significherebbe andare incontro ad un pericoloso precedente.

Il 23 febbraio un gruppo di attivisti per la privacy convocherà in tutti gli USA manifestazioni a sostegno di Apple e della sua politica per la privacy, contro le backdoor in iPhone. Primo evento già ieri a San Francisco

Una legge del 1789 potrebbe costringere Apple a collaborare con le forze di polizia per accedere ai dati di iPhone. Ma un membro del Congresso USA e anche la Electronic Frontier Foundation si schierano dalla parte di Cupertino.

Apple dichiara la sua totale impotenza nell'aiuto alle indagini del caso di San Bernardino: secondo una società di sicurezza in realtà Cupertino se volesse potrebbe dare una mano e aiutare l'FBI ad hackerare iPhone con un aggiornamento firmware

Trump non si trattiene nel commentare la posizione presa da Apple nell'attentato di San Bernardino: «Ma chi si credono di essere? Devono aprire quell'iPhone, ci vuole buon senso»

In una lettera Tim Cook respinge la richiesta del tribunale di fornire accesso all’iPhone di un terrorista: "Il governo degli Stati Uniti ci ha chiesto qualcosa che non abbiamo e che consideriamo troppo pericoloso da creare"

Un giudice obbliga Apple ad aiutare l'FBI a sbloccare l'accesso ad un iPhone di una delle persone coinvolte nell’attentato a San Bernardino. Ma l'impresa sarà difficilissima.