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BMW svilupperà “in casa” il suo software di guida autonoma?

In occasione dell’86° Salone internazionale dell’automobile di Ginevra 2016, Klaus Froehlich, membro del Consiglio di Amministrazione a Capo del settore Ricerca e Sviluppo di Bmw ha parlato con Reuters svelando che è intenzione della Casa automobilistica sviluppare proprie tecnologie software, inclusa quelle per la guida autonoma.

Al Salone di Ginevra la Casa ha presentato in anteprima mondiale la nuova M760Li xDrive e fatto esordire iPerformance, core-brand che dal luglio 2016 completerà il nome di tutte le vetture ibride plug-in della Casa.

Froehlich ha spiegato che BMW sta lavorando internamente alla futura evoluzione del business automotive spiegando di non volere diventare solo il produttore di una catena di prodotti come succede, per analogia, nel settore smartphone. “Vogliamo preservare il nostro modello di business, senza arrenderci a un player del mondo internet”; “faremo altrimenti come Foxconn che si trova a lavorare per una società come Apple, fornendo loro solo le scocche metalliche”.

In passato sono emerse voci di accordi tra Apple e BMW, con la Mela interessata in particolare alla BMW i3, auto con abitacolo in carbonio, a trazione esclusivamente elettrica, mobilità improntata alla sostenibilità e a emissioni zero. Quando dichiarato dal dirigente sembra però smentire accordi in corso non solo con Apple ma anche altri big della Silicon Valley.

Pare ad ogni modo che BMW ha intenzione di fare crescere il team che si occupa di ricerca e sviluppo; al momento solo il 20% di questi (su un totale di 30.000 persone) si occupa di sviluppo software. Froehlich ammette che BMW non può gestire in casa tutto ciò che riguarda lo sviluppo software ma che allo scopo deve avere partner o lavorare in outsourcing.  “Se mi chiedono di arrivare ad un rapporto del 50 e 50 entro cinque anni, per accelerare e recuperare in questo settore, allora avrei bisogno di almeno altri 15 mila o 20 mila persone in più, tra dipendenti, collaboratori e fornitori esterni”.

Accordi tra BMW e Apple non sono ad ogni modo da escludere. Nel 2014 Tim Cook ha visitato la fabbrica BMW di Leipzig, dove il gruppo di Monaco ha costruito un modernissimo impianto automobilistico che avrebbe impressionato il CEO di Apple, un ambiente di allestimento “paradisiaco” (premiato da osservatori del settore) dove è prodotta l’auto elettrica del gruppo con la carrozzeria in carbonio che tanto piace alla Mela.

Recentemente BMW ha assunto 200 nuovi dipendenti, tutti destinati a una squadra che si ocucperà di nnovazione digitale e che lavorerà a Chicago. Molti degli assunti hanno lavorato negli anni passati in reparti speciali di Nokia.  “obbiamo scovare nella concorrenza i punti deboli e lì andare a cercare interessi comuni ha detto Froehlich. “Non dobbiamo cedere il nostro potenziale, bensì dobbiamo far crescere la nostra competenza in questo campo, in casa nostra”.

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