Crusoe è appena nato e già deve fare i conti con macchina delle PR di Intel ha già scatenato una vera e propria guerra contro l’innovativo chip di Transmeta. “E’ lento – dicono alla Intel – non è pienamente compatibile e non consuma neppure così poco come si dice”. Insomma chi come Sony (che ha già presentato un notebook basato su Crusoe) NEC e Hitachi ha scelto il chip per i propri prodotti avrebbe sbagliato di grosso.
Intel, in particolare, si legge su alcuni siti Internet, parrebbe non avere tutti i torti se ci si riferisce alla prestazioni. Crusoe non esegue infatti le istruzioni x86 basandosi sull’hardware ma le emula via software e questo abbatte le prestazioni. Un dato che alcuni benchmarks utilizzati dalla macchina delle PR di Intel registrano fedelmente e che hanno già fatto giudicare negativamente le macchine che utilizzano il processore di Transmeta.
In realtà , però, nota Joseph Byrne, un analista di Dataquest Inc., su ZDNet, i benchmarks non dicono tutto e possono essere ingannati proprio dalla metodologia usata da Crusoe per emulare il codice x86. Il chip, infatti, in molti casi ricompila il codice una sola volta e in alcune operazioni ripetitive le prestazioni salgono dopo la prima esecuzione, E questo non può essere registrato dai benchmarks.
Così i responsabili del marketing di Crusoe si dicono certi che a conti fatti gli utenti dei portatili che usano il processore saranno soddisfatti dalle prestazioni del loro chip e gli analisti credono che se verranno rispettate le promesse di bassi consumi e di hardware innovativo, piccolo e leggero Crusoe troverà una nicchia “ma certo non potrà fare a meno di rispondere ad Intel – aggiunge ZDNet – nella battaglia delle pubbliche relazioni”
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Crusoe, consumi bassi, prestazioni anche?
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