E’ costata molto cara a Walter Hewlett l’opposizione al piano di fusione di HP e Compaq. Il figlio di uno dei fondatori di HP, infatti, non è stato riconfermato nel consiglio di amministrazione della società .
La decisione è stata comunicata nel corso della giornata di domenica. L’ultima goccia a far traboccare il vaso, dopo le aspre critiche al management di HP, è stata la causa intentata dallo stesso Hewlett ai danni di HP. Secondo Hewlett la società avrebbe cercato di conquistare con interventi al limite se non oltre la legalità voti a favore dell’approvazione alla fusione.
‘Questa mossa ‘ dicono all’interno di HP ‘ lo ha posto nei nostri confronti come un avversario’. Una posizione che sembra essere condivisa anche da Compaq che supporta la decisione di estromettere Hewlett dal consiglio di amministrazione.
Appena dopo la diffusione della notizia sono però già molte le voci che giudicano sfavorevolmente la mossa di HP. Hewlett, infatti, pur rappresentando l’opposizione in seno al consiglio di amministrazione rappresenta di fatto anche una enorme fetta degli azionisti di HP che si sono dichiarati contrari alla fusione. Ricordiamo che lo stesso management della società ha ammesso che l’approvazione al progetto ha avuto sì la maggioranza, ma il vantaggio su chi si opponeva è stato molto risicato.
Intanto HP ha chiesto ad un giudice del Delaware di respingere la richiesta di procedimento legale inoltrata da Hewlett. ‘Non ci sono le basi per procedere oltre’, dicono gli avvocati di HP. Walter Hewlett sostiene che il management della società avrebbe impropriamente cercato di influenzare la Deutsche Asset Management per farla votare a favore della fusione.