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Apple espande i servizi di riparazione in tutto il mondo

Apple ha annunciato l’espansione in oltre 200 nazioni dell’Independent Repair Provider Program, programma con opzioni aggiuntive per accedere ai servizi di riparazione.

Presentato nel 2019, il programma in questione consente a piccoli e grandi centri di riparazione di effettuare interventi sui dispositivi Apple usando ricambi originali, in modo da garantire sicurezza e qualità. Dopo il lancio negli Stati Uniti nel 2019, una prima espansione negli USA è avvenuta nel 2020  con più di 140 centri di riparazione indipendenti hanno deciso di aderire al programma, per un totale di più di 700 nuove sedi sul territorio americano. Sempre nel 2020 le iscrizioni sono state aperte anche ai fornitori in Europa (Italia inclusa) e in Canada.

Tutte le aziende che partecipano al programma hanno accesso a formazione gratuita da parte di Apple e agli stessi ricambi originali, strumenti, manuali di riparazione e servizi di diagnostica dei Centri Assistenza Autorizzati Apple e degli Apple Store.

Apple riferisce che ora sono più di 1500 i centri di riparazione negli Stati Uniti, Canada ed Europa. Non ci sono costi ma per essere idonei al programma, i centri devono contare nell’organico un tecnico certificato Apple in grado di effettuare le riparazioni. Cupertino riferisce che il processo per accreditarsi è semplice e gratuito, e con un tecnico certificato, i centri di assistenza possono ordinare parti di ricambio originali Apple e accedere agli stessi strumenti dei centri di assistenza autorizzati Apple.

Apple amplia i servizi di riparazione per iPhone con centinaia di nuovi centri negli USA e non solo

Dalla fine di questa settimana possono aderire ai servizi di riparazione, centri assistenza in: Afghanistan, Australia, Bangladesh, Bhutan, Brasile, Brunei, Cambogia, Isole Cook, Fiji, Guam, Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Corea del Sud, Laos, Macao, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar, Nepal, Nuova Zelanda, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Filippine, Russia, Arabia Saudita, Singapore, Sudafrica, Sri Lanka, Taiwan, Thailandia, Tonga, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Vanuatu e Vietnam.

Questa iniziativa arriva dopo diverse campagne e proteste verificatesi in USA, tramite la campagna Right to Repair, che sosteneva il diritto degli utenti di poter acquistare parti di ricambio originali e di effettuare personalmente le riparazioni o, in alternativa, di potersi rivolgere presso il centro di riparazioni preferito, che non fosse un Apple Store o un autorizzato. Ricordiamo che non sono mancate anche delle critiche: secondo la Electronic Frontier Foundation questo programma Apple è non solo oneroso ma anche pericoloso per i riparatori indipendenti.

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