Flop del Cubo: Apple lo sapeva in anticipo?

Apple sapeva che il Cubo e gli iMac lanciati nel mese di luglio 2000 non avrebbero avuto alcuna possibilità  di successo ma vennero introdotti ugualmente per evitare il crollo immediato del titolo; per questo poco prima del loro lancio alcuni dirigenti liquidarono parte delle loro quote azionarie.
Con questa accusa un fondo pensionistico americano, l’Hawaii Structural Iron Workers Pension Trust Fund, ha querelato la società , nella persona del suo CEO Steve Jobs, con l’accusa di avere mistificato le reali prospettive dei prodotti.
La denuncia è stata resa nota ieri da alcuni siti finanziari, tra cui Bloomberg, che aggiunge altri dettagli alla vicenda.
Secondo Bloomberg i legali del fondo pensionistico Jobs e i manager di Apple avrebbero dichiarato ufficialmente agli investitori che sia il Cubo che la linea degli iMac del luglio 2000 (tra cui l’iMac Snow, il Ruby e il Siege) sarebbero stati molto popolari nel mondo educational, inducendo chi possedeva quote azionarie a mantenerle e in alcuni casi anche ad acquistarne di nuove. In realtà  Apple, secondo l’accusa, conosceva i difetti che poi si sarebbero manifestati e la prova sarebbe nel fatto che solo poco prima dell’annuncio degli stessi e di profitti inferiori alle attese quattro managers di Cupertino hanno venduto 370.000 azioni, per un valore di 22 milioni di dollari.
“Jobs e gli altri manager – si legge nel documento di 111 pagine – sapevano che a meno che essi non avessero convinto gli investitori che stavano per presentare nuovi ed innovativi prodotti le azioni di Apple avrebbero continuato la loro discesa, mettendo in difficoltà  Jobs e costando a lui e agli altri manager milioni di dollari”
La querela viene gestita dallo studio William Lerach di Milberg Weiss Bershad Hynes & Lerach LLP; possono aderire tutti coloro che hanno acquistato azioni Apple dal 19 al 28 settembre 2000.