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Gli strumenti Apple e Google per tracciare Covid-19 arrivano la prossima settimana

L’insieme di tecnologie frutto della collaborazione di Apple e Google per il tracciamento dei contatti che, sfruttando il Bluetooth, dovrebbe aiutare governi e autorità sanitarie a contenere i contagi da COVID-19, sarà disponibile la prossima settimana.

La tecnologia di contact tracing di Apple e Google arriverà il 28 aprile, molto prima di quanto inizialmente ipotizzato (metà maggio). Il CEO di Apple, Tim Cook, ha rivelato l’informazione in videoconferenza a Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno e i servizi della Commissione von der Leyen.

A riferire la notizia è il francese Les Echos spiegando che nell’incontro virtuale Breton ha fatto pressione su Apple affinché la tecnologia di contact tracing sia in linea con leggi UE sulla privacy, garantendo anonimità, funzioni su base volontaria, sia trasparente, usata come sistema temporaneo, preveda meccanismi di sicurezza e sia interoperabile.

Coronavirus, gli strumenti di contact tracking di Apple e Google arrivano la prossima settimana
Thierry Breton (a sinistra, seduto) durante la videoconferenza con Tim Cook (sullo schermo). Foto: office of Thierry Breton

L’EU ha fatto sapere che approverà le app di contact tracing di Apple e Google solo limitatamente al periodo di crisi del COVID-19, purché le tecnologie sfruttate funzionino nel rispetto delle norme europee in materia di privacy.

La Francia sta sviluppando una sua app di contact tracing e ha lamentato l’impossibilità di poter sfruttare appieno i servizi Bluetooth di Apple per via di restrizioni che consentono di sfruttare continuamente e in background tale tecnologia. Stando a quanto riferisce il sito iGeneration, Breton ha parlato con Tim Cook anche di alternative come quella francese che non userà le API di Apple e Google. «È responsabilità di aziende come Apple fare tutto il possibile per sviluppare soluzioni tecniche appropriate affinché possano essere create applicazioni nazionali» ha dichiarato Breton.

In Italia l’app scelta si chiama Immuni (qui i dettagli qui alcune perplessità in merito). La Commissione ha pubblicato il 16 aprile un pacchetto di strumenti sviluppato dagli Stati membri con il supporto della Commissione stessa, destinato a fungere da guida pratica per l’uso di applicazioni mobili di tracciamento dei contatti. Il pacchetto di strumenti è corredato da orientamenti sulla protezione dei dati per queste applicazioni mobili. Lo sviluppo di tali app e il loro utilizzo da parte dei cittadini possono avere un impatto significativo sul trattamento del virus e possono svolgere un ruolo importante nella strategia di revoca delle misure di contenimento, integrando altre misure come l’aumento delle capacità di test.

Thierry Breton ha accolto con favore il pacchetto di strumenti «Le applicazioni di tracciamento dei contatti possono essere utili per limitare la diffusione del coronavirus, soprattutto nel quadro delle strategie di uscita degli Stati membri. Per poter adottare queste applicazioni, e quindi affinché esse siano utili, devono tuttavia essere fornite solide garanzie in materia di tutela della vita privata. Nella lotta contro la pandemia dovremmo essere innovativi e sfruttare al meglio la tecnologia, ma non accetteremo compromessi per quanto riguarda i nostri valori e i requisiti di tutela della vita privata».

Tutti gli articoli di macitynet che parlano della pandemia coronavirus e degli impatti sul mondo della tecnologia, del lavoro e della scuola a distanza, oltre che sulle soluzioni per comunicare da remoto si parte da questa pagina.

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