Si è dunque concretizzato l’accordo tra Hitachi e IBM per l’acquisto del settore che produce per Big Blue i dischi fissi.
Nel corso della giornata di ieri, infatti, il colosso giapponese ha confermato che investirà 2,05 miliardi di dollari, circa 2,5 miliardi di euro, per rilevare la parte principale del business degli HD di IBM. L’esito dell’investimento sarà una joint venture di cui Hitachi controllerà il 70% con la prospettiva però di salire al 100% entro tre anni.
L’acquisto, preannunciato ad inizio Aprile viene visto in maniera controversa dal mercato.
Il settore HD di IBM è uno di quelli meno in salute dal punto di vista economico e nonostante la grande quantità di proprietà intellettuali che gli fanno da ‘dote’ il prezzo che Hitachi pagherà appare davvero molto alto. Ad ammettere che sarà necessario qualche aggiustamento e qualche ristrutturazione, che significa licenziamento e ridimensionamento, è la stessa Hitachi. ‘Sono necessari alcuni aggiustamenti per migliorare l’efficienza’, ha detto ieri il vice presidente esecutivo di Hitachi, Masaaki Hayashi.
La previsione della società è di un ritorno in positivo entro l’aprile del 2003 con un fatturato di 5 miliardi di dollari, un quarto dell’attuale fatturato mondiale nel settore degli HD. Entro il 2007 il fatturato dovrebbe salire a 7 miliardi di dollari.
La nascita della joint venture, in ogni caso, deve essere valutata con grande attenzione del mercato. Controllerà , infatti, il 60% del volume di vendita degli HD da 2,5 pollici e andrà testa a testa nel settore dei dischi da 3,5 pollici con Seagate.
IBM e Hitachi, con circa 25.000 dipendenti complessivi impegnati nel settore, sono attualmente e rispettivamente il secondo e il terzo produttore mondiale di HD.