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La crisi incide sui rifiuti: si riciclano meno apparecchiature elettroniche

La crisi abbatte gli acquisti di prodotti di elettronica e, di conseguenza, anche dei rifiuti elettronici. A dirlo è il Rapporto Annuale sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia, presentato dal Centro di Coordinamento RAEE.

Secondo i dati per la prima volta nella storia di questa statistica tuttavia, si è registrato un decremento dei RAEE raccolti, che passano da 260.090.413 kg del 2011 a 237.965.563 kg nel 2012. Le cause sono imputabili in parte alla crisi economica, che ha penalizzato gli acquisti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) da parte delle famiglie, facendo crollare l’immesso sul mercato del 12%. La quantità dei rifiuti prodotti e destinati al trattamento e riciclo ha subito, invece, un decremento pari all’8,5%. L’aumento dei prezzi medi delle materie prime ha reso più appetibile il riciclo di materiali speciali, metalli preziosi e leghe metalliche contenuti nei RAEE; questo ha alimentato secondo il centro di coordinamento un canale cosiddetto “informale” di smaltimento troppo spesso finalizzato esclusivamente al recupero delle materie prime di valore, senza particolari attenzioni agli impatti ambientali. La conseguenza è un aumento delle quantità di RAEE che sfuggono alla gestione dei Sistemi Collettivi riuniti nel CdC RAEE che prevede impegnativi target di riciclo, comprendenti il trattamento dei materiali più problematici (e più inquinanti) e meno redditizi.

Nella classifica dei 5 Raggruppamenti, in cui vengono divisi i RAEE, anche nel 2012 quello che riscontra i volumi maggiori è R3 (Tv e Monitor) con 76.501.315 kg, nonostante registri un -9,22% rispetto al 2011. La percentuale negativa è spiegata in parte dal fatto che, mentre negli scorsi anni il passaggio al digitale terrestre ha comportato una cospicua sostituzione di tv e monitor con un aumento importante di RAEE appartenenti al Raggruppamento R3, il 2012 ha segnato la conclusione di questa fase con conseguente calo nella raccolta di rifiuti di questo genere. Seguono R1 (Frigoriferi e Apparecchiature Refrigeranti), con -6,62%, e R2 (Grandi Elettrodomestici), con -12,74%. Al quarto posto R4 (Piccoli Elettrodomestici), con una flessione pari a -3,66% sull’anno precedente ma con un leggero aumento rispetto al 2011. L’unico Raggruppamento che mantiene una crescita positiva è quello delle Sorgenti Luminose (R5) con 1.036.849 kg, il 7,72% in più rispetto ai 962.529 kg del 2011.

 Nella classifica delle Regioni, la Valle d’Aosta si conferma anche quest’anno la più virtuosa d’Italia con una media pro capite di 8,28 kg/ab., al passo con i migliori standard europei. È invece la Lombardia che raccoglie di più in assoluto con quasi 46 milioni di kg, nonostante il decremento del 9,12% rispetto al 2011. Vanta il primato nazionale anche per il numero di Centri di Conferimento con 833 Centri di Raccolta e 20 Luoghi di Raggruppamento (8,79 ogni 100.000 abitanti). Nel Centro la Toscana è la Regione più virtuosa, con 5,60 kg/ab. mentre nell’area Sud e Isole il primo posto se lo aggiudica la Sardegna, con 5,40 kg/ab.

[A cura di Mauro Notarianni]

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