Voi sapete, perché ci seguite da tempo, che qui a Macity abbiamo sempre avuto un debole per la piccola GR di Ricoh. Abbiamo seguito la sua storia, gli annunci, i rilanci, le indiscrezioni, ne abbiamo testato le differenti generazioni e varianti. Siamo stati persino a vedere il negozio monomarca di Tokyo.
Adesso, Ricoh ha finalmente tolto i veli dalla GR IV, la nuova generazione della sua fotocamera compatta che da quasi tre decenni rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di street photography. L’annuncio è arrivato con un comunicato stampa spartano, accompagnato da alcune immagini e da una scheda tecnica dettagliata che rivela un approccio decisamente conservativo. Il lancio è previsto per l’autunno 2025, mentre la produzione della GR III si interromperà a luglio per difficoltà di approvvigionamento dei componenti. La GR IIIx continuerà invece a essere prodotta per il momento.
Com’è fatta la nuova GR IV?
L’estetica della nuova GR IV rimane fedele al design consolidato della serie, mantenendo la forma compatta e tascabile che ha reso celebre il brand. Le dimensioni sono praticamente identiche alla generazione precedente: 109,4 x 61,1 x 32,7 millimetri per un peso di 262 grammi con batteria e scheda microSD. Il corpo macchina presenta alcune modifiche ai comandi, con pulsanti ridisegnati e l’eliminazione della ghiera rotante attorno al pad direzionale. Il pulsante di regolazione ADJ sembra essere stato trasformato in una ghiera completamente rotante, abbandonando il sistema a scatto della GR III.
La fotocamera mantiene l’approccio minimalista della serie, con il solo schermo LCD posteriore da 3 pollici per la composizione delle immagini. Non ci sono novità per quanto riguarda l’assenza di mirino elettronico o ottico, una scelta che continua a dividere gli utenti. Il design asimmetrico con i controlli concentrati sul lato destro dello schermo rimane invariato. L’interruttore di accensione e la ghiera delle modalità conservano la loro posizione sulla parte superiore della fotocamera.
Un sensore più definito e una stabilizzazione migliorata
Il cuore della GR IV è rappresentato da un nuovo sensore APS-C da 25,74 megapixel effettivi, un incremento rispetto ai 24,2 megapixel della generazione precedente. L’aumento di risoluzione è accompagnato da un nuovo processore di immagine che promette di migliorare ulteriormente la qualità delle foto. La sensibilità ISO è stata estesa fino a 204.800, raddoppiando il valore massimo della GR III che si fermava a 102.400. Questo miglioramento dovrebbe tradursi in prestazioni superiori anche agli ISO più utilizzati nella pratica quotidiana.
La stabilizzazione ottica è stata potenziata passando da un sistema a 3 assi a uno a 5 assi, un upgrade significativo per chi fotografa a mano libera in condizioni di luce difficili. Il sistema continua ad utilizzare la tecnologia sensor-shift che muove il sensore per compensare i movimenti della fotocamera. Rimane attivo il simulatore di filtro anti-aliasing che può essere regolato su tre livelli per ridurre il fenomeno del moiré. Il sistema di pulizia del sensore tramite vibrazioni ultrasoniche DR II viene mantenuto dalla generazione precedente.
L’obiettivo è stato ridisegnato ma mantiene le specifiche focali della tradizione GR: 18,3 millimetri equivalenti a 28 millimetri nel formato full frame con apertura massima f/2.8. La novità principale risiede nella costruzione completamente ridisegnata con 7 elementi in 5 gruppi, che include 3 elementi asferici invece dei 2 della GR III. Questa modifica dovrebbe garantire correzioni ottiche migliori e una qualità dell’immagine superiore. Il filtro ND da 2 stop rimane integrato nell’obiettivo, confermando una delle caratteristiche più apprezzate della serie.
L’autofocus ibrido combina il rilevamento di fase e quello a contrasto, con l’aggiunta del riconoscimento di volti e occhi per un tracking più preciso. Le modalità di messa a fuoco includono auto-area, zone, select, pinpoint, tracking, continuo, manuale e snap con distanze preimpostate. La distanza minima di messa a fuoco rimane di circa 10 centimetri in modalità normale e 6 centimetri in macro. Il Full Press Snap permette di scattare direttamente alla distanza preimpostata con una singola pressione del pulsante di scatto.
Memoria interna e connettività rinnovate
Una delle novità più significative della GR IV è l’introduzione di circa 53 gigabyte di memoria interna, un salto enorme rispetto ai 2 gigabyte della GR III. Questa caratteristica permette di fotografare anche senza scheda di memoria, eliminando il rischio di rimanere senza spazio nei momenti cruciali. Il supporto per le schede di memoria passa dalle SD standard alle microSD, microSDHC e microSDXC compatibili con lo standard UHS-I. Questo cambiamento potrebbe non essere gradito a tutti i fotografi, visto che le microSD sono meno diffuse e più facili da perdere.
La connettività wireless è stata aggiornata agli standard Wi-Fi 6 (802.11ax) sia sulla banda 2,4 GHz che su quella 5 GHz, dove permesso dalle normative locali. La sicurezza è garantita dai protocolli WPA2 e WPA3 con crittografia AES. Il Bluetooth rimane presente per le connessioni a basso consumo con dispositivi smart. La porta USB-C supporta la ricarica, il trasferimento dati tramite protocollo MTP e l’uscita video DisplayPort, ampliando le possibilità di utilizzo professionale.
Ricoh ha annunciato anche lo sviluppo di una nuova applicazione chiamata GR WORLD, compatibile con tutti i modelli della serie a partire dalla GR II. L’app dovrebbe risolvere i problemi di lentezza e instabilità che hanno caratterizzato le precedenti soluzioni software dell’azienda. Il miglioramento della connettività con i dispositivi smart rappresenta una priorità per rendere più fluido il flusso di lavoro dei fotografi moderni. La slitta per accessori e il pin per adattatori obiettivo confermano la compatibilità con il sistema di accessori esistente.
Video e autonomia: le note dolenti
Il comparto video della GR IV rimane ancorato al Full HD a 60, 30 e 24 fotogrammi per secondo, una limitazione significativa nel 2025 quando anche le fotocamere entry-level offrono la risoluzione 4K. Il formato di registrazione è MPEG4 AVC/H.264 in contenitore MOV con audio stereo dal microfono integrato. Il tempo massimo di registrazione è limitato a 25 minuti o 4 gigabyte, con interruzione automatica in caso di surriscaldamento. Questa lacuna posiziona la GR IV come una fotocamera pensata esclusivamente per gli scatti statici.
L’autonomia della batteria non è stata ancora finalizzata da Ricoh, ma le dimensioni compatte lasciano presagire prestazioni simili alla GR III che garantiva circa 200 scatti secondo lo standard CIPA. Nella pratica reale, i test indipendenti avevano rilevato autonomie tra 122 e 184 scatti a seconda delle condizioni d’uso. La necessità di portare batterie di riserva rimane quindi una costante per chi intende utilizzare la fotocamera per sessioni prolungate. Il peso contenuto di 228 grammi per il solo corpo macchina favorisce comunque la portabilità dell’equipaggiamento completo.
Le modalità di scatto includono programma, priorità di diaframmi, priorità di tempi, priorità distanza snap ed esposizione manuale. La misurazione esposimetrica offre quattro opzioni: multi-segmento, centrale ponderata, spot e priorità alte luci. I tempi di scatto vanno da 1/4000 di secondo a 30 secondi, con possibilità di posa B e T per esposizioni fino a 20 minuti. La compensazione dell’esposizione arriva a ±5 stop per le foto e ±2 stop per i video, sempre con incrementi di 1/3 di stop.
Comparazione della Ricoh GR III e della Ricoh GR IV
| Caratteristica | Ricoh GR III | Ricoh GR IV |
| Sensore | 24,2 MP APS-C | 25,74 MP APS-C |
| Obiettivo | 18,3mm f/2.8 (28mm eq.) | 18,3mm f/2.8 (28mm eq.) |
| Costruzione obiettivo | 6 elementi in 4 gruppi | 7 elementi in 5 gruppi |
| Stabilizzazione | 3 assi | 5 assi |
| ISO | 100-102.400 | 100-204.800 |
| Video | Full HD 60p | Full HD 60p |
| Schermo | 3” touchscreen, 1.037K punti | 3” touchscreen, 1.037K punti |
| Memoria interna | 2 GB | 53 GB |
| Schede | SD/SDHC/SDXC | microSD/microSDHC/microSDXC |
| Wi-Fi | 802.11 b/g/n | 802.11 b/g/n/ax (Wi-Fi 6) |
| Dimensioni | 109,4 x 61,9 x 33,2 mm | 109,4 x 61,1 x 32,7 mm |
| Peso | 257g (con batteria e SD) | 262g (con batteria e microSD) |
| Filtro ND | 2 stop | 2 stop |
| Autofocus | Ibrido fase/contrasto | Ibrido + riconoscimento volti/occhi |
| Lancio | 2019 | Autunno 2025 |
| Prezzo stimato | €900-1.100 | €1.500-2.000 |
Reazioni contrastanti e interrogativi sul prezzo
La stampa specializzata ha accolto l’annuncio con reazioni contrastanti, evidenziando come sei anni di sviluppo abbiano prodotto miglioramenti piuttosto contenuti. L’upgrade del sensore da 24 a 26 megapixel e il passaggio dalla stabilizzazione a 3 assi a quella a 5 assi rappresentano le novità più significative. L’assenza di video 4K nel 2025 è stata criticata come un’occasione mancata, considerando che anche fotocamere compatte di fascia inferiore offrono questa risoluzione. Il mantenimento del design e delle dimensioni viene invece apprezzato dai puristi della serie.
Attenzione perché c’è polemica anche sul cartellino del prezzo. Infatti, il prezzo ufficiale non è stato ancora comunicato, ma le stime degli analisti oscillano tra 1.500 e 2.000 dollari, un incremento sostanziale rispetto ai 900-1.100 dollari della GR III attuale. Questo posizionamento potrebbe rendere la fotocamera meno competitiva rispetto ad alternative come la Fujifilm X100 o le fotocamere Leica della serie Q. La GR III potrebbe diventare un’opzione più interessante dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo, soprattutto se i prezzi dovessero calare dopo il lancio della nuova generazione.
Ricoh ha confermato lo sviluppo di una versione HDF (Highlight Diffusion Filter) che arriverà dopo l’inverno 2025, seguendo la tradizione delle varianti speciali della serie. Il filtro di diffusione dovrebbe creare effetti vintage e atmosfere più morbide, caratteristiche apprezzate da una nicchia di fotografi. L’azienda mantiene così la strategia di diversificazione che ha caratterizzato le generazioni precedenti. La filosofia di design rimane fedele al concetto originale di fotocamera definitiva per snapshot, sviluppato nel corso di quasi tre decenni di evoluzione.
Un’evoluzione che divide
La GR IV si presenta come un aggiornamento evolutivo più che rivoluzionario, mantenendo i punti di forza tradizionali della serie senza osare troppo in termini di innovazione. I miglioramenti ci sono e potrebbero fare la differenza per chi cerca la massima qualità in un formato compatto, ma la concorrenza si è fatta più agguerrita negli ultimi anni. L’assenza di caratteristiche moderne come il video 4K, la resistenza ad acqua e polvere o uno schermo articolato potrebbe limitarne l’appeal presso i fotografi più giovani. Il verdetto finale dipenderà dalle prestazioni reali sul campo e dal prezzo definitivo che Ricoh deciderà di applicare in un mercato sempre più competitivo.














