Russ Cooper, analista della società Cybertrust, in alcune dichiarazioni pubblicate su PC World, sostiene che il lancio del nuovo sistema operativo di Microsoft sia stato troppo prematuro.
Il problema riguarda la compatibilità fra la versione business di Vista (disponibile ormai dal 23 novembre 2006) e molte applicazioni utilizzate da grandi aziende. Applicazioni spesso fondamentali come, ad esempio, IBM Lotus Notes, i VPN clients di Cisco e Check Point, QuickBooks 2006 e il software antivirus di Trend Micro.
Addirittura per alcuni software di Microsoft stessa non è disponibile una versione compatibile, come la versione Vista di SQL 2005. Per fare un altro esempio concreto, Microsoft ha rilasciato recentemente le patch per i filtri anti-phishing di Internet Explorer 7. Si trattava di patch per XP e per Windows Server 2003, quindi per Vista il problema su IE7 ancora persiste.
Sfortunatamente, i driver per la compatibilità fra molti dei programmi in questione e Vista saranno disponibili solamente in concomitanza con (o successivamente a) l’uscita della versione consumer del sistema operativo, cioè non prima del 30 gennaio 2007.
D’altra parte Cooper ritiene anche che il passaggio al nuovo OS non possa essere ritardato dalle aziende: le persone potranno discutere quanto vorranno nel sostenere che XP sia ancora la scelta migliore, ma la realtà è che XP è ormai un SO vecchio di cinque anni e le attuali esigenze richiedono un avanzamento di tecnologia che non è possibile rimandare.
Il passaggio a Vista risulta quindi inevitabile, come le conseguenze che tale passaggio produrrà .
