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Nel firmware 2.0 di iPhone supporto alla tecnologia A-GPS

Engadget questa notte ha pubblicato una lista dei processori e alcuni dettagli inediti del nuovo iPhone 3G, così come essi appaiono da una versione privata del firmware 2.0.

Il software, probabilmente distribuito unicamente ai carrier per le sperimentazioni del caso sui terminali in arrivo, al suo interno contiene una serie di riferimenti che di fatto rappresentano una conferma di alcune specifiche di cui già  si aveva sparsa notizia. Una di queste è la presenza del supporto al GPS segnalata dal software GLL (Global Locate Library) che serve a gestire le funzioni A-GPS.

Questo particolare tipo di funzione (Assisted GPS) è spesso usata nei cellulari per consentire ai telefoni di agganciare rapidamente i satelliti ricorrendo ad una mappa della loro locazione in riferimento alla posizione della cella. Il risultato non è solo una più veloce attivazione del GPS ma anche un minore consumo della batteria. Da notare che questo non garantisce la presenza di un processore GPS in iPhone, ma solo la compatibilità  del firmware con la tecnologia A-GPS. In linea teorica Apple potrebbe anche non avere introdotto il chip ma solo aperto le porte al supporto del GPS attraverso moduli esterni, ad esempio, prodotti da terze parti o da Apple stessa. Ricordiamo che nei giorni scorsi si era avuta notizia da GigaOM di un accordo di Apple con Broadcom per l’acquisto di processori GPS, ma anche in quel momento non si era stati in grado di stabilire se i chip fossero per l’iPhone o per altri prodotti accessori nè se la richiesta di fornitura è stata inoltrata in tempo per l’iPhone che verrà  presentato lunedì o se è per future versioni.

Il firmware conferma anche la presenza dell’ormai noto chip base band Infineon PMB6952, detto anche S-GOLD3, un processore con supporto a sei tipi di banda differenti e alla tecnologia UMTS e HSDPA. Va annotato che S-GOLD3 per funzionare sulle reti ad alta velocità  giapponesi, e quindi per essere utile ai clienti di Softbank, dovrà  essere supportato da un coprocessore WCDMA, che funge da interprete per la tecnologia in uso nel paese asiatico.

Tra gli altri dettagli di interesse che confermano ulteriormente la presenza di una tecnologia HSDPA un amplificatore Murata LMRX3JCA-479, diversi moduli RF prodotti da Skyworks (Sky77427, Sky77414, Sky7713), una modulo di antenna Sony con switch GSM o UMTS e le funzioni di risparmio energia con la possibilità  di spegnere l’UMTS.

Per quanto concerne il processore principale, quello che gestisce l’intero funzionamento del telefono, nulla cambia. Si tratta dell’ARM 1176JZF da 620 MHz già  visto nell’attuale modello di iPhone,

Infine un dettaglio che sembra contribuire alla legittimità  di alcune indiscrezioni trapelate in passato. L’iPhone 3G viene identificato internamente come n82ap, un codice che era già  apparso in precedenza nel firmware 2.0 ma che nessuno era riuscito ad attribuire con certezza alla versione 3G di iPhone. Ricordiamo che l’iPhone Edge è denominato m68ap mentre l’iPod touch, classificato da Apple nella stessa categoria, è indicato come n45.

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