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Recensione Apple TV 4K: fantastica per gli utenti Apple, e ora completa per i videofili

4K è il suffisso “magico” che definisce l’ultima versione del Set Top Box di Apple: la scatola nera che non vuole essere soltanto l’ennesimo strumento per il noleggio o l’acquisto di film e musica ma il centro dell’universo Apple in casa vostra.

La prima stesura di questa recensione è di inizio Ottobre 2017. Da allora Apple TV 4K e Apple TV quarta generazione non hanno avuto alcun successore ma è cambiata, e pure tanto, l’interfaccia e si sono affacciati due nuovi servizi, disponibili dall’autunno 2019: Apple TV + e Apple Arcade. Nessuna novità invece per Siri in Italiano.

Interfaccia, telecomando e Siri che non c’è (ancora)

Grazie a tvOS e al rigido controllo delle direttive per le applicazioni, l’interfaccia passa da 1080p a 4K senza alcun problema e insieme alla potenza del processore A10 fusion rende la navigazione fluida come sempre anche con il telecomando Siri Remote che è esteticamente gradevole ma che con la sua simmetria e il fatto che si usa per lo più in un salotto al buio è facile da afferrare dal lato sbagliato.

recensione apple TV 4K

Apple ha cercato di risolvere il problema con un trucco: il tasto menù ora ha una sorta di anello bianco a rilievo che offre la conferma tattile di aver afferrato il telecomando dal lato giusto.

Purtroppo il tasto Siri in Italia funziona da semplice attivatore del menu di ricerca con input da tastiera ed è quindi impossibile impartire dei comandi vocali per cercare un attore, un film, un album o una canzone come possiamo fare, almeno per la musica, su iOS e macOS da Sierra in poi.

Interrogati su questo i responsabili ed esperti Apple che ci hanno presentato in anteprima Apple TV ci hanno riferito che l’azienda è alacremente al lavoro per portare l’interfaccia di Siri anche nella versione italiana ma si deve scontrare con il mix di lingue necessario per formulare la domanda in italiano con il soggetto in lingua inglese come per un titolo di album o un film con il titolo originale.

«Quel che stiamo facendo – ci è stato detto – è istruire Siri a comprendere l’inglese pronunciato dagli Italiani. Ci sono decine di persone che stiamo usando per questo scopo: è però molto complicato, perché ci sono numerosi modi di pronunciare la stessa parola inglese per uno che non è d madre lingua o che conosce l’inglese non bene, molti di questi modi sono anche anche lontane dalla maniera corretta. Questo, ovviamente, non è un problema solo degli italiani. Ma siamo impegnati in questo ambito molto seriamente e massicciamente, anche se non c’è una data precisa cui possiamo invitare a guardare»

Tornando alla navigazione tra le pagine e le liste, questa è molto fluida. Così fluido altrettanto fluido è il controllo della posizione lungo la timeline di un film: in questo il feedback tattile della superficie touch è un po’ “scivoloso” e poco preciso. Inoltre in alcune applicazioni come AirBnB la navigazione alto-basso delle gallerie sul touch non è così intuitiva e immediata come ci si aspetterebbe, ma non è chiaro se questo sia un difetto di programmazione dell’applicazione o un problema all’interfaccia della Apple TV.

Il telecomando è dotato di giroscopio ed è quindi un comodo strumento per giochi occasionali mentre per giochi arcade più impegnativi è consigliabile assolutamente l’uso di un Joystick o al limite una cover in silicone che aumenti un po’ il grip e la manovrabilità dell’oggetto. (ne parliamo nella nostra pagina dedicata agli accessori consigliati). Qui però siamo di fronte ad una problematica “di sistema” di cui diremo più avanti.

Che TV serve?

Ovviamente per sfruttare al meglio l’uscita video del nuovo dispositivo occorre un televisore 4K, possibilmente con HDR (disponibili attualmente nelle varianti HDR10 o Dolby Vision come vi spieghiamo su questa pagina) ma potete collegarci pure un monitor 4K con ingresso HDMI e amplificazione audio o anche un TV o un monitor a 1080P ma in questo caso avrete il meglio della velocità del processore ma non della risoluzione e potreste pensare invece ad una più economica Apple TV di quarta generazione (in vendita al momento a 159 Euro Iva Compresa).

Che cavo serve?

Mentre per Apple TV di quarta generazione è sufficiente un cavo HDMI qualsiasi, per Apple TV 4K vi serve un cavo con le specifiche 2.0 ma non preoccupatevi del costo basterà un semplice cavo con la dicitura “Hi-Speed” o “Hi-Speed With Ethernet” e potrete sfruttare già da subito le qualità del TV con 4K e HDR. In ogni caso è Apple TV 4K stessa che si occupa di controllare se il cavo è compatibile.Apple  vende su Apple Store e consiglia un cavo Belkin, ma noi abbiamo effettuato il test senza problemi con un normalissimo cavo Amazon Basics

La confezione

Abbiamo parlato di TV e cavo perché la prima è scontatamente assente dalla confezione mentre vi aspettereste di trovare il secondo al suo interno: purtroppo non è compreso nell’offerta di Apple e dovrete acquistarlo a parte con un esborso che va dagli 8-9 Euro su Amazon (con le specifiche di cui parlavamo sopra) ai  40 euro Euro per il Belkin su Apple Store.

Nella confezione troviamo, come mostrato nel nostro video di unpacking, il Box nero di Apple TV che ora ha delle aperture di ventilazione sul fondo e tre prese sul retro con Ethernet Gigabit, HDMI e presa di corrente in standard Philips a “8”. Del ventilatore e del ragioni per cui esiste, abbiamo detto nell’articolo in cui abbiamo presentato il disassemblaggio della Apple TV. Il processore è molto potente e ha bisogno di un raffreddamento per essere funzionale al massimo e a lungo, come nel caso della riproduzione di lunghi film in 4K.

E’ scomparsa la USB-C del modello precedente che permetteva il collegamento diretto al Mac e la registrazione di quello che avveniva sullo schermo: questo è dovuto probabilmente al pericolo che il sistema potesse in qualche modo permettere la copia dei contenuti oppure per l’impossibilità di gestire il flusso in 4K attraverso i modelli di Mac meno recenti.

Installazione facilitata o manuale

Al momento dell’accensione Apple TV vi chiede se volete effettuare una configurazione “manuale” o la più efficace e semplice configurazione automatica: basterà impostare il vostro iPhone o iPad sulla rete wireless a cui accederà la Apple TV e questa otterrà tutti gli accessi alla rete e le password Apple ID necessarie per farla entrare nel vostro ecosistema Apple. L’operazione richiede solo pochissimi minuti ed evita l’inserimento di codici e lettere con la tastiera virtuale disponibile sullo schermo.

Se non avete un iPhone o iPad già pronti o volete utilizzare un account diverso (magari per una ATV da installare in ufficio) potete procedere all’installazione manuale.

Come funziona Apple TV con gli standard HDR?

Una volta settata Apple TV cerca di capire con che tipo di TV ha a che fare e se può attivare l’opzione HDR… anche qui tutto avviene in automatico e in pochi secondi. Il TV LG Oled con cui la stiamo testando viene riconosciuto e la modalità HDR attivata regolamxnet. Anche con un Samsung di un paio di anni fa, nessun problema nel riconoscimento delle specifiche del TV.

Su questo aspetto c’è una osservazione da fare e riguarda in generale tutte le prestazioni del dispositivo in campo video, condizionate dalla scelta di Apple di gestire l’HDR e tutti i contenuti, anche quelli 1080p, con una frequenza di 60Hz e risoluzione 4K. Tutto quel che passa da Apple TV 4k viene quindi “upscalato” alla frequenza e alla risoluzione maggiore possibile trasformando anche ad esempio i contenuti Dolby Vision che dovrebbero essere gestiti sugli OLED LG del 2016 a 30Hz in un HDR “personalizzato” da Apple a 60Hz.

Apple sostiene che questa scelta evita problemi di flickering sull’interfaccia e sui giochi ma il comportamento più corretto sarebbe quello di “switchare” alla frequenza giusta in funzione della modalità HDR del film e della TV visto che è compatibile sia con HDR10 che con Dolby Vision: l’utilizzatore alla fine non sa veramente se il bilanciamento delle luci è esattamente quella che voleva il regista o quello che ha calcolato Apple.

Se andiamo a vedere i settaggi video troviamo che in realtà si possono impostare manualmente quelli corretti per il TV e il film che andiamo a riprodurre (ad esempio Dolby Vision a 30Hz) ma questo non è sicuramente alla portata di tutti gli utenti ed è comunque scomodo anche per i videofili. [Aggiornamento: con tvOS 11.2 è stato risolto con due nuove voci di menu che automatizzano frame rate e dinamic range alla migliore condizione].

In più c’è da notare un’altra notevole mancanza: non esiste, a meno che non si trovi un trucco particolare, la possibilità di conoscere la risoluzione e il bitrate corrente dello streaming video e questo impedisce di controllare quanto sia effettiva la capacità di “caching” della memoria interna.

Velocità minima e prestazioni di streaming nel nostro test

Mentre la qualità delle foto che inviamo alla TV è indiscutibilmente di alto livello (ma lo schermo interno di iPhone 8 ha una gamma tonale talmente elevata che neppure l’OLED riesce a stargli dietro visto che esalta le alte luci) la questione che assilla il possibile utente di un srvizio in streaming (Apple TV non salva i film noleggiati o acquistati nella memoria interna) è: la mia banda in ingresso e la rete interna di casa saranno in grado di gestire il flusso da 15Mbps che Apple richiede per una visione ottimale dei contenuti 4K? E quando la velocità è più bassa avro’ degli insopportabili stop al caricamento del film?

Noi abbiamo fatto un test con una rete Wil-fi da 8Mbps e una da 20Mbps e dobbiamo dire che mentre con la prima non abbiamo avuto alcun intoppo con la seconda non ci sono state interruzioni o attese per il caching: analogamente a quanto avviene per Netflix lo streaming sembra di tipo “adattivo”: in pratica quando la banda è bassa e la cache non si è riempitita la risoluzione semplicemente si abbassa e il sistema cerca di rimediare con un upscaling.

kingsman nella recensione Apple TV 4K

Per il nostro test con 8Mpbps abbiamo acquistato Kingsman: Secret Service, un film da due ore che è stato tra i BlueRay 4K di riferimento dei mesi scorsi e che se anche si tratta di una matrice FullHD upscalata a 4K ha una qualità nellla gestione delle luci veramente notevole e un basso livello di artefatti.

Dobbiamo dire che solo in due o tre scene il livello qualitativo era evidentemente sotto il full HD mentre in un buon 5% del film oscillava tra il full HD e il 4K: in ogni caso anche a questa velocità “ridotta” il film era del tutto godibile. Non fatene comunque una regola: per godersi al meglio e al massimo un film un 4K la regola dei 15Bps è assolutamente da seguire e se non potete averli in casa o nella postazione della vostra Apple TV 4K non vale la pena di acquistarla per questo scopo primario. Ottima anche la qualità di un film come Logan con dettagli e contrasti nelle scene più suggestive che rendono bene l’atmosfera cupa del soggetto.

Le richieste di banda per il 4K sono però un limite della Apple TV. Infinity e Chili,  due pionieri in questo ambito, hanno richieste molto più basse: 10 Mbps per Infinity e addirittura 8 Mbps per Chili, anche se è vero che Netflix le ha molto più alte (25 Mpbs)

E gli audiofili? E’ arrivato anche Dolby Atmos

Se siete tra gli incontentabili o semplicementi tra gli appassionati di home cinema a cui non basta un piccolo impianto 5.1 anche qui dovrete un po’ soffrire: Apple TV 4K non va oltre il 5.1 e non è compatibile con Dolby Atmos anche se Apple ha promesso che porterà questa opzione sul suo set top box in un prossimo futuro.

Aggiornamento: Apple supporta Dolby Atmos a partire dalle versioni di tvOS diponibili da Settembre 2018.

Quale l’offerta disponibile in Italia?

Apple TV si presenta con una discreta scelta di titoli in 4K per il noleggio e la vendita tra cui alcuni titoli usciti da poco dalle sale: il prezzo di acquisto di molti di questi in versione 4K è intorno ai 13.99 euro; se facciamo un confronto con i titoli di Google Play vediamo che il prezzo per un titolo 4K è lo stesso di un film Full HD della concorrenza. Per il noleggio abbiamo ad esempio un prezzo di 4.99 Euro per Wonder Woman in 4k contro il costo di 4.90 per l’HD di Sky (per i NON abbonati Cinema che invece hanno uno sconto di 1 euro). In queste ore uno dei più bei film Marvel degli ultimi tempi, “Logan“, viene offerto a 9,99 euro per l’acquisto della versione 4K HDR.

C’e’ da dire che Apple fa un buon regalo ai suoi clienti abituali: tutti i film precedentemente acquistati in versione HD saranno disponibili senza sovrapprezzo in versione 4K quando questa si renderà disponibile nel magazzino di film di Cupertino con una importante eccezione: i film di Disney (ma anche Marvel e Lucas Art che fanno parte del gruppo) non sono disponibili al momento in 4K.

Per quanto riguarda lo streaming con applicazioni di terze parti è presente fin da subito Netflix e arriverà, probabilmente entro la fine dell’anno, l’app di Amazon Prime Video. Come già detto se il vostro TV ha già le applicazioni dedicate è meglio utilizzarle per gestire al meglio l’HDR ma Apple TV è in grado di riempire i “vuoti” di TV meno attrezzati o di monitor 4K con audio.

Per gli utenti Youtube c’è un serio problema visto che i filmati 4K utilizzano un filmato di compressione proprietario e Apple TV non è in grado di gestirli e si limita ad upscalare la versione da 1080p. Perché Apple abbia deciso di non supportare il Codec V9 di  Google, costante sia gratuito è un mistero.Per la stessa ragione, mancanza di questo Codec, neppure Safari su Mac supporta il 4K di YouTube

Videogiochi con la potenza di A10X Fusion

La Apple TV 4K ha un processore molto potente, almeno se comparato con la concorrenza diretta. Si tratta del ben noto, perché già visto su iPad Pro, A10X Fusion. Questo chip ha prestazioni elevate che Apple non vorrebbe sfruttare unicamente per riprodurre video in 4K o gestire più fluidamente l’interfaccia, ma per indurre gli sviluppatori ad investire sulla piattaforma per renderla attraente come una console “casual”.

Nel corso della presentazione alla stampa europea della Apple TV 4K abbiamo avuto modo di vedere una demo di due nuovi giochi che stanno per arrivare su App Store: Sky, sviluppo da ThatGameCompany, lo studio dietro a Journey, che sarà, almeno inizialmente, una esclusiva per il mondo iOS e Apple TV, e Inside, creato da PlayDead, lo sviluppatore di Limbo.

Sky, dimostrato anche durante il Keynote di Tim Cook, è un gioco ad esplorazione libera, di ambientazione fantasy che per colori, fluidità e resa del 3D, non ha nulla di che invidiare a giochi per piattaforma della stessa categoria.

Lo stesso si deve dire di Inside, non una novità assoluta (è disponibile da tempo per console) che non ci è parso molto diverso, anzi ci è parso identico, a come esso appare su PlayStation. Anche se non abbiamo potuto usare in maniera diretta i due giochi, la dimostrazione è stata convincente e conferma la tesi di Apple secondo cui la potenza della Apple TV è sufficientemente elevata per soddisfare le esigenze degli sviluppatori che volessero creare giochi sofisticati e graficamente complessi.

Questo però dimostra unicamente che ci sono solide basi hardware nella Apple TV 4K, la risposta a se questo possa, da solo, scatenare una vera e propria corsa degli sviluppatori però deve essere lasciata in sospeso. Il fatto che per ora abbiamo visto solo due sviluppatori interessati a creare titoli nativi per Apple TV 4K, si connette inesorabilmente alle dichiarazioni mai materializzatesi, di Eddie Cue, che aveva annunciato magnifiche sorti per la Apple TV nel campo dei giochi. Questo è avvenuto per numerosi motivi, alcuni  dei quali sono intersecati con la cultura di Apple nel settore e alcuni dipendenti dal sistema Apple.

Ad esempio, la Apple TV continua a mancare un controller dentro alla scatola. Il telecomando con i suoi 6 tasti offre funzioni basiche, e una ergonomia, come detto sopra, discutibile;  per incentivare i giocatori, dicono tutti i principali osservatori ed esperti del settore, ci vorrebbe un controller dedicato che Apple non fornisce nella confezione. E questa situazione non cambia con la Apple TV 4K. In più gli sviluppatori hardware sono scarsamente motivati a lanciarsi nell’ingegnerizzazione di dispositivi di input a fronte di un interesse ancora tutto da dimostrare da parte degli sviluppatori software.

Parlando di Apple TV 4K è bene precisare che al momento non ci sono giochi disponibili che siano nativi per 4K né in 4K HDR e il fatto che la Apple TV 4K upscali tutto a 4K in maniera automatica, potrebbe essere uno svantaggio da questo punto di vista, poiché gli sviluppatori potrebbero avere meno urgenza nel creare giochi nativi. Non è poi chiaro quanto lavoro sia necessario per rendere i giochi nativi e se sia, quindi, economicamente conveniente convertire r ottimizzare i giochi per la nuova Apple TV.

Novità Autunno 2019: arriva Apple Arcade!

L’arrivo di Apple Arcade con la disponibilità di 100 e più giochi di primo livello con un abbonamento mensile da 4,99 Euro che si può disdire in qualsiasi momento ha giovato più di tutti ad Apple a TV e Mac: grazie alla portabilità facilitata tra una piattaforma Apple e l’altra introdotta con iOS 13 e tvOS 13 ora è più semplice gestire i giochi su diversi formati di schermi e interfacce (si pensi alla diversità dello schermo touch di iPad e iPhone, gestione con il mouse su Mac e telecomando/controller di Apple TV).
La schiera di giochi è in continuo aumento e rende ancora più interessate Apple TV e Apple TV 4K come piattaforma di gioco: anche se non siamo ai livelli di una PS4 ed una XBox ci sono molto titoli divertenti e si può pure usare un controller delle due Console sopra citate oltre che Joystick di terze parti (trovate i riferimenti nella nostra guida ai migliori accessori per Apple TV).

In ogni caso per tutti i dettagli sui giochi disponbili su Apple Arcade vi rimandiamo alla nostra sezione dedicata.

Le App per lo streaming di film e dei vostri contenuti

Nella recensione Apple TV seconda parte ricominciamo dalle App: tra le tante studiate apposta per il dispositivo la fanno  ovviamente da padrone quelle per lo streaming con Netflix (per i film originali e di terze parti con abbonamento mensile ovviamente ora con HDR e 4K) e RaiPlay per rivedere le trasmissioni della Rai in differita. Mancano all’Apple Infinity e sopratutto Amazon Prime che ha notevoli contenuti in 4K come le serie prodotte diretttamente e che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

C’e’ poi l’accesso a Vevo, a Vimeo ai canali specializzati di RedBull, Artè e produttori di contenuti video originali o tematici.

Dalla quarta generazione in poi Apple TV ha aperto le porte anche ad altri software per lo streaming e non mancano App come Plex in grado di collegarsi ai vostri archivi ospitati in rete su NAS: è infatti impossibile sfruttare la memoria interna per ospitare archivi diversi dalle App.

Abbiamo già parlato nella prima parte dei giochi ma su Apple TV troviamo anche applicazioni per il fitness, guide per la cucina e tanto software education originale oppure trasposizioni da app per iPhone e iPad.

Manca purtroppo un browser per internet ma a questo si rimedia con il mirroring dal vostro iPhone o iPad con Airplay (che vedremo sotto).

Una opzione che compare nell’ultima versione di tvOS è quella di mantenere “sincronizzati” gli schermi di accesso di diverse Apple TV che potreste avere in casa: potete passare da una all’altra senza difficoltà nel trovare le app sempre nella stessa posizione.

Novità Autunno 2019: Apple TV+

Apple fino alla fine del 2019 ha sempre venduto o noleggiato direttamente film attraverso la sua piattaforma ma non ha mai prodotto e distribuito in streaming contenuti di propria creazione: le cose sono cambiate con l’arrivo di Apple TV+, piattaforma di streaming che usa Apple TV 4 e 4K (l’hardware) come sistema di distribuzione principale ma non disdegna le App smart di TV com quelli di Samsung o Amazon Fire TV. Questa “universalità” sminuisce un po’ il valore di Apple TV (hardware) rispetto ad altri veicoli di distribuzione ma Apple ha bisogno di un ritorno degli investimenti nella produzione di serie e film speciali. Vi raccomandiamo di dare un’occhiata alla nostra sezione speciale su Apple TV+ per conoscere tutte le novità in merito.

All’interno di questa recensione possiamo dirvi che il nuovo “canale” è perfettamente integrato nell’interfaccia e che forse resta molto facile passare da un contenuto in streaming per cui si è abbonati (la quota è di 4,99 € al mese con il primo mese gratis) a quelli a pagamento (i film e le serie disponibili per acquisto o noleggio).

Accesso all’ecosistema Apple: leggiamo i contenuti di Mac, iPhone, iPad, iCloud

Tutti gli archivi audio foto e video dell’ecosistema Apple sono consultabili da Apple TV sia che risiedano su iCloud che nella memoria del vostro Mac a cui si accede da una apposita sezione “Computer”: se avete classificato i vostri archivi con iTunes avrete accesso a tutte la canzoni convertite da vostri CD o acquistate definitivamente su iTunes Store ordinate per artista, album etc. Se poi siete iscritti ad Apple Music avrete l’accesso dal TV di casa a tutte le canzoni del catalogo Apple, alla radio dedicata e alle proposte di Apple tagliate su misura dei vostri gusti ma sopratutto alla capacità di compiere veri e propri viaggi nella storia della musica più recente o datata con l’ascolto di brani di buona qualità.

Per le foto l’accesso è ovviamente a quelle custodite iCloud e pure agli album ma ci sono applicazioni anche per accedere alle gallerie Flickr o sistemi di raccolta foto meno noti.

Airplay: inviamo i contenuti ad Apple TV 

Ma tutto quello che Apple TV non può andare a pescare sul vostro Mac, sui vostri archivi in rete su NAS o direttamente sugli archivi condivisi sul web potete inviarglielo voi dall’esterno attraverso Airplay che non è soltanto una funzione di mirroring dello schermo di iPhone, iPad e pure di Mac ma anche un canale in ingresso di informazioni alla risoluzione più alta possibile sulla vostra TV e così potete avere il TV di casa come “estensione” (e non mirroring) del vostro Mac o come schermo principale per alcuni giochi mentre quello di iPhone e iPad funziona da sistema di controllo.

Non dimentichiamo inoltre che se avete un impianto di amplificazione collegato alla vostra TV potete sfruttare Apple TV come ponte per trasmettere la musica che avete su iPhone direttamente sull’impianto e pure in contemporanea con altre casse Airplay creando un sistema multiroom facilmente controllabile da Mac (attraverso iTunes). Con l’arrivo di Airplay 2 forse questa controllo potrebbe migliorare ma già da oggi possiamo sfruttarlo per una notevole serie di opzioni.

Tra l’altro da tempo Airplay ha pure la capacità di trasmissione diretta e non occorre quindi un router intermedio a fare da ponte tra Apple TV e il vostro dispositivo iOS: potete quindi utilizzarli per sessioni di proiezione con Apple TV vicino al proiettore o al TV e il vostro iPhone o iPad (o pure Mac) per trasmettere le slide in wireless allo schermo.

Apple TV ha anche una schermata di accesso che potete mostrare a chi frequenta il vostro ufficio per fornire le informazioni di collegamento anche ad una eventuale rete interna per gli ospiti e potete anche proteggere il mirroring con un password che può evitare intrusioni e scherzi di malintenzionati.

Tutte queste funzioni sono disponibili anche su Apple TV di quarta generazione ma Apple TV 4K aggiunge la qualità e la risoluzione superiore alle capacità di base.

Il ponte per la domotica di Apple tra casa vostra e il mondo: Homekit

Come abbiamo visto giusto un anno fa Apple utilizza Apple TV come un ponte verso l’esterno dei dispositivi che avete in casa con tecnologia Bluetooth e Wi-Fi: per il Wi-Fi basta un buon router che copra la casa mentre per il Bluetooth la periferica deve essere nel raggio di circa 9 metri. Se avete una grande casa e molte periferiche Bluetooth potrebbe essere necessario installare più di una Apple TV ma non devono essere tutte 4K o da 64 GB, per completare la rete potrà bastare il modello di quarta generazione che ha il vantaggio di avere un prezzo ridotto dopo l’uscita del modello 4K.

Apple non ha ancora pensato a realizzare una applicazione “Casa” per Apple TV. Mentre nei paesi anglosassoni si può ottenere il controllo utilizzando i comandi vocali di Siri, in Italia la funzione non è stata ancora implementata: dall’altra parte qualsiasi applicazione che utilizza il supporto per sviluppatori Apple è in grado di accedere, con il vostro permesso, ai dati della vostra abitazione ed è su questo presupposto che lo sviluppatore della App Looming ha reso possibile un controllo da telecomando sia delle vostre scene preferite che delle telecamere homekit: nel nostro caso lo abbiamo testato con una D-Link Omna di cui vedrete la recensione su queste pagine nelle prossime ore. Non è tantissimo ma almeno possiamo goderci l’attivazione delle scene nella zona TV e lo spegnimento delle luci nel resto della casa o il lusso di controllare che succede in un’altra zona della casa.

La App per la domotica e la sorveglianza

Se non avete periferiche Homekit ma semplicemente telecamere o termostati collegati al Wi-Fi ci sono una marea di applicazioni che vi permettono di usare la vostra Apple TV come un sistema di sorveglianza della casa o di accesso a Cam esterne collegate in rete. C’è pure una applicazione creata da uno sviluppatore italiano che permette di usare qualsiasi iPhone o iPad con iOS 9 (da iPhone 4S, iPad 2 o iPod touch 4G) in su come “telecamera” per controllare la casa attraverso la sua dotazione di ripresa.

Noi abbiamo trovato comodissime sia quelle per gestire la telecamera Home di Nokia che il sistema senza file Arlo di Netgear ma sempre più aziende come Nest ad esempio permettono di integrare controlli di sicurezza e regolazione della temperatura su Homekit.

Siri Remote, telecomandi programmabili, Joystick e il controllo integrato in iOS 11

E’ nascosto alla vista ma nel frontale di Apple TV c’è oltre al led bianco che ne segnala il funzionamento, anche un ricevitore IR che permette a qualsiasi telecomando con questa caratteristica di controllare la navigazione nell’interfaccia come accadeva nelle versioni fino alla terza generazione.

La programmazione è molto semplice del tipo “punta e registra” e si potranno gestire anche le funzioni di avanzamento veloce, comode per film e musica.
Apple ha sempre fornito gli utenti di iPhone, iPad e iPod touch di una applicazione per il controllo remoto via Wi-Fi di Apple TV ma con iOS 11 questa è direttamente incusa nelle opzioni del Centro di Controllo: l’accesso è immediato e puo’ risolvere il problema di reperimento del telecomando che, piccolo com’è, finisce piu’ o meno sempre nelle pieghe del divano.

Non dimentichiamo infine che il telecomando di Apple TV può essere configurato per togliere dallo stop il set top box di Apple e accendere il TV allo stesso tempo regolandone anche il volume: in pratica se i vostri contenuti preferiti passano tutti per il mondo Apple non dovrete prendere più in mano il telecomando del TV oppure potete programmare il telecomando del TV per non dovere utilizzare il Siri Remote tranne che per i giochi.

Infine non dobbiamo dimenticarci dei controller gioco: non ne viene fornito alcuno in dotazione ma Apple raccomanda e vende nei suoi negozi il completo SteelSeries Nimbus che trovate anche nella nostra lista di accessori Apple TV consigliati.

Cosa manca?

In italia manca (a Novembre 2018) come dicevamo nella sezione dedicata a Homekit il controllo attraverso Siri ed è un vero peccato visto che Apple è arrivata per prima nel nostro paese per l’integrazione tra i comandi vocali e la domotica senza strani accrocchi. Purtroppo la necessità di integrare la ricerca sui negozi di film e musica per l’acquisto sta bloccando l’implementazione di Siri per Apple TV nel nostro paese su questo versante.

Se dobbiamo invece riferirci alla confezione diciamo che manca un cavo HDMI: apple costringe a comprarlo a parte ma l’investimento non è così esagerato: basta un semplice cavo con la dicitura High Speed prodotto negli ultimi anni e saremo sicuri che tutto il segnale 4K HDR verrà gestito senza problemi anche grazie al test che Apple TV fa sulla connessione. Per gli accessori aggiuntivi vi rimandiamo all’articolo di Macitynet preparato qualche mese fa per la generazione di Apple TV precedente e tutt’ora validissimo visto che fattore di forma e accessori di base sono gli stessi del modello precedente.

 

Conclusioni 

Per il videofilo che ha a sua disposizione un TV Smart recente dotata di 4K con capacità HDR o Dolby Vision o meglio ancora un TV OLED, Apple TV è un oggetto, grazie ai recenti aggiornamenti completati a Settembre 2018 su gestione HDR e Dolby Atmos,  riuscito a pieno.

La mancanza delle modalità audio top sarà allo stesso modo una delusione per i videofili che per il momento non possono avere Dolby Atmos (ma Apple promette che arriverà) ma dovranno “accontentarsi” del suono 5.1.

Non va neppure dimenticato che per qualche ragione (sia essa politica o tecnica, visto che si parla di un servizio di Google e tecnologie Google) Apple Tv 4K non supporta la maggior fonte di video in 4K al mondo, ovvero YouTube. Questa è una lacuna importante e un problema molto serio, teoricamente risolvibile, ma che fino a quando e se non ci sarà un upgrade software, potrebbe essere un fattore disincentivante all’acquisto dal part del grande pubblico.

Per quanto riguarda i giochi, anche se è sparita la possibilità di registrazione diretta sul Mac che forse poteva far comodo a qualche Youtuber il guadagno ottenuto con la presenza del processore A10 Fusion di iPad Pro e l’uso di Metal porta a risultati da piccola console che merita l’upgrade dal piccolo telecomando in dotazione ad un Joystick più completo; questo forse non trasformerebbe la Apple TV 4K in una console dal mattino alla sera, ma potrebbe migliorare il suo appeal come piattaforma per il gioco, cosa che oggi, nonostante il lodevole impegno di Apple, è ben distante dall’essere.

Sotto questi due aspetti Apple TV deve combattere sia con le console come PS4 e X BOX One che nascono per i giochi ma che possono trasformarsi in ottimi strumenti per lo streaming e soprattutto con le applicazioni “native” delle TV più recenti che pur non essendo dotate di una grossa cache si adattano con più facilità alle diverse configurazioni del materiale originale.

Non dobbiamo però dimenticare che prima di tutto Apple TV  è una piattaforma per utenti Apple che si concentra sui servizi Apple. Da questo punto di vista il fatto che porti a tutti e facilmente i film iTunes in 4K il cui costo è il più basso che abbiamo mai visto sul mercato, è una porta di accesso importante per popolarizzare questo formato video. In più è uno strumento, grazie alla interfaccia semplice, fluida e intuitiva, davvero alla portata di tutti, che cancella complicazioni e punti interrogativi che inevitabilmente sorgono quando si parla di questioni complesse e arcane com il 4K e l’HDR, oltre ad essere un sistema completo per l’ecosistema Apple, dai giochi alla musica.

L’aspetto di maggior portata da tenere in considerazione nel giudizio (non) finale della Apple TV 4K è che si tratta di un prodotto destinato ad evolversi  anche mediante costanti aggiornamenti software e che Apple ora sembra avere abbandonato il netto tanto caro a Jobs che la definiva “un hobby” e quindi sta facendo seriamente anche nel procura e creare contenuti.

Infine se avete un minimo di interesse per la domotica e usate dispositivi di Cupertino è un ottimo sistema per allargare il “controllo fuori casa della vostra casa”. Tutte queste considerazioni sono valide anche per il modello base (quarta generazione ancora in vendita nel modello da 32 GB a 159 Euro)  ma la nuova Apple TV 4K aggiunge con l’extra di un prezzo maggiore ancora più potenza per giochi ed elaborazioni video ed una uscita ad altissima risoluzione per stare al passo con contenuti sempre più facili da trovare.

A questo punto e in conclusione il vero limite di Apple TV 4K è il prezzo dell’hardware se la si prende come semplice dispositivo per il video. 200 euro non sono molti di per sé, specie se si considera che chi la comprerà avrà già ritenuto di poter investire 1000 euro (almeno) in un TV K4 HDR e probabilmente 1000 euro in un telefono Apple e 2000 (almeno) in un portatile Apple, ma lo sono al confronto con il resto del mercato dei concorrenti che, per quanto di qualità inferiore, offrono più opportunità di accesso a contenuti in 4K, a cominciare da YouTube. Senza contare che, iTunes escluso, tutte le TV oggi danno praticamente le stesse opportunità di vedere servizi come Netflix e Amazon; anzi alcuni servizi come Infinity, un leader in Italia, non hanno alcuna applicazione per Apple TV, ma sono disponibili su tutti i TV

[usrlist Design:4.0 Facilità-d’uso:5.0 Prestazioni:3.0 Qualità/Prezzo:3]

Pro:

  • L’ideale per l’utente Apple
  • Facile da mettere in servizio
  • Interfaccia semplice da usare
  • Il più economico sistema di avere film in 4K in casa
  • Molto più che un semplice media extender
  • Punto focale per la domotica di Apple

Contro:

  • Scarso appeal per l’utente non Apple
  • Costosa in rapporto ai concorrenti
  • Rigida nella configurazione
  • Immatura come piattaforma di gioco
  • Manca l’accesso a YouTube in 4K – dovete usare l’applicazione della smart TV

Prezzo al pubblico
Apple TV 4K 64 GB a 219 Euro (Iva compresa), Euro Apple TV 4K 32 GB a 199 Euro (Iva Compresa), Apple TV 32 GB a 159 Euro (Iva Compresa) su Apple Store.

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