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Recensione Asus ZenScreen Duo, il monitor doppio che triplica la produttività

La nuova proposta di Asus per i monitor portatili via USB-C si chiama Asus ZenScreen Duo e il suffisso “Duo” racconta esattamente di che cosa di tratta. Un monitor doppio, pieghevole, collegabile al computer via USB-C e perfetto per chi ha bisogno di tanto spazio anche quando è fuori sede.

L’abbiamo provato in un viaggio di lavoro a Venezia, scoprendo diversi piacevoli aspetti e qualche (ovvia) attenzione, per un prodotto che potrebbe trovare il suo ruolo in un mercato molto aperto.

La giardinetta dei monitor portatili

Anche se la proposta di Asus ZenScreen Duo è data da due monitor distinti, legati da una comoda cerniera, la praticità di un prodotto simile appare chiara solo una volta provato per davvero in una realtà produttiva.

Recensione Asus Zen Screen Duo, il monitor doppio che triplica la produttività - macitynet.it
Asus ZenScreen Duo, qui in una scrivania arrangiata in fuorisede durante il viaggio di prova – macitynet.it

Di questo prodotto ne avevamo già parlato qui a Macitynet, annunciando il suo arrivo nel mercato, che seguiva quello di un altro monitor portatile, più classico, che comunque ci era piaciuto tanto (e che abbiamo recensito qui).

Ma il Duo è, per natura e per utilizzo, molto diverso anche da come lo si aspetta: non è ovviamente un monitor per tutti, si tratta di un prodotto verticale che offre una gran comodità ma che va preso in considerazione solo nel giusto contesto.

Un po’ come una auto station wagon, o “giardinetta” per i più romantici, che va considerata solo se l’esigenza di avere un grande bagagliaio è vitale per chi guida, altrimenti meglio una berlina, magari sportiva (come quella che abbiamo recensito qui).

Recensione Asus ZenScreen Duo, il monitor doppio che triplica la produttività - macitynet.it

Poi, come vedremo, lo spazio in un display non è mai troppo, più se ne ha meglio è, ma è bene capire che cosa significa avere un prodotto del genere, con i suoi incredibili vantaggi e qualche inevitabile compromesso.

La scatola

La confezione è sobria ma ben curata: all’apertura, oltre al display vero e proprio, c’è uno scomparto in cartone nero che accoglie tutti i cavi: due cavi con connettore USB-C più un cavo HDMI/MiniHDMI e un alimentatore, che come vedremo può far molto comodo.

Nella confezione trova posto anche una borsa, di colore grigio con inserti in gomma piuma, comoda per il trasporto anche se il monitor, delle dimensioni di un laptop, da chiuso è facilmente trasportabile anche da solo.

Asus ZenScreen Duo

Dal punto di vista costruttivo, Asus ZenScreen Duo è un monitor portatile pieghevole a 360° con doppio display OLED da 14 pollici, con risoluzione 1920×1200 per pannello (rapporto di aspetto 16:10), che può arrivare a 1920×2400 utilizzandolo a piena estensione.

Le dimensioni sono di 31.9 x 21.2 x 1.5 cm, per un peso di 1,07 Kg, con una superficie esterna realizzata in plastica rigida, con piedistallo integrato in uno dei lati.

Il pannello, da 14” nel nostro caso, offre una superficie antiriflesso con tecnologia OLED, un Pixel Pitch di 0,160 mm.

Le caratteristiche del pannello sono da prima fascia: 500 cd/㎡ di Brightness, 100% di DCI-P3, 1.000.000:1 di contrasto, 1ms il tempo di risposta e un refresh rate di 60 Hz, con supporto a HDR10.

Sulla carta, il monitor è ben più che capace per l’uso da ufficio, ha ampie velleità in ottica grafica e non è male neppure come monitor da gaming, anche se in questo caso non per uso spinto (più che altro la frequenza a 60 Hz è limitante, ma andare oltre avrebbe significato incidere sulla richiesta energetica, già al limite).

Uno dei due lati, quello con lo stand nel lato postariore, fa anche da “cervello” per entrambi, ospitando tutti i connettori, che sono 2 USB-C per il passaggio dati (uno per monitor), 1 USB-C per l’alimentatore esterno, 1 miniHDMI, un piccolo cursore per il menu OSD, due pulsanti funzione e un connettore di sicurezza.

La cintura centrale è assicurata da due viti integrate poste sulla parte laterale della piega: il movimento è ottimo e sicuro e il monitor resta nella posizione scelta senza problemi. Nessun supporto per l’audio, invece, che è lasciato al computer principale.Recensione Asus Zen Screen Duo, il monitor doppio che triplica la produttività - macitynet.it

Collegamento

Collegare l’Asus ZenScreen Duo ad un computer è una operazione non banale, perlomeno la prima volta: diversamente da altri “semplici” monitor USB-C, qui serve prima capire come funziona e come ottimizzarne la resa.

Le modalità d’uso sono quattro: con la Mirror Mode lo schermo offre lo stesso segnale, duplicato, il che è utile mettendo il monitor piegato a libro, in modo che un potenziale utente seduto di fronte a noi veda quello che vediamo noi. Questa modalità può essere utile in un ufficio al pubblico, in una fiera, quando dobbiamo interagire con molte persone, mostrando lo schermo.

La modalità Extended mode permette di utilizzare i due monitor come se fossero la naturale prosecuzione del monitor integrato del computer, quindi come monitor 2 e 3, indipendenti e con posizioni e risoluzioni diverse: i due monitor rispondono ai due connettori USB-C del computer.

La modalità Split consente di unire in modo logico i due pannelli come si trattasse di un unico pannello fisico, tipicamente verticale, come se fosse un grade unico secondo monitor. Questa modalità può essere sfruttata anche in orizzontale, agendo nel pannello Monitor del sistema operativo e ruotando il display.

Infine, la modalità Indipendent mode, simile per certi versi alla modalità Extended, permette di usare i due monitor in modo distinto, qui unendo anche il segnale HDMI.

Recensione Asus Zen Screen Duo, il monitor doppio che triplica la produttività - macitynet.it
i due cavi USB-C hanno un connettore dritto e uno a gomito ciascuno, ma sono reversibili

La scelta della modalità in cui usare il doppio monitor è essenziale per capire e occupa la fase iniziale di configurazione, dove l’utente deve capire come gestire al meglio una versatilità a cui, normalmente, non si è abituati.

Grande attenzione deve essere posta all’alimentazione: due schermi esterni consumano un bel po’ di energia e un solo cavo non è assolutamente sufficiente per usarli entrambi, nelle prove abbiamo sempre usato due cavi USB-C collegati alle porte dei computer, oppure un cavo USB-C per la porta dati e un altro cavo ad un alimentatore esterno.

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Una delle modalità, Mirror, permette la duplicazione del segnale nel primo monitor al secondo, in modo che posizionando Asus ZenScreen Duo come un libro, sia l’utente che il suo interlocutore possano vedere lo stesso segnale

Infine, anche la compatibilità deve essere controllata prima di effettuare l’acquisto: non tutti i computer supportano l’uso esteso di tre pannelli display via USB-C.

I MacBook Air M1 o M2 non lo fanno, per esempio, mentre il MacBook Air M3 lo fa solo chiudendo il coperchio (modalità clamshell), nessun problema con M4. Ci sono problemi al terzo monitor anche con MacBook Pro con M1, nessuno invece con M2 Pro e successivi.

Nel mondo PC la scelta è così variegata che è impossibile fare una classificazione, quindi suggeriamo di fare le eventuali prove: noi l’abbiamo provato con un Samsung Galaxy Book 5 Pro senza problemi.

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Ovviamente i display si possono usare sia in orizzontale che in verticale

Prova su strada

L’uso del monitor prevede una prima fase in cui non solo lo si prova, ma si cerca di capire quale è la migliore soluzione per ottimizzarne la resa, poiché le varie modalità sono molto diverse l’una dall’altra.

Probabilmente senza volerlo, Asus ZenScreen Duo accentua molto le differenze tra le piattaforme macOS e Windows: ad esempio, i MacBook Pro hanno tre connettori Thunderbolt/USB-C, quindi è facile connettere il monitor ai primi due e l’alimentazione al terzo (l’uso del computer con due display esterni riduce molto la durata della carica della batteria, se usate il computer senza alimentazione).

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Da chiuso, Asus ZenScreen Duo sembra proprio un computer

I MacBook Air, così come la maggior parte dei PC, offrono tipicamente due connettori Thunderbolt/USB-C il che limita l’uso diretto del monitor in alcune modalità, se non nello Split Mode (che usa un solo connettore USB-C per i dati), usando un alimentatore esterno.

L’alternativa è quella di usare il connettore HDMI per i computer che hanno questo connettore integrato oppure con un HUB esterno, meglio se alimentato, nel nostro caso abbiamo effettuato qualche prova con Caldigit Element 5 Hub senza problemi. Il consiglio però è quello di optare per un HUB di fascia premium, perché qui la sofisticazione è accentuata, probabile che diversi HUB di fascia economica non reggano le esigenze energetiche, tutt’altro che da sottovalutare.

Considerata l’esigenza dei due cavi, tre in alcuni casi (se si usa la porta HDMI), viene da se che per l’uso ottimale dell’Asus ZenScreen Duo serve una scrivania spaziosa.

Il termine spaziosa qui è usato in senso generico e sta a indicare una scrivania dove ci possa stare il computer e il monitor, più lo spazio per i cavi di collegamento e, possibilmente, l’alimentatore o l’HUB: questo include per esempio molte scrivanie di Hotel e sale conferenze, uffici o postazioni da fiera, mentre esclude categoricamente di poter usare il display in treno, in aereo, in auto o in generale dove la mobilità è prioritaria.

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La modalità Split divide il segnale nei due monitor, in modo che per il sistema operativo sia un unico monitor verticale (che può essere ruotato di 90° all’occorrenza)

Questo non solo per lo spazio, ma anche perché per la connessione e preparazione serve un certo tempo.

Questa modalità, più logica che tecnica, pretende un utente che abbia un profilo ed esigenze sopra la media: stiamo parlando di un prodotto che probabilmente è il primo del settore, con una promessa di comodità operativa eccellente, ma anche con richieste non da poco.

La resa del monitor OLED è molto buona, quasi magica se consideriamo che si tratta di un monitor portatile.

L’angolo di visualizzazione è più che buono, l’HDR funziona molto bene e, a conti fatti, il monitor probabilmente offre caratteristiche di colore e luminosità eccellenti guardando al mercato, probabilmente ben superiori a quanto ci si aspetti nell’uso in mobilità.

L’unica parte che ci è mancata è un controllo fisico per il cambio di modalità: questa si può fare solo dal menu OSD, che però è raggiungibile solo in uno due due pannelli, e non compare se lo stesso pannello non è in uso.

Per il resto, si potrebbe pensare che la risoluzione FHD+ (1920×1200 pixel) sia limitante, ma in realtà usando entrambi i pannelli lo spazio a disposizione è tutt’altro che scarsa, e considerando le esigenze energetiche, primarie in un prodotto come questo, probabilmente è il compromesso ideale.

Infine, Asus ZenScreen Duo risulta interessante anche quando collegato a due device diversi, come ad esempio un computer e una consolle, o a due computer diversi (che usano un display a testa), non solo in mobilità ma anche per chi, come chi scrive, ha esigenze di ottimizzare lo spazio sulla scrivania (un’altra cosa che non è mai grande abbastanza).

Recensione Asus Zen Screen Duo, il monitor doppio che triplica la produttività - macitynet.it
Asus ZenScreen Duo ha uno stand integrato, ma volendo Asus vende un piede supplementare più grande e robusto

Conclusioni

Molto bello da vedere, comodissimo da usare, facile da mettere nello zaino all’occorrenza, Asus ZenScreen Duo é davvero utile laddove non abbiamo spazio per un secondo e un terzo monitor stabili.

Certo, la natura stessa di un prodotto molto particolare come questo, come anticipato, richiede un tempo iniziale per conoscerlo e capirlo, così come una confidenza con il proprio computer o device sicuramente medio-alta, ma niente di impossibile.

Il prezzo è molto interessante, considerata la qualità molto alta del pannello e le ampie caratteristiche di versatilità: costa sostanzialmente il 20/25% in più di altri modelli simili, ma che hanno un solo display.

In sostanza, non di certo un prodotto per tutti, ma che può regalare una gran comodità per il professionista che cerca una soluzione capace, tecnicamente valida e altamente configurabile, usabile (quasi) ovunque con inevitabili compromessi, dovuti alla natura del device.

Il tutto, ovviamente, se il vostro computer è in grado di reggere un triplo segnale (due monitor più quello integrato): meglio fare un check prima.Recensione Asus Zen Screen Duo, il monitor doppio che triplica la produttività - macitynet.it

Pro:

• Soluzione originale e comoda
• Qualità eccellente
• Comodo da portare in giro

Contro:

• Necessita di un tempo iniziale per essere capito
• Manca un controllo hardware per il cambio di modalità

Prezzo:

• 609,00 € (versione da 14”)

Asus ZenScreen Duo è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare con un piccolo sconto anche presso Amazon.it

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REVIEW OVERVIEW

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