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Recensione mouse Razer Basilisk Mobile, quasi il massimo della tecnologia da tenere in tasca

Sembra una versione più contenuta del Razer Basilisk, uno dei mouse più iconici di Razer, ma ha un design completamente orientato all’uso in movimento da impiegare ovunque, mantenendo la precisione e il look&feel di un mouse da gaming.

Mouse mobile, meglio che business

Nel mondo dei mouse esistono due chiare categorie di prodotti, differenziate dal punto di vista tecnico da diversità nette anche in baseutilizzo: i mouse business, pensati per l’ufficio e per i compiti più elementari, e quelli da gaming, più estremi, ricercati, e che oramai includono anche i mouse professionali.

In mezzo a queste due categorie ce ne sta una terza, la cui natura si appoggia un po’ alla prima e po’ alla seconda, e sono i mouse da viaggio, a cui questo Razer Basilisk Mobile appartiene.

Recensione mouse Razer Basilisk Mobile, quasi il massimo della tecnologia usabile ovunque - macitynet.it
Razer Basilisk Mobile, qui in versione tre quarti: spicca il logo illuminato

Non una vera categoria dal punto di vista tecnico, ma una importante distinzione perché coinvolge compromessi a tratti evidenti dati da esigenze ben più stringenti di quelle, per esempio, di una scrivania.

La notizia migliore che leggerete qui è che in questo caso i compromessi ci sono, in quanto mouse mobile, ma molto meno di quanto ci si aspetti per un prodotto che si trova bene ad essere usato in treno, quanto in una sessione di gioco online: spiccatamente orientato verso il gaming, può essere considerato il miglior mouse business che abbiate mai provato.

Piccolo, ma non troppo

La scatola è in cartone serigrafato all’esterno, una volta aperto si aprono le alette e si scopre il mouse vero e proprio, accompagnato da un cavo intrecciato USB-C/USB-A di colore nero.

La forma è identica al fratello maggiore Razer Basilisk V3 Pro (che a sua volta assomiglia al Razer Basilisk V3), anche se in questo caso leggermente meno pronunciata e più contenuta.

Le dimensioni sono infatti 111,5 x 75,9 x 41,4 mm, per un peso di 76 g (con dongle e cavo esclusi): se confrontate con il Razer Basilisk V3 Pro abbiamo una ventina di millimetri in meno di lunghezza ma soprattutto quasi la metà del peso (76 contro 112 grammi), che ne evidenziano la modalità, appunto, portatile.

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Non troppo grande e usabile ovunque, con Windows e Mac: comodamente via Bluetooth oppure con tutte le potenzialità via Dongle USB

La superficie esterna è un misto di gomma ruvida (antiscivolo) che copre quasi tutta la parte superiore, mentre i due grandi pulsanti frontali sono in policarbonio opaco, circondati da una cintura in policarbonio lucido, tutto in colore nero.

La rotella frontale è realizzata in policarbonio con un rivestimento esterno di gomma semi rigida, profilata antiscivolo anch’essa: la rotella provvede anche a movimenti laterali, quasi indispensabili in alcuni giochi, e ad un movimento alternato a scatti e infinito, grazie al comando del pulsante appena sopra.

Il mouse è spiccatamente destrorso, con ben tre pulsanti nella parte interna ad accompagnare il pollice, pulsanti che si possono programmare a piacere: la presenza di tre pulsanti può confondere il giocatore più tradizionale, ma grazie ai driver Synapse possiamo “spegnerne” uno via software e ripristinare la situazione classica a due pulsanti, mentre l’opzione di base può essere utile in una ottica più da ufficio.

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Quando non in uso, il dongle USB magnetico lo si pone nella tasca sotto la scocca

Manca invece il grilletto laterale, che ha fatto parte della storia della linea Basilisk, qui probabilmente ritenuto eccessivo in un contesto mobile. Per noi è un po’ un peccato, perché in alcuni giochi, specie gli FPS è davvero molto utile.

Nella parte sottostante sosta il sensore ottico Razer Focus X, il pulsante di accensione e selezione destinazione oltre all’alloggio (indispensabile data la natura del Razer Basilisk Mobile) del dongle USB-A per il funzionamento wireless, accompagnato da due ampi piedini in ceramica bianca PTFE, che migliorano l’aderenza in qualunque superficie, ma soprattutto se usati su un tappetino.

Nella schiena del mouse, coperto dal rivestimento in gomma, c’è il simbolo Razer illuminato (RGB monozona, quindi un colore alla volta): un vezzo che pensavamo fosse sparito all’insegna del risparmio energetico, considerato che le ultime versioni del Razer DeathAdder V3 e del Razer Viper V3 non hanno la luce attiva, ma probabilmente è un aspetto che resterà legato alla linea Basilisk, dove le luci non sono mai mancate.

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Razer Basilisk Mobile utilizza switch ottici per mouse di 3a generazione, estremamente precisi e piacevoli al clic

Come si usa

La prima cosa che si nota, nei primi minuti di utilizzo del mouse, è la dimensione abbastanza contenuta: per chi ha provato un Razer Basilisk la sensazione è palpabile, ma anche per gli altri appare un mouse più contenuto nelle dimensioni.

Il che si traduce in un mouse comodo da usare negli spazi angusti di un aereo, di un treno o di una scrivania arrangiata in Hotel o in un Bar, ma chi ha le mani di dimensioni generose, è un po’ una difficoltà.

Per il resto, anche se è un mouse pensato per la mobilità, Razer Basilisk Mobile è pur sempre un mouse di fascia alta, con una qualità che spicca in modo palese.

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Il sensore ottico utilizzato dal Razer Basilisk Mobile, offre un grado di precisione maggiore rispetto ai corrispettivi Laser, anche se tendenzialmente consuma un po’ di più

È molto leggero e la qualità del rivestimento misto in gomma e policarbonio è molto buono, la presa non scivola mai (anche nei caldissimi pomeriggi milanesi durante le prove) e, anche esteticamente, l’alternanza di superfici opache con la cintura lucida offre un colpo d’occhio notevole.

La forma spiccatamente destrorsa è avvolgente ed ergonomica è piacevole durante l’utilizzo, specie per chi sfrutta al massimo le qualità del mouse con applicazioni e giochi avanzati, dove ritmo e velocità di movimento sono molto alti.

L’interruttore sottostante permette una doppia connessione, Bluetooth da una parte e Razer HyperSpeed Wireless dall’altra, quest’ultima tramite un dongle USB-A che altrimenti sosta nella tasca magnetica sottostante (gran comodità), a cui si aggiunge ovviamente la possibilità di usare il mouse via cavo USB, nel mentre che questo si ricarica.

Delle tre tipologie di connessione (Bluetooth, HyperSpeed Wireless e via cavo), solo le ultime due permettono di usare il mouse al massimo delle possibilità: mentre la risoluzione di 18.000 dpi (ottima) è disponibile sempre, modulata dall’utente, l’hyperpolling a 1.000 Hz è disponibile solo via dongle o via cavo, il che fa una bella differenza soprattutto nei giochi.

Ricordiamo, per chi non frequenta l’ambito gaming, che l’hyperpolling è una tecnologia che determina il numero di volte in cui il mouse comunica con il computer: più è alto il numero, più alta è la risoluzione “temporale” e più preciso sarà il movimento. I mouse Razer più capaci hanno un valore di hyperpolling che arriva a 8.000 Hz (ottomila volte al secondo), ma già 1.000 Hz è un valore molto buono, quando un mouse business normale di solito non supera i 400 Hz.

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Il sensore del mouse è pensato per essere usato ovunque, senza problemi, ma se volete il massimo, considerata la natura della tecnologia, meglo dotarsi di un tappetino ad hoc, ce ne sono di tantissimi tipi e di tutte le misure

In Bluetooth però il mouse è più parco di energia, e Razer promette sino a 105 ore con Razer HyperSpeed Wireless, valore che arriva a 180 ore via Bluetooth: questi numeri si traducono, più o meno, in un mese se usato, per esempio, in ufficio via Bluetooth e poco più della metà se usato via dongle.

Questi valori hanno un altro grado di variabilità in base alle impostazioni definite via Synapse e alla luminosità del logo: prove alla mano, possiamo dire che le due settimane di utilizzo continuo via dongle le fa tranquillamente, usandolo per 8-10 ore al giorno con illuminazione spenta.

Le impostazioni si regolano attraverso i driver Synapse 4.0, disponibili attualmente in versione definitiva per Windows, mentre per Mac è stata rilasciata recentemente una versione beta pubblica, che prove alla mano funziona molto bene.

Il mouse mostra però una memoria interna che con 5 preset che possono essere richiamati via hardware, quindi dopo una definizione iniziale, la dipendenza da Synapse è relativa.

La risoluzione di 18.000 dpi data dal sensore ottico Razer Focus X, con valori di picco di velocità di 350 IPS e una accelerazione massima di 35 G fanno di questo mouse davvero un portento, estremamente preciso e valido anche in situazioni limite, quali i giochi sono.

Sia chiaro, la differenza dai top di gamma Razer, come ad esempio il Razer Basilisk V3 Pro si sente, specie per chi ha la mano esperta, ma resta comunque un ottimo mouse se paragonato alla media dei prodotti in commercio.

In particolare, ne abbiamo apprezzato l’uso con programmi professionali come Photoshop e Illustrator, dove la precisione e la fluidità data dal valore i hyperpolling di 1.000 Hz si fanno sentire, che nel periodo di prova abbiamo usato più che nei giochi.

Alcune funzioni accessorie come l’uso dell’AI integrato (articolato su Windows, abbastanza basilare su macOS, funzione già vista sul Razer Pro Click V2 Vertical Edition) possono diventare interessanti, questo dipende tantissimo dal tipo di utilizzo che ne facciamo, e delle Macro, una automazione importante che può alzare molto la produttività d’ufficio, specie su app professionali, come diventare indispensabile su di un gioco (senza la quale, probabilmente, alcuni traguardi sono irraggiungibili).

Recensione mouse Razer Basilisk Mobile, quasi il massimo della tecnologia usabile ovunque - macitynet.itConclusioni

Dopo qualche settimana di utilizzo, perlopiù in viaggio per l’Italia, possiamo dire che il mouse è un compagno molto valido per chi usa di più lo zaino della scrivania dell’ufficio o quella di casa.

Le dimensioni contenute possono mettere un po’ in difficoltà chi ha le mani grandi, non solo per la misura totale ma anche per la dimensioni dei tasti, che è rapportata.

Per il resto il sensore è molto buono, la forma è rodata e le misure per trasformare un mouse tipicamente da scrivania in un o mobile sembrano funzionare, come la tasca per il mouse e la triplice connessione.

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I tre pulsanti laterali sono una scelta anomala, specie in un mercato che di solito ne vede due: strana anche la dimensione, piuttosto piccola, probabile che questo mouse sia visto come più poliedrico rispetto a quelli desktop tipicamente per gaming

Anche se formalmente è un mouse da gaming, il Razer Basilisk Mobile si adopera per tutti gli altri settori, offrendosi come un perfetto compagno di viaggio, anche (o soprattutto) per quegli utenti che hanno alte esigenze ovunque decidano di operare, con soluzioni intelligenti e un software avanzato, che necessita di un po’ di tempo per essere assimilato ma che poi diventa davvero produttivo.

Se state cercando un mouse avanzato per la scrivania nel mercato c’è altro, e Razer ha prodotti davvero più importanti e dedicati di questo, se invece volete un prodotto più orizzontale, pronto ad essere usato davvero ovunque (ma con il tappetino è sempre meglio), questo Razer Basilisk Mobile può fare per voi, lasciandosi scoprire in tantissimi aspetti spesso sottovalutati, meglio anche se accompagnato da accessori ad hoc come la Razer Joro.

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Razer Basilisk Mobile, qui accanto alla tastiera Razer Joro, anch’essa pensata per essere messa in borsa

Pro:

• Tecnologia sopraffine
• Tripla connessione
• Piccolo, leggero e portatile

Contro:

• Synapse per Mac è attualmente in beta (pubblica)
• Non adatto a chi ha mani grandi

Prezzo:

• 99,99 €

Razer Basilisk Mobile è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it

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