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Recensione Razer Viper V3 Hyperspeed, ottima tecnologia in un mouse normale solo in superficie

Con il nuovo Razer Viper V3 Hyperspeed per una volta il marchio del serpente abbandona lo stile e il design aggressivo tipico dei prodotti da gamer per una proposta dal look più morbido, priva di illuminazione e più attenta nell’uso quotidiano, mantenendo però  lo stesso eccellente livello di qualità tecnologica e di materiali.

Il rapporto prezzo prestazioni resta molto alto con una offerta che si apre a chi vuole qualche cosa di più rispetto ai classici mouse commerciali (o a quelli di design come Apple Magic Mouse) sia dal punto di vista della precisione che da quello dell’ergonomia, che qui assolutamente non manca.

Un Viper che segna il tempo

Il modello Viper nella storia di Razer ha rappresentato un banco di verifica per cambi radicali di tecnologia o la messa in pista di avanzamenti importanti nelle funzioni.

Nel 2019 è stato proprio il modello Viper Ultimate a indicare la voglia del marchio di puntare forte sul wireless, dimostrato in un evento in persona europeo ad Amburgo a cui Macitynet ha partecipato ben volentieri.

Nel 2021 Razer Viper 8K è stato il primo mouse al mondo a proporre una tecnologia wireless capace di arrivare a ben 8.000 Hz di Hyperpolling e nel 2022 il Razer Viper V2 Pro arrivava in una versione che pesava solo 74 grammi (meno di una pallina da tennis) per finire con il Razer Viper Mini Signature, modello di rappresentanza costruito con design e materiali davvero particolari che abbassava il valore a soli 49 grammi!

Questo nuovo Razer Viper V3 Hyperspeed non è così “esposto” come gli illustri predecessori, tuttavia è proprio questa sua propensione al normale che ci è piaciuta di più, considerando il prezzo e la soluzione finale, del tutto adatta all’utente più comune.

Recensione Razer Viper V3 Hyperspeed, ottima tecnologia in un mouse normale solo in superficie
Razer Viper V3 Hyperspeed, qui a fianco della tastiera meccanica Razer Blackwidow V4 75

Semplice dalla scatola

La scatola del mouse è in cartone semplice e con un occhio al lato ecologico: al suo interno il mouse vero e proprio, accompagnato da un piccolo libretto che ne illustra le caratteristiche e una batteria al litio AA.

Essendo il modello solo Wireless, non ci sono cavi USB a corredo e l’interno della confezione è davvero semplice.

Nella parte sottostante, appena sotto al sensore e all’interruttore di accensione, c’è un piccolo sportello che ospita la batteria, ma che una volta aperto mostra anche la tasca per il dongle USB-A, utile per il trasporto (chissà, forse la prossima rivoluzione di Razer saranno i dongle USB-C, noi non vediamo l’ora).

Linee morbide, ottimo feeling

Una volta messa la batteria il mouse pesa 81 grammi sulla nostra bilancia da cucina, uno in meno degli 82 dichiarati dalla casa: non è un record perché già il modello precedente Razer Viper V2 Pro nube pesava 74 grammi mentre il Viper Mini Signature addirittura 49, tuttavia è un modello molto leggero e la cosa si sente subito una volta provato su un tappetino, dove il sensore lavora al meglio.

La superficie è liscia e opaca con un design sobrio, rivisto rispetto alla versione precedente e con tasti più ampi, similmente a quanto successo con il (ora piuttosto simile) Razer DeathAdder V3 Pro.

Il design è simil ambidestro, anche se esiste una leggerissima pendenza frontale (la si nota solo se la si guarda attentamente) e i due pulsanti laterali presenti solo a sinistra.

La parte inferiore presenta due piedini piccoli più uno più grande in ceramica PTFE, che migliorano sensibilmente il movimento su tutte le superfici, ma che sono pensate per i tappetini, dato che adesso il mercato ne offre davvero di tantissime dimensioni e forme.

Le dimensioni sono 127,1 mm in lunghezza, 63,9 mm in larghezza e 39,9 mm, il che significa che si adatta molto bene ad una mano anche di grandi dimensioni seppure non sia da considerare un mouse grande.

Una piccola insenatura presente nei due tasti principali favorisce l’appoggio delle due dita quando non in azione, mentre la meccanica dei tasti, che usano switch di seconda generazione (arriveranno prima o poi anche i tasti di terza generazione, visti nella Tastiera meccanica Razer Blackwidow V4 75) appaiono buoni e con un clic pieno e soddisfacente.

La meccanica dei tasti è pensata per favorire la precisione ed evitare clic accidentali, usando un mix di design estetico e di precisione data dagli switch.

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Precisione

In tutto i pulsanti sono 6 nella parte superiore, più un interruttore posto sotto, appena a fianco del sensore: i tasti sono programmabili su Windows grazie al software Synapse 3 (anche se è dirittura d’arrivo una nuova versione), dove è possibile mappare davvero qualunque cosa, dalle funzioni reimpostate alle Macro sino a simulare qualche pulsante o funzione della tastiera.

Su macOS il mouse funziona molto bene, ma non sono accessibili le varie personalizzazioni come la risoluzione, il livello di Hyperpooling e appunto la mappatura dei tasti, che resta quella standard.

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La linea è più morbida che in passato con un design meno aggressivo, forse Razer ha deciso che questa linea di mouse è ottima anche per i professionisti

Resta comunque un mouse estremamente efficace tanto nei giochi quanto in ottica professionale, dato che il Sensore ottico 30K Focus Pro da 30.000 dpi rappresenta uno dei migliori in commercio.

Ricordiamo che la tecnologia negli ultimi anni ha fatto in modo che i sensori ottici si siano evoluti molto, proprio per le loro caratteristiche di precisione e che sostanzialmente i mouse laser popolino oramai solo il settore commerciale o le fasce più economiche.

Chiaramente la pressione data dal sensore non vale solo al valore massimo di 30.000 dpi, che è molto difficile da domare per un utente a qualunque esperienza, ma vale bene a tutti i livelli di scala, tanto che ad esempio, anche su valori come 8.000 o 16.000 dpi il mouse si comporta molto meglio rispetto a modelli in cui questo valore è quello di picco.

HyperPolling a 1.000 e oltre

Uno dei fattori più importanti, al pari della risoluzione, è quello dell’HyperPolling, che sostanzialmente è il numero di volte che il sensore comunica con il computer per determinare il valore di movimento.

Chiaramente, valori come 1.000 Hz (mille volte al secondo) sono molto alti, dato che i mouse più comuni che si trovano in commercio raramente superano i 100/200 Hz e valori simili al Razer Viper V3 Hyperspeed si trovano solo nel mondo dei gamer.

Ma un valore di 1.000 Hz di HyperPolling resta comunque un gran bel valore (specie se consideriamo che il mouse è wireless), che riporta un movimento molto fluido, dato che numerosi punti.

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Il Razer HyperPolling Wireless Dongle, che sostituisce il dongle di default

In realtà il Razer Viper V3 Hyperspeed può andare anche oltre questo valore, arrivando anche a 4.000 Hz, ma solamente grazie all’utilizzo del Razer HyperPolling Wireless Dongle, venduto separatamente (oppure in bundle), che in pratica droga la connessione wireless quadruplicando la potenza.

Benché in quel modo la fluidità e la correttezza della risposta diventi molto più interssante e veritiera, è anche vero che l’utilizzo di quel tipo di segnale wireless incide sulla batteria abbassando la durata dalle 280 ore dichiarate dalla casa (che dai nostri test possiamo avvallare) siano alle 75 ore standard, pochino considerando che si tratta di un mouse a batteria.

Riguardo alla batteria, l’unico indicatore hardware del livello di batteria è una piccola luce LED che si attiva per qualche secondo all’accensione o al ricollegamento, indicando la carica come verde (buona) o rossa (scarsa). Via software, su Windows, i driver Synapse riportano qualche informazione in più (ma niente di rilevante).

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Probabilmente se siete amanti degli eSport e vi proponete su tornei di Overwatch, Starcraft o League of Legends questo mouse è forse troppo “sobrio” e soft, dato che nel catalogo di Razer ci sono prodotti come Razer DeathAdder o Basilisk, laddove invece questo Razer Viper V3 Hyperspeed è ottimo per lavorare e per qualche partita tra amici la sera.

Come si usa

Il Razer Viper V3 Hyperspeed si usa molto facilmente: una volta inserita la batteria, acceso il mouse e inserito il dongle USB (anche con qualche HUB in mezzo, noi lo abbiamo usato con questo).

La connessione Wireless (su banda proprietaria) è l’unico modo per usare il mouse, non c’è nessun cavo a disposizione, ne possibilità di usarlo via Bluetooth.

La batteria come indicato dura sino a 280 ore: tradurre questa durata in giorni è dura, perché molto dipende da quanto e come usate il mouse, ma sostanzialmente diciamo che il mouse durerà circa un mese per la maggior parte degli utenti, forse qualche giorno in più per alcuni (che magari lo usano solo la sera per giocare) o di meno per altri, che di giorno ci lavorano e di sera ci giocano.

Il mouse comunque ha un sistema interno che spegne il sensore dopo qualche minuto di inutilizzo: su Windows (grazie a Synapse), il sistema è regolabile anche per il tipo di batteria, tra quelle standard e quelle ricaricabili (sistema che, probabilmente, è utilizzato anche su macOS dato che è salvato nella memoria interna).

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Nel quotidiano la precisione è palpabile e davvero interessante, anche per chi, come chi scrive, è abituato a usare mouse ad altissima precisione: piace molto anche usare un mouse con livelli di Hyperpooling molto alti, una sensazione di morbidezza nel movimento che piace, sia nei giochi che nelle applicazioni professionali dove la sensibilità del cursore è molto alta.

Per propria natura il mouse si presta bene anche ai viaggi, perché la tasca interna per il dongle è comoda e perché accenderlo e attivarlo è una attività brevissima (dato che il dongle si può lasciare collegato al computer, se ha un connettore USB-A, o all’HUB in alternativa).

Il clic dei tasti è piacevole, anche se più secco e metallico di altri modelli come il DeathAdder o il Basilisk, che invece offrono clic più importanti, ma resta deciso. Chi viene da un mouse touch come per esempio l’Apple Magic Mouse, noterà subito una sensazione di maggior controllo (oltre che di precisione, dato che il Razer Viper V3 Hyperspeed ha una risoluzione di circa 7 volte maggiore).

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Nessuna illuminazione, neppure nel logo, come il modello precedente, perchè probabilmente avrebbe inciso nella durata della batteria, per un mouse che invece guarda molto al sodo

Conclusioni

Nonostante il Razer Viper V3 Hyperspeed si fregi del prestigioso logo di Razer, questo è forse il più morbido di tutti i mouse della casa del serpente, nel senso che pur mantenendo le eccellenti capacità tecniche di molti degli altri mouse della famiglia, ne è forse l’esemplare più comodo e facile da usare.

Questa affermazione è dovuta alla semplicità di comunicazione (solo Wireless), alla grande ergonomia che potrebbe andare bene anche ai mancini (con qualche compromesso), alla precisione implicita (e che è ereditata anche su macOS) ed infine alla grande morbidezza dovuta all’alto valore di Hyperpooling, introvabile in un mouse che non sia da gamer.

Unito al prezzo, che è conveniente per un mouse con queste caratteristiche, possiamo dire che è un prodotto ottimo per chi vuole un mouse preciso e potente, ma non ha necessità delle caratteristiche più “spinte” degli altri mouse della famiglia, e cerca una spesa contenuta.

L’alimentazione a batteria è un pro e un contro allo stesso tempo, nel senso che serve avere sempre una batteria di scorta per la continuità operativa, ma allo stesso tempo non ha l’assillo di una carica settimanale, che tipicamente i mouse wireless da gaming impongono.

Il prezzo ci sembra ottimo, considerando le potenzialità del prodotto, che è ottimo anche su Mac, nella speranza che con il tempo Razer si ricordi dell’altra metà del mondo e proponga una versione di Synapse anche per macOS.

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Una comoda tasca per il dongle permette di metterlo nello zaino più facilmente, un punto a favore rispetto al fratello maggiore e più costoso DeathAdder dove, probabilmente, questa funzione non c’è

Pro:

• Ottimo rapporto prezzo prestazioni
• C’è tanto di tutto, tra potenza e precisione
• Potrebbe andar bene anche ad un mancino

Contro:

• Mancano i driver per Mac
• Nessuna possibilità di usarlo via Bluetooth o via cavo
• Alimentazione a batteria esterna da valutare

Prezzo:

• 79,99 € (Razer Viper V3 Hyperspeed)
• 134,97 € (Razer Viper V3 HyperSpeed + HyperPolling Wireless Dongle)
• 34,99 € (HyperPolling Wireless Dongle)

Razer Viper V3 Hyperspeed è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it.

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