L’HyperTransport Technology Consortium (organizzazione non profit con distribuzione di licenze senza royalty) ha dato il benvenuto a sette importanti aziende come: EMC, IBM, LTX, Media Fusion, National Semiconductor, Network Appliance e Texas Instruments.
Nel nuovo PowerMac G5 anche Apple ha finalmente introdotto questa tecnologia che velocizza i passaggi di dati I/O tra chip e chip, in particolare tra le CPU e le memorie riducendo, nel contempo, i bus necessari a gestire il flusso, Apple aveva aderito ad HyperTransport da tempo ma solo con i G5 ha realizzato una applicazione commerciale.
Ricordiamo che mentre il G5 supporta HyperTransport, collegando il chip North Bridge con il South Bridge, la versione di PowerPC 970 usato da IBM non lo supporta ancora.
HyperTransport sta lentamente trasformandosi in uno standard diffuso: dai 45 prodotti assemblati con 30 milioni sistemi globali con questo sistema del 2003, nel 2006 dovrebbero diventare 200 milioni.
I marchi che hanno a listino prodotti con tecnologia HyperTransport sono: AMD, ALi, Alliance Semiconductor, NVIDIA, PLX Technology, VIA Technologies, Altera, Xilinx, AMD, Broadcom, Cavium, Hifn, PMC-Sierra, Transmeta, GDA Technologies, Nurlogic, AMI, Phoenix Technologies, 0-In Design Automation, Agilent, FuturePlus, Schlumberger, Teradyne, TransEDA e Mindshare.
Attualmente la massima banda aggregata gestibile da HyperTransport è di 12,8 GBps.
Il consorzio con presidente Gabriele Sartori ha anche annunciato due nuovi livelli di partecipazione in HyperTransport: Advisor e Academic (gratuita e aperta ad ogni istituzione scolastica/universitaria), che sia aggiungono a Contributor, Adopter e Promoter (AMD, Alliance Semiconductor, Apple, Broadcom, Cisco, nVidia, PMC-Sierra, Sun e Transmeta).