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Come gestire lo SwapDisk di Mac OS X

OSX proietta gli utenti Apple in una prospettiva rivoluzionaria sia dal punto di vista dell’interfaccia (con Quartz, OpenGL ed Aqua) che dal punto di vista tecnico con la potenza e la solidità  di Unix con Darwin (BSD e Mach).
E tra le più appetibili e performanti caratteristiche dei Sistemi Unix, emerge la gestione della memoria virtuale, radicalmente diversa da ciò cui siamo abituati con OS 9.1.
Il Sistema Classic infatti prevede oltre che la attivazione di una Memoria Virtuale, una allocazione preventiva dello spazio disco da assegnare.
Molti dei nostri lettori infatti avranno avuto a che fare con il Pannello Controllo “Memoria” che permette queste opzioni spesso indispensabili in caso di un uso intenso delle risorse del Sistema.
Con OSX invece, la Memoria Virtuale viene allocata dal Sistema secondo le necessità  del momento in spazi preventivamente previsti e partizionati come volumi di “swap”.
Normalmente, il sistema di impostazione BSD assegna megabyte di volta in volta cancellati o modificati secondo le esigenze, tutto automaticamente senza che l’utente ne abbia la minima traccia. Sintetizzando al massimo quindi, quando il Sistema raggiunge un carico di memoria che supera le dimensioni della RAM istallata, ecco che utilizza lo spazio preventivamente assegnato su una partizione dedicata nel nostro HardDisk. Ma volendo essere curiosi, é possibile tramite il Terminal visualizzare i dati relativi alla gestione della Memoria Virtuale con il comando “vm_stat”.

Queste operazioni di lettura/scrittura di dati nella Memoria Virtuale di OSX possono essere velocizzate se si assegna lo “swap” su dischi molto veloci e diversi dal disco di Sistema, dove risiede l’intero File Sistem di MacOSX. Ciò é possibile (ma sconsigliato a chi fa un utilizzo di OSX non intensivo o quantomeno per chi ne sta avendo un primo approccio).

La sequenza precisa di comandi per il Terminal é rintracciabile a questo indirizzo.

Per quanto riguarda le dimensioni dello “swap” ci sono diverse scuole di pensiero tra gli addetti ai lavori e gli smanettoni. Una parte sostiene che assegnando più spazio disco allo swap si possono ulteriormente incrementare le prestazioni del sistema , altri, che ci sembrano dimostrare la loro teoria con argomentazioni più concrete, sostengono che non é necessario modificare la dimensione di default di 80mb.

Secondo quest’ultima prospettiva infatti, al contrario di Linux sul quale é consigliata una allocazione di almeno 1Gb di swap sulle principali distribuzioni per Mac, BSD (versione Unix sul quale é basato OSX) assegna di volta in volta “swap file” con blocchi da 80mb che possono moltiplicarsi secondo le esigenze, ed in ogni caso é raro che si arrivi a superare la necessità  di 380-512mb massimo.Rimane il fatto che stiamo parlando di ottimizzazioni che possono migliorare le prestazioni in termini davvero minimi, che possono essere vitali per Amministratori di Sistemi complessi gravati da un utilizzo drammatico di risorse. Sono soluzioni praticamente inutili (e probabilmente rischiose se non eseguite con precisione ed accortezza) per l”utente medio.

Fonti
Mac OS Hints

XLR8yourMac

[A cura di Rudy Belcastro]

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